CIMITERI e SACRARI all’ ESTERO

Questa sezione è dedicata ai prigionieri e campi di prigionia, alle sepolture dei caduti della Prima Guerra Mondiale nei Cimiteri Esteri.


Avviso per tutti
Onde evitare ripetizioni infinite alle vostre richieste per la ricerca della sepoltura di un caduto, ecco alcune cose da fare prima di postare un commento che chiede la sepoltura di un caduto:
  • fornire tutti i dati anagrafici e militari che si conoscono del caduto
  • richiedere nel Comune di nascita o di residenza del caduto, l’atto di morte, in modo da avere certezza del luogo di morte e di prima sepoltura. Negli atti di morte inoltre ci sono altre informazioni che potrebbero interessare ai discendenti
  • in alternativa all’atto di morte richiedere il foglio matricolare presso l’archivio di stato della provincia in cui risiedeva il caduto

Questi documenti sono un passo fondamentale nella ricerca del luogo di sepoltura, soprattutto per i caduti morti in prigionia: non potrei altrimenti cominciare nessuna ricerca senza conoscere almeno indicativamente il luogo/zona di morte. Non verranno postati i commenti che non corrispondono alle caratteristiche richieste. Grazie della collaborazione


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6 thoughts on “CIMITERI e SACRARI all’ ESTERO

  1. Roberto Zalambani says:

    Quello che colpisce , caro Pierluigi, sono la serenità e l’ orgoglio di soldati e ufficiali tra le macerie.
    Le foto sono di grande forza evocativa, speriamo che possano essere condivise il più possibile.
    Notte, un abbraccio.
    Roberto Zalambani

  2. Gianni says:

    …foto uniche , per un ricordo così profondo e così difficile da dimenticare , un grazie va a voi per averci permessa la loro visione. Cordialmente Gianni

  3. Maurizio Tobia says:

    per Pierluigi: se sei stato al De Merode a Villa Flaminia negli anni ’60 sicuramente ti dovresti ricordare di me…

    • pierluigi roesler franz says:

      Carissimo Maurizio,
      sono proprio e mi ricordo molto bene di te. Vorrei tanto rivederti assieme ai nostri compagni di classe di oltre 50 anni fa!

  4. Stefano Casalgrandi says:

    Bellissimo atricolo e foto nitide e ancora ottimamente conservate.
    Una piccola osservazione a mio parere molto interessante:
    La batteria Buraggi era una piccola postazione d’artiglieria appartenente al “Raggruppamento Marina” comandata dal Capitano di Fregata Antonio Foschini (tutte le batterie erano nelle vicinanze di Monfalcone a difendere la zona e in particolar modo Venezia). La batteria come altre piccole unità simili era stata costituita recuperando(con molte difficoltà) i naufraghi e superstiti della nave Amalfi affondata dagli Austriaci il 7 Luglio del 1915. Particolare ancora più raro ed esaltante è che in realtà questa piccola batteria era costituita, come si vede dalla foto, esclusivamente da marinai a terra (questi insieme ai loro compagni d’arme e marinai appiedati del Reggimento diventeranno poi i futuri soldati del Battaglione San Marco……e dico poco!!!!). Di questa Batteria esiste una bella e rara medaglia che unitamente a quella del Raggruppamento Marina e a quella del reggimento Marina chiude il trittico del reparto (scommetto che vuoi le loro foto!!!).
    Su questo Reggimento e relativo Raggruppamento Marina esiste un bellissimo e completo articolo su Uniformi&Armi n.46 del 1994 consiglio di recuperarlo in qualche mercatino specializzato se lo si trova.
    Bravissima Silvia….bel pezzo di Storia!!!!

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