26 Agosto 2014
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In questa sezione saranno analizzati alcuni ex-cimiteri militari italiani, chiusi nel dopoguerra e le salme trasferite in Sacrari vicini. Di alcuni di questi ex cimiteri è stato reperito un elenco delle salme che vi erano sepolte: può essere un aiuto per avere una “tracciabilità” della prima sepoltura dei militari ivi sepolti (da tener sempre conto che molti cognomi o dati potrebbero essere errati)
- fornire tutti i dati anagrafici e militari che si conoscono del caduto
- richiedere nel Comune di nascita o se si conosce di residenza del caduto, l’atto di morte, in modo da avere certezza del luogo di morte e di prima sepoltura. Negli atti di morte inoltre ci sono altre informazioni che potrebbero interessare ai discendenti
- in alternativa all’atto di morte richiedere il foglio matricolare presso l’archivio di stato della provincia in cui risiedeva il caduto
Questi documenti aiutano notevolmente, soprattutto per i caduti morti in prigionia: non potrei altrimenti cominciare nessuna ricerca senza conoscere almeno indicativamente il luogo di morte. Per gli altri caduti invece l’atto di morte spesso fornisce il luogo di prima sepoltura che aiuta tantissimo ad avere una linea di ricerca più precisa, cioè in quale Sacrario/Sacrari cercare
Cimiteri analizzati:
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- Ex-cimitero militare di PASSO BUOLE-Trentino
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- Ex-cimitero militare di BOCCALDO-Trento
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- Ex-cimitero militare di PIERABECH-Forni Avoltri
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- Ex-cimitero militare di CAPPELLETTA di NOALE-Venezia
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- Lapide a FARRA d’ALPAGO-Belluno
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- Ex-cimiteri militari zona COLBRICON
- Ex-cimiteri militari zona MONTE ZUGNA-Val Lagarina
Ex-Cimitero Militare di CAPPELLETTA di NOALE
Il cimitero militare di Cappelletta di Noale, durante la guerra, raccolse le salme dei militari morti nell’ospedale da campo n.238 situato a Cappelletta (dalla rotta di Caporetto a fine 1918), nell’ospedale di guerra CRI n.5 (stesso periodo), nell’ospedale da campo n.191 a Briana e Castello di Stigliano (per tutto il 1918) e nell’ospedaletto da campo n.0127 a Moniego. Dopo la guerra le salme furono traslate al Sacrario di Fagarè, escludendo quelle che furono traslate a casa su richiesta dei familiari. Oggi rimane un’area in ricordo, con le targhe dei militari che vi erano sepolti. Purtroppo queste targhe riportano alcuni errori: con un lavoro di collaborazione con altri ricercatori, abbiamo ricostruito l’elenco dei militari che vi furono sepolti, cercando di correggere e trovare gli errori, mettendo a confronto varie fonti:
Ex cimitero militare Cappelletta di Noale
Ex-Cimitero Militare di PASSO BUOLE
In questo ex-Cimitero, chiamato anche “Cimitero della Brigata Sicilia” furono sepolti 77 militari italiani (di cui 45 ignoti) e 21 militari dell’esercito austro-ungarico ignoti. Le salme dei militari italiani furono traslate, nel dopoguerra, al Sacrario di Casteldante (Rovereto):
Ex cimitero militare Passo Buole
Ex-Cimitero Militare di BOCCALDO
Nell’ex-Cimitero Militare austro-ungarico di Boccaldo (Comune di Trambileno) furono sepolti provvisoriamente 16 militari italiani, poi trasferiti al Sacrario Militare Casteldante di Rovereto. Ecco l’elenco:
Ex cimitero militare Boccaldo-Trento
Ringrazio L.B. per le foto e la ricerca
Ex-Cimitero Militare di PIERABECH-Forni Avoltri
da una ricerca di Gianmarco Artico
A Pierabech, situata a circa 3 Km dal Comune di Forni Avoltri (Udine), vi sono i resti dell’ex cimitero militare della Prima Guerra Mondiale; le salme poi furono traslate nel dopoguerra al Tempio Ossario di Udine. Grazie alla ricerca di Gianmarco Artico, ora possiamo conoscere i loro nomi (e all’integrazione dei dati dall’albo di Gianni Mandelli):
Ex-cimitero militare Pierabech-Forni Avoltri
Ringrazio Gianmarco Artico per la ricerca fatta e per averla condivisa…
Lapide a FARRA D’ALPAGO-Belluno
Foto di Giuseppe Zilotti
In questo caso non si tratta di un ex-cimitero militare, ma di una lapide posta sul Monumento ai caduti di Farra d’Alpago: sulla lapide vengono ricordati alcuni nomi di militari che morirono il 9 e 10 Novembre 1917 presso il “Bus del Ciodo” e in località “Col Piai”. La lapide si riferisce ai caduti italiani nell’ultima resistenza all’invasione degli austro-ungarici provenienti dal Cadore: dopo un primo scontro a Longarone, di seguito resistettero sul Fadalto al fine di permettere all’esercito italiano la ritirata verso Ceneda e Serravalle a sud est e verso Belluno a ovest. Vi sono anche 2 nomi di militari dell’esercito austro-ungarico, di cui uno ignoto. I dati sono stati estrapolati dalla lapide, poi confrontati con l’Albo Ministeriale dei caduti:
- Colla Clemente (Albo caduti: sottotenente 23° Regg. Fanteria, nato a Trecate, disperso il 10/11/1917 sul Piave). Grazie ad una ricerca di Margherita Lodroni, posso aggiungere che il Clemente riposa oggi nel Cimitero di Trecate: la salma vi arrivò nel 1924
- Minanti Albino (Albo caduti: Minante Albino, soldato 48° Batt.Bersaglieri, nato a Rubano, morto il 10/11/1917 in prigionia)
- Zornio Sante (Albo caduti: Zormio Sante, soldato 1082° Comp. Mitraglieri Fiat, nato a Trecate, disperso il 10/11/1917 sul Piave). Grazie ad una ricerca di Margherita Lodroni posso aggiungere che l’Albo segnala erroneamente la nascita a Trecate: nacque in realtà a San Pietro di Feletto
- Guguscio Giorgio (Albo caduti: Inguscio Giorgio, soldato 23° Regg.Fanteria, nato a Matino, morto il 10/11/1917 sul campo)
- Fustinelli Filippo (dalla lapide: soldato 8° Regg.Bersaglieri)
- Soldato Ignoto (dalla lapide: soldato esercito Austroungarico del gruppo K.K. Kirk N. 1°-5° Comp.)
- Roman (dalla lapide: appartenente all’esercito Austroungarico)
- Pegoraro Ercole (Albo caduti: Pecoraro Ercole, maggiore 8° Regg.Bersaglieri, nato a Taranto, morto il 10/11/1917 sul campo)
Ringrazio Giuseppe Zilotti, presidente Ass. Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, Comitato di Belluno, per la segnalazione
Ex-Cimiteri Militari zona COLBRICON
Tutte le salme qui elencate, sepolte in un primo tempo in questi ex-Cimiteri di guerra, furono traslate nel dopoguerra nei Sacrari di Casteldante (Rovereto) e Feltre.
EX-CIMITERO MILITARE di SAN MARTINO di CASTROZZA
Ex cimitero militare S.Martino di Castrozza
Vorrei qui raccontarvi una storia di speranza per tutti coloro che ancora oggi, a 100 anni di distanza, stanno cercando informazioni sul proprio avo, il luogo di sepoltura dove portare un semplice fiore. La storia di Massimo, bisnipote del bersagliere Senesi Dante, morto in guerra il 03/08/1916. Un storia che dà coraggio a chi si è trovato davanti molte difficoltà nel cercare il proprio antenato, coraggio nell’andare avanti e non mollare:
In ricordo del mio bisnonno SENESI DANTE
EX-CIMITERO MILITARE di PANEVEGGIO
Ciò che rimane oggi dell’ex-cimitero di Paneveggio
Fonte foto in bianco e nero: Museo a S.Martino di Castrozza di Edoardo Zagonel, che ringrazio. Proprietà riservata
Nella tabella vi sono elencati i militari che furono esumati dalla zona del Colbricon, poi seppelliti inizialmente nell’ex-Cimitero Militare di Paneveggio. Tutti i dati sono stati desunti dai verbali di esumazione dell’epoca (la grafia di tali documenti è pessima, per cui leggere bene i dati non è stato sempre possibile):
Un esempio di scheda di esumazione. Fonte: Archivio Raccolte Storiche – Milano fondo Società S.Martino Solferino (ricerca Andrea Bianchi). Vietata la riproduzione:
Ex cimitero militare Paneveggio
Ex-Cimiteri Militari italiani del MONTE ZUGNA
di Tiziano Bertè
Proprietà foto: Museo Civico del Risorgimento di Bologna. Tasto destro del mouse “visualizza immagine” per allargare l’immagine
Terminata, verso inizio luglio 1916, la controffensiva italiana a presidio delle prime linee del Monte Zugna rientra la brigata Taro (207° e 208° r. fanteria) dopo aver partecipato alle battaglie di passo Buole ed essere stata ricostituita. Cappellano del 207 fanteria era Don Annibale Carletti, originario di Motta Baluffi in provincia di Cremona, per le azioni che portò a compimento a Castel Dante, il 15 maggio 1916, a Costa Violina, il 17 ed a passo Buole il giorno 30, venne decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare:
“In quella zona – mi scrive D. Carletti – non trovai se non gruppi di croci sparse un po’ da per tutto, che mi davano un senso di freddo abbandono. Molte croci erano senza nome… Ne parlai al Colonnello Danioni, comandante il reggimento, e ottenni che cinque soldati, nelle ore di tregua, fossero destinati alla cura delle tombe,… Così formai dei cimiteri, la dove c’erano già dei gruppi di tombe isolate. Nessuna esumazione…”.
Tratto da uno scritto di Don Antonio Rossaro del 1922, pubblicato dalla S.A.T in occasione del cinquantenario di fondazione.
Con il termine del conflitto il Regio Esercito, nel 1919, iniziò la bonifica dei campi di battaglia con il recupero delle armi, munizioni abbandonate, proietti d’artiglieria e bombe inesplose delle quali era disseminato il territorio interessato dai combattimenti. Appositi reparti vennero incaricati del recupero delle salme insepolte e dei resti umani mai potuti raccogliere prima. Nella zona della valle Lagarina e del Monte Zugna, venne inviata la XII Sezione Disinfezione, la quale, oltre a queste incombenze, sistemò i cimiteri presenti e vi raccolse le numerose sepolture che erano sparse per il territorio interessato alle operazioni belliche. Inoltre eliminò alcuni piccoli cimiteri, dei quali si sono perse purtroppo le tracce, accorpandoli a quelli maggiori. Questi sono i cimiteri militari italiani presenti sul Monte Zugna:
S. Matteo
S. Martino
S. Giorgio
S. Giovanna d’Arco
SS. Maurizio e Lazzaro
S. Barbara
Coni Zugna già S. Maddalena
Addolorata
Redentore già S. Costanzo
Non so chi, ne quando e perché qualcuno cambiò i nomi dei due Cimiteri.
“Non senza un alto significato religioso e patriottico, D. Annibale Carletti, denominò questi raggruppamenti di tombe, da lui diligentemente ridotti in cimitero da campo, con nomi di Santi guerrieri appartenenti all’Intesa. Così feci – egli scrive – per dimostrare che religione e patria non sono in contrasto, e che la religione non impedisce esser bravi soldati e perché notificando alle famiglie l’ubicazione della tomba dei loro cari, era più bello e più religioso dire che essi erano sepolti nel cimitero di S. Giorgio, di S. Martino ecc., anzi che nel cimitero N. 1, N. 2…”.
Attualmente le salme che vi riposavano si trovano nel Sacrario di Castel Dante, poco a sud di Rovereto, dove sono state traslate all’inizio degli anni 20 del secolo scorso, e dall’elenco dei Caduti ho tratto quanto sotto…
“Quando arriva sulla Zugna la primavera
sparisce la neve, i prati riacquistano colore,
sulle tombe dei soldati che son morti in guerra
tra l’erba spunta sempre qualche fiore…”
– Antonio Bruschetti, Ombre –
CIMITERO MILITARE di S. MATTEO
Elenco delle salme dei Caduti riesumate:
Cimitero di S.Matteo, Aprile 1991. Foto di Tiziano Bertè
Ex cimitero militare S.Matteo-Monte Zugna
Vi erano inoltre inumate le Salme di 53 soldati italiani Ignoti, per un totale di 100 soldati italiani. Le sepolture totali erano 122, presumibilmente le altre 22 Salme erano di soldati austro-ungarici. Nota: i soldati Turra Giovanni e Serafini Alfonso appartenevano alla 127^ batteria bombarde e sono deceduti il 23/05/1918.
CIMITERO MILITARE di S. MARTINO
Elenco delle salme dei Caduti riesumate:
Ex cimitero militare S.Martino-Monte Zugna
Vi erano anche 3 salme di italiani ignoti per un totale di 17 italiani. Le sepolture totali erano 26, presumibilmente le altre 9 erano di soldati austro-ungarici dei quali non si conoscono le generalità.
CIMITERO MILITARE di S. GIORGIO
Elenco delle salme dei Caduti riesumate:
Cimitero di S.Giorgio, Aprile 1991. Foto di Tiziano Bertè
Ex cimitero militare S.Giorgio-Monte Zugna
Vi erano inoltre sepolte le salme di 10 italiani ignoti per un totale di 84 salme di soldati italiani. In totale vennero inumate le salme di 106 soldati, presumibilmente le altre 22 salme appartenevano a soldati austro-ungarici.
CIMITERO MILITARE di S. GIOVANNA D’ARCO
Elenco delle salme dei Caduti riesumate:
Ex cimitero militare S.Giovanna-Monte Zugna
Vi erano sepolte anche altre 14 salme di soldati italiani ignoti, per un totale di 67 italiani. Le sepolture totali erano 84, presumibilmente 17 salme erano di soldati austro-ungarici. Nota: i soldati del I reparto d’assalto di marcia partecipante all’attacco alla Foraora del 23 maggio 1918, probabilmente sono stati trasportati feriti nelle linee italiane e deceduti il giorno seguente 24 maggio.
CIMITERO MILITARE dei S.S. MAURIZIO e LAZZARO
Elenco delle salme dei Caduti riesumate:
Ex cimitero militare S.S.Maurizio e Lazzaro-Monte Zugna
Vi erano tumulati altri 7 soldati italiani ignoti per un totale di 38 italiani. Le sepolture totali erano 45, presumibilmente 7 erano soldati austro-ungarici dei quali non si conoscono le generalità.
CIMITERO MILITARE dedicato a S. BARBARA
Elenco delle salme dei Caduti riesumate:
Ex cimitero militare S.Barbara-Monte Zugna
Vi erano sepolte anche le salme di 72 soldati italiani Ignoti per un totale di 99 italiani. Inoltre erano presenti altre 28 salme, presumibilmente di soldati austro-ungarici dei quali non si conoscono le generalità Le salme di soldati inumate nel Cimitero di S. Barbara erano in totale 127. Le salme del capitano De Brand e del sottotenente Bianchetti vi sono state sepolte nel 1919, durante la bonifica del campo di battaglia, dato che erano deceduti nel corso dell’attacco alla Foraora, del 23 maggio 1918, e, all’epoca, non era stato possibile il loro recupero.
CIMITERO MILITARE CONI ZUGNA
Elenco delle salme dei Caduti riesumati:
Cimitero di Coni Zugna, Maggio 1992. Foto di Tiziano Bertè
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- Ragazzini Vincenzo, 7° Art. da Fortezza, 216ª Batteria, morto il 14/12/1917
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- Tanucci Mario, 5° Genio minatori, morto il 25/06/1916
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- Tomasi Francesco, 165° Fanteria, C.i.G.
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- Tulli Rocco, 18° Art. da Campagna, 8ª Batteria, morto il 16/09/1918
- Vallotti Giovanni, Art. da Montagna, morto l’11/06/1916
Vi erano inoltre sepolte le salme di 3 italiani Ignoti per un totale di 9 Caduti italiani. Le sepolture totali erano 10. la decima salma si presume fosse di un Caduto austro-ungarico del quale si ignora il nome. Un documento risalente all’estate del 1917, conservato nell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, lo indica come Cimitero Militare di S. Maddalena.
CIMITERO MILITARE ADDOLORATA e del REDENTORE
Nel cimitero dell’Addolorata, oltre ai militari in elenco, vi erano altri sette soldati italiani Ignoti portando il totale a 28 italiani. Le tombe totali erano 33. Presumibilmente queste ultime cinque tombe potevano essere di soldati austro-ungarici ma dei quali non ho trovato i nomi.
Nel cimitero del Redentore, oltre ai militari in elenco, vi erano sepolti altri 15 soldati italiani Ignoti portando il totale a 22 salme di soldati italiani. Le sepolture totali erano 24, presumibilmente due salme erano di soldati austro-ungarici dei quali non si consce il nome. Un documento risalente all’estate del 1917, conservato nell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, lo indica come dedicato a S. Calino:
Ex cimitero militare Addolorata e Redentore-Monte Zugna
Bibliografia
Giovanni Barozzi
Ombre in Zugna 1914 – 1918
Museo Storico Italiano della Guerra – Rovereto 1986
Claudio Gattera, Tiziano Bertè, Marcello Maltauro
Le Piccole Dolomiti nella Grande Guerra
Gino Rossato editore, Novale Valdagno 2000
Tiziano Bertè
Il colpo di mano italiano alla Foraora (Monte Zugna – 23 maggio 1918)
Museo Storico Italiano della Guerra – Rovereto 1998
Tiziano Bertè con il contributo di Otto Tomasoni
Passo Buole Termopili d’Italia
Edizioni Stella – Rovereto 2003
Tiziano Bertè
Cimiteri Militari italiani del Monte Zugna
In Aquile in guerra N° 16 2008Società Storica Guerra Bianca
da pag. 21 a pag 36, presenti anche fotografie storiche dei Cimiteri Militari
Nota: parte di questi testi sono in vendita preso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Telefono 0464 438100 oppure www.museodellaguerra.it
Buongiorno,
sono alla ricerca del luogo di sepoltura del mio pro-zio Rinaldi Ambrogio.
Anche a causa dello scioglimento del comune di nascita durante gli anni ’20, le uniche informazioni a mia disposizione sono quelle sotto elencate
Nominativo e paternità: RINALDI AMBROGIO DI CARLO
Albo d’Oro: Piemonte III – (Vol XVI) (16)
Pagina: 318
Sub in Pagina: 29
Comune nascita: Luzzogno
Provincia nascita: Novara
Regione nascita: Piemonte
Comune nascita attuale: Valstrona
Provincia nascita attuale: Verbano-Cusio-Ossola
Regione nascita attuale: Piemonte
Data nascita: 26 Settembre 1894
Grado in Albo: Soldato
Grado Uniformato: Soldato
Reparto in Albo: 4 Reggimento Alpini
Reparto Uniformato: 4 Reggimento Alpini
Arruolamento: Distretto Militare Di Novara
Casualità: Morto
Data Morte: 19 Luglio 1915
Luogo Morte: Monte Nero
Causa Morte in Albo: Ferite Riportate In Combattimento
Nel 1973, ad una richiesta di informazioni inviata dalla sorella al Ministero della Difesa, venne risposto che i resti di Ambrogio erano stati tumulati nel Sacrario di Caporetto.
Purtroppo in nessun elenco del Sacrario compare il suo nome.
Cosa può essere successo, e come mi consiglia di muovermi?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità, e mi complimento per la bellissima e utilissima iniziativa da Lei intrapresa con questo blog.
Cordiali Saluti.
Giovanni
Buongiorno Giovanni..
Anche se il comune fu soppresso, il comune a cui si è accorpato dovrebbe comunque avere i registri di stato civile dell’ex comune. Provi a fare richiesta dell’atto di morte. In alternativa chieda all’archivio di stato il ruolo matricolare. Così facendo si avrebbero informazioni più precise sul luogo di morte e, di conseguenza, sul luogo di prima sepoltura.
Cordialmente
Silvia
Buongiorno
Sto cercando il luogo di sepoltura di
SERAFINI ALFREDO NATO A SERRONE (FR) IL 14 GIUGNO 1895 E MORTO PRESSO MALGA ZUGNA NEL MAGGIO 1918.
Ho trovato nell’ elenco dell ex cimitero di San Matteo (Monte Zugna) un SERAFINI ALFONSO.
È possibile che ci sia stato un errore? Ossia che anziché Alfredo ..abbiano scritto Alfonso?
Ho trovato su onor caduti anche Alfonso Serafini, ma oltre ad essere morto nell ottobre 1917 è disperso sul Medio Isonzo.
In attesa di un vst responso
Ringrazio e invio distinti saluti.
Buongiorno…
Purtroppo, non essendoci ulteriori dati per l’Alfonso di Malga Zugna, è dura fare confronti. Gli errori di trascrizione erano più che frequenti; bisognerebbe avere o l’atto di morte del Serafini disperso, o il foglio matricolare, in modo da verificare che fosse innanazi tutto un disperso e poi che sia effettivamente morto sul Medio Isonzo. Certo è che non corrisponde nè la data di presunta morte, nè il reparto; l’Albo dovrebbe aver trascritto molti errori per questo caduto, ed è poco probabile così tanti…
Credo sia da presumere che sia stato sepolto come ignoto. Solo Onorcaduti potrà dare risposte certe. Mi spiace non averla potuta aiutare di più
Cordialmente
Silvia
Ho trovato la vostra pagina molto interessante e potrebbe essere utile per le mie ricerche sui Caduti ella prima guerra di Bisignano Cs.
Ho dei luoghi di prima sepoltura e ho difficoltà a recuperare dove le salme sono state traslate
questi i nominativi:
Groccia Michele, 217 fanteria, nato a Bisignano il 15 maggio 1886 morto a Soglia di Campiglia il 11 giugno 1916 e sepolto a Sogli di Campiglia comè è riportato nell’atto di morte.
Bonis Nicola 133° zappatori nato a Bisignano il 15 dicembre 1896 morto ospedale da campo 060 il 5 aprile 1917 e sepolto a Gradisca
chissà se potete aiutarmi…
Grazie
Mario Pugliese
I morti a Sogli di Campiglia dovrebbero essere stati traslati al Pasubio. Mentre Gradisca verifichi in questo sito:
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca4/caduti-italiani
Tra le esumazioni dei Caduti della zona Colbricon è riportato il nominativo “CECCONI” con un ?
Penso possa trattarsi di questo Soldato i cui dati ho tratto da Onorcaduti.
Nominativo e paternità: CECCONI NAZZARENO DI COSTANZO
Albo d’Oro: Umbria – (Vol XXV) (25)
Province: PG
Pagina: 90
Sub in Pagina: 22
Comune nascita: Marsciano
Provincia nascita: Perugia
Regione nascita: Umbria
Comune nascita attuale: Marsciano
Provincia nascita attuale: Perugia
Regione nascita attuale: Umbria
Data nascita: 9 Maggio 1891
Grado in Albo: Soldato
Grado Uniformato: Soldato
Reparto in Albo: 60 Reggimento Fanteria
Reparto Uniformato: 60 Reggimento Fanteria
Arruolamento: Distretto Militare Di Perugia
Casualità: Morto
Data Morte: 29 Agosto 1916
Luogo Morte: Val Travignolo
Causa Morte in Albo: Ferite Riportate In Combattimento
Causa Morte Uniformata: Ferite riportate in combattimento
Salve. Vorrei rintracciare il luogo di sepoltura di un mio parente CHIAPPARINO TOMMASO di Francesco nato a Gravina in Puglia (BA) nato il 7 ottobre 1894 e caduto sul Carso il 28 dicembre 1916 in località Voltora Vinack o Velicki Hrib purtroppo il foglio matricolare non è chiaro.
Salve…
provi a fare una prima ricerca qui:
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca4/caduti-italiani
Chiedo cortesemente se potete aiutarmi a cercare un caduto: Pedretti Antonio di Giuseppe nato a San Giovanni in Persiceto (Bologna) nel 1889 e morto il 15 maggio 1917 a Zagora e sepolto nel cimitero di Zagora. Chiedo se c’è l’elenco dei caduti di quel cimitero e se si conosce la successiva destinazione dopo la traslazione.
Grazie Loris Nadalini
Salve,
volevo sapere il luogo di prima sepoltura del fratello di mio nonno.
Il suo nome era Giordani Mariano (di Fiore), nato a Rocca Priora(Roma) l’8 Ottobre 1894, facente parte del 62 Regimento Fanteria, morto il 2 Giugno 1916 a Passo Buole per ferite riportate in combattimento.
Probabile che sia stato sepolto inizialmente nel cimitero di Passo Buole e poi trasferito nel sacrario di Catel Dante a Rovereto. Le chiedo cortesemente se ha alcune informazioni in piú e piú sul luogo di prima sepoltura ed eventualmente se il nominativo esiste negli archivi di Castel Dante a Rovereto.
La ringrazio anticipatamente per il suo spledido lavoro di ricostruzione storica e della memoria che ha portato avanti fino ad ora.
Cordiali Saluti,
Daniele Giordani
Buonasera…
Come già scritto più volte e specificato nelle pagine del sito, bisogna recuperare almeno o aatto di morte in Comune o Foglio Matricolare in archivio di stato…sono richieste che si possono fare via mail naturalmente…
Comunque apparentemente non ho trovato il Giordani a Casteldante, ma meglio attendere l’atto di morte dove ci sono scritte proprio le info da lei richieste…
Cordialmente
Silvia
Grazie Silvia,
provo a vedere in comune se ci sono informazioni sul luogo di prima sepoltura o quello finale. Temo che trovo ben poco. Potrebbe essere uno dei tanti “ignoti” del luogo di Passo Buole.
Cordiali saluti,
Daniele.
Buongiorno.
Sto ricercando le tombe di tutti i Caduti di alcuni paesi in provincia di Bologna, in accordo con le municipalità.Il lavoro sarà disponibile nelle biblioteche dei paesi interessati e sarà donato al “Museo del Risorgimento di Bologna”.Non riesco a trovare l’elenco dei caduti del Sacrario a Rovereto: Sarebbe tanto gentile da “girarmelo”?
Colgo l’occasione per chiedere il permesso di inserire parti di elenchi di caduti (frutto delle sue ricerche) per comprovare il dato.Ovviamente sarà citato il suo nome ed il sito.Grazie per l’attenzione e l’opera svolta.Cordialmente, Vittorio Nanni
Bunasera…
Di quali elenchi esattamente parliamo?Non posso dare autorizzazioni senza sapere quali…
Rovereto non è completo per cui non posso…
Cordialmente
Silvia
Buongiorno Silvia, di nuovo complimenti per il suo lavoro.
Per ultimare le mie ricerche sui cimiteri di guerra situati nel retro fronte o in vicinanza degli ospedali da campo, sono a chiederle di poter usufruire di alcuni stralci dei suoi lavori. Mi servono a completamento di una precedente ricerca da me fatta sui Sacrari / Ossari italiani.
La ringrazio anticipatamente
Espero Carraro
Buonasera…
Mi deve dire nel dettaglio di cosa ha bisogno…
Cordialmente
Silvia
La risposta è un po’ complessa.
Posso scriverle ad un indirizzo di posta elettronica?
Grazie.
Mi scriva via mail: crazyfor@mainet.it
Buon giorno Silvia, per stralci intendevo il poter trascrivere i nomi dei comuni ove trovavansi cimiteri di guerra collegati algi ospedali da campo. La mia ricerca non ha scopi commerciali, bensì scolastici. Grazie ancora.
Espero
Salve Espero…
Allora ok…
Buon lavoro
Silvia
Buon giorno Silvia, in risposta alla sua richiesta di essere più chiaro e specifico nelle mie richieste, intendevo chiedere se e dove posso trovare elenchi che riportino i nomi o i luoghi dove si trovavano i cimiteri di guerra sul retro fronte, cioè tutti quei piccoli luoghi di sepoltura che si trovavano nelle immediate vicinanze del fronte stesso. Le ricerche sin qui effettuate non hanno mi hanno soddisfatto ne tantomeno le richieste che ho inviato a onorcaduti non hanno ricevuto riscontro.
Le sarei grato se mi potesse aiutare, colgo l’occasione per ringraziarla anticipatamente e inviarle i miei più calorosi saluti. Espero Carraro
Gentilissima Silvia, complimenti per il lavoro svolto. Sono anch’io appassionato alle vicende della grande guerra e ho fatto alcuni lavori tra i quali uno sui sacrari e sugli ossari italiani. Volendo completare questo mio lavoro, sono a chiederle di poter usare alcuni sunti delle sue ricerche ed inoltre, se per sua conoscenza, esiste un elenco dei cimiteri di guerra sul fronte della prima linea o delle immediate retrovie, fornirmi informazioni in merito o dove posso trovare notizie.
Rinnovo i complimenti per i suoi lavori e ringrazio anticipatamente per l’aiuto che mi può fornire. Artigliere da Montagna Espero Carraro
Buongiorno Espero…
Mi deve specificare di quali sunti avrebbe bisogno…così la richiesta è piuttosto generica…
Cordialmente
Silvia
Buongiorno.
Sto cercando dove è sepolto un mio prozio: Martini Giuseppe nato a Foza l’ 09/12/1895 e morto il 20/07/1916 nell’ospedaletto da campo n.143 e sepolto quindi a Posina, appartenente al 3º Reggimento Alpini numero 335
Ho una copia dell’atto di nascita e di morte del comune di Foza e una foto dell’albo dei caduti della Grande Guerra.
Grazie per l’aiuto.
Cordiali saluti.
Buongiorno…
In teoria i soldati sepolti a Posina dovrebbero essere stati traslati a Schio…Infatti il Martini Giuseppe, 3° alpini e morto il 20/07/1916 risulta lì sepolto col cognome errato Martino. Risulta anche decorato al Valor Militare (Bronzo).
Spero di essere stata utile..
Cordialmente
Silvia
Buongiorno.
E’ possibile risalire al luogo di sepoltura del mio prozio materno Vigevani Luigi di Emilio, nato a Podenzano (PC) il 20 giugno 1896? Ho fatto varie ricerche e nell’albo d’oro risulta morto in combattimento il 2 giugno 1916 sul Monte Pasubio ma non è specificato il luogo di sepoltura. Mentre sulla copia del foglio matricolare risulta “Morto in combattimento col 201° Regg.Fant. in seguito a ferita di granata lacerante parete addominanti, e sepolto a Colle N…..o (sembrerebbe Nanno) come dichiarazione rilasciata dal Comune di Piacenza”.
Se vi può servire posso mandarvi foto della copia del foglio matricolare.
Grazie
Buonasera Pietro
Per il luogo di morte deve far affidamento al foglio matricolare e all’atto di morte. Mi mandi via mail il foglio matricolare così proviamo a capirlo. Nel frattempo richieda anche in Comune a Piacenza l’atto di morte (copia integrale). Lì ci saranno maggiori info…
Saluti
Silvia
Buonasera, chiedo se vi è possibile rintracciare il luogo di tumulazione del mio prozio:
Nominativo (e paternità): CARIONI ANGELO DI NICOLA
Albo d’Oro: Lombardia III – (Vol XII) (12)
Province: CO – CR – PV
Pagina: 206
Sub in Pagina: 15
Comune nascita: Trescore Cremasco
Comune nascita Attuale: Trescore Cremasco
Data nascita: 25 Maggio 1893
Grado: Soldato
Reparto: 24 Reggimento Fanteria
Distretto: Distretto Militare Di Cremona
Morto o Disperso: Morto
Data Morte: 4 Gennaio 1918
Luogo Morte: Monte Grappa
Causa Morte: Ferite Riportate In Combattimento
Decorazioni:
Sepoltura:
Grazie infinite
Giuseppina Carioni
Buonasera…
Dovrebbe richiedere in comune atto di morte del caduto, per avere conferma del luogo di morte o di prima sepoltura…
Il luogo fornito dall’albo caduti, in questo caso Monte Grappa, potrebbe essere errato o giusto, ma onde evitare di fare ricerche inutili, meglio richiederlo…
In attesa
Saluti
Silvia
grazie mille per le indicazioni. Cordiali saluti
gentile Signora Silvia, sono riuscita a rintracciare l’atto di morte del mio prozio CARIONI ANGELO di cui le ho fornito i dati l’11 novembre scorso. Ringrazio anticipatamente per la difficile ricerca che le chiedo gentilmente di effettuare sul luogo di tumulazione del caduto.
Rilevo infatti che, sull’atto stesso, purtroppo, non è stata data alcuna indicazione sul luogo di prima sepoltura.
CARIONI ANGELO è caduto sulla cima del Monte Valderoa (Massiccio del Grappa) per “attacco nemico per fatto di guerra”.
Apparteneva all’ “Ottava Compagnia – numero identificativo di matricola 24409”.
Cordiali saluti
Giuseppina Carioni
Salve Giuseppina..
Ha richiesto copia integrale dell’atto di morte, giusto?
Peccato per il luogo sepoltura, comunque una indicazione del luogo di morte è già sufficente per poter dire che il suo prozio dovrebbe essere sepolto o al Sacrario di Cima Grappa o quello di Bassano…
Si possono contattare anche per telefono e sono militari molto disponibili che le potranno dare sicuramente informazioni…
Spero tanto lo possa trovare…
Mi tenga aggiornata
Cordialmente
Silvia
buonasera,mi piacerebbe conoscere il luogo di sepoltura del mio bisnonno La Montagna Angelo soldato semplice morto durante la grande guerra,proveniva da Marigliano provincia di Napoli .Purtroppo non ho altre notizie perché i figli sono morti
e i nipoti sono troppo avanti negli anni per ricordare.Ringrazio in anticipo.
Salve…
Quando si fa una richiesta per un caduto è buona cosa scrivere tutti i dati in possesso, come data di morte o reparto, in modo da facilitare la ricerca…
Se non si hanno bisogna richiedere in comune l’atto di morte, che fornisce anche altre informazioni interessanti per i discendenti..
In attesa
Saluti
Silvia
Salve, sono alla ricerca del luogo di sepoltura di uno zio materno CHIAPPARINO TOMMASO nato a Gravina in Puglia (BA) il 7 ottobre 1894 e deceduto in seguito a ferite di guerra riportate in combattimento sul Carso (nome non ben precisato pare Veliki Hribach) il 28 dicembre 1917.
Le sarei molto grata anche di qualche suggerimento di siti o altro da consultare.
Ho più volte scritto a Onor caduti senza ricevere alcuna risposta.
Grazie
Signora Scaltrito Teresa
Salve…
Può cercarlo qui:
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca2
Buonasera
Chiedo cortesemente il vostro aiuto per trovare due fratelli di mio nonno morti in guerra per ferite sul campo
Menichetti Pasquale caporale
89esimo reggimento fanteria nato il 9 maggio 1894 Poggio bustone e morto su Monte Mrzli 15 agosto 1915 (da archivio di stato )
Menichetti Antonio
Soldato 52esimo reggimento Fanteria nato 25 marzo 1897 a Poggio bustone morto a Selo il 4 settembre 1917
Sto tentando da tempo sarebbe bello riuscire a trovarli
Complimenti per il vostro lavoro
Grazie
Chiedo il vostro aiuto per trovare dov’è sepolto il mio pro zio
Pomati Giacomo di Spirito
Albo d’oro: Piemonte III (vol. XVI) (16)
Province: NO
Pag 296
Sub in pagina 6
Comune di nascita Caresana
Comune attuale di nascita Caresana
Data di nascita 2 luglio 1882
Grado soldato
Reparto 206 reggimento fanteria
Distretto: distretto militare di Vercelli
Morto o disperso: morto
Data di morte 16 maggio 1917
Luogo di morte Carso
Cause morte: ferite riportate in combattimento
Su un documento di residenza del comune di Caresana il luogo di morte
è San Marco Gorizia
Grazie infinite per il vostro aiuto
Può cercare qui:
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca2
Signora Silvia,la ringrazio molto, ho seguito il suo consiglio ma io non riesco a trovarlo. Ho bisogno del suo aiuto. Grazie di cuore
Salve…
Ho provato anche con cognome storpiato ma apparentemente non c’è…potrebbe essere tra gli ignoti ad Oslavia…
A questo punto deve chiedere ad Onorcaduti: mandi una mail con carta d’identità dicendo che lei è una parente…
Un pochino di attesa ma rispondono sempre…
Saluti cordiali
Silvia
Buonasera Sig.ra Silvia,
sto cercando dati sul luogo di sepoltura del mio bisnonno NOVELLO SILVIO appartenente all’ 82° Reggimento di Fanteria nato il 04/06/1890 e morto il 05/12/1918 nell’ospedale 164 per polmonite e sepolto nella fossa n. 187 del cimitero militare di Storo (BS) (ora il cimitero è stato smantellato e tutte le salme sono state traslate in altri cimiteri/ossari) ,
Le sarei grato se riuscisse a farmi avere notizie su dove potrebbe essere stato traslato.
Ringrazio anticipatamente ed invio i più cordiali saluti.
Pasquale Rottura
Buongiorno…
La posso informare che il Novello Silvio riposa al Sacrario Casteldante di Rovereto (col cognome errato Novelli)…
Se le interessa le posso inviare via mail la foto della lapide…
Cordialmente
Silvia
In un dramma epocale come una guerra la costatazione che tanti soldati non vengano identificati e quindi siano ritenuti ignoti e’ un evento per così dire abbastanza ordinario.
Quello che invece e’ vergognosamente triste ed angosciante e’ cio che ci racconta Paolo Rumiz in una delle tappe del suo viaggio (Paolo Rumiz ,Trieste, 20 dicembre 1947, è un giornalista e scrittore italiano, se desidera conoscere piu’ a fondo il giornalista le consiglio di visitare wikipedia).
Rumiz incaricato dal giornale intraprendera’ alla fine del 2013 alla vigilia del centenario della Grande Guerra un viaggio molto interessante in 25 tappe in cui raccontera’ della guerra storie inedite, singolari e veramente toccanti e commoventi . Alla tappa n.ro 18 intitolata I PAPAVERI DELLA MEMORIA racconta una storia veramente dolorosa riguardo al motivo per cui tanti soldati italiani morti, identificati e regolarmente tumulati successivamente ed inspiegabilmente si rivelino introvabili ed ignoti.
Quello che trova di seguito e’ il link che contiene i racconti basta evidenziarlo copiarlo nella barra di ricerca di Google, una volta aperto il link cliccando nel menu’ alla voce “lo speciale su Repubblica” si apriranno i racconti del 2013 che sono da pag. 6 a pag 10 circa.
http://temi.repubblica.it/iniziative-lalberotraletrincee/2013/09/02/paolo-rumiz-lalbero-tra-le-trincee/
Tento comunque di copiare I PAPAVERI DELLA MEMORIA/18.
Pubblicato il 24 agosto 2013
I papaveri della memoria
La Grande guerra / 18. Lo scenario cambia nel trevigiano: si scende in pianura. Tra cipressi e lapidi di eroi, di donne, vecchi e bambini ci sono i segni di un territorio che rinasce da zero. Pederobba, Ponte della Priula, Maserada: austriaci da un lato, italiani dall’altro. Un addensamento di rimembranze mai visto, di una guerra moderna, fatta di duelli aerei
di PAOLO RUMIZ
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ARGOMENTI:grande guerra
SOLIGO (TREVISO) – Neve in quota e pioggia, maledetta pioggia, nelle valli. Non finisce mai. Tuonano i torrenti, il Travignolo, il Cismon, il Vanoi, ma in uno squarcio delle nubi sul passo del Brocon si spalanca una vista senza fiato sul monolito del Grappa, poi la pianura, Castelfranco, per un attimo Venezia – vicinissima! – e ancora fulmini, tendaggi grigi che avanzano, giochi di luce come aurore boreali.
GUARDA IL VIDEO DELLA DICIOTTESIMA PUNTATA
Il Generale degli alpini se ne va – la guerra sotto i mille, scherza, “non la considero” – e mi lascia solo all’imbocco della bassa valle del Piave. Sono alla boa del viaggio. Quella che mi obbliga a planare sul fronte del novembre ’17, quello dell’umiliazione e del riscatto d’Italia, dove la terra dice una storia nuova, di moltitudini in movimento, ponti di barche e duelli aerei. Una guerra “bassa” e moderna, senza più l’ossessione delle cime dominanti.
Eccolo il Piave a distanza, con le ghiaie e le isole, uscire dai vigneti di Valdobbiadene e sbandare verso Est. È quella la mia meta, prima di risalire verso gli altipiani e i ghiacciai di una guerra che non ha conosciuto Caporetto. Ora è solo pianura. Pederobba, Nervesa, Ponte della Priula, Maserada. Austriaci da un lato, italiani dall’altro, ma sull’una e l’altra riva stessa città diffusa, stessi capannoni, stessi vigneti, stesse lapidi, cimiteri e rimembranze. Provincia di Treviso, un addensamento mai visto di memorie.
Nella fattoria di Roberto Tessari, sui colli di Soligo, bastano pochi metri di salita per vedere lontano verso il fiume, per sentire la terra che racconta e affondare le mani in un crogiolo di coraggio, viltà e paura: ciò che è stata la guerra. I cipressi non indicano giardini come in Toscana. Nel Trevigiano segnano ossari e cimiteri, la trigonometria della morte. E poi papaveri ovunque, papaveri fuori stagione, rossi calici del sangue e del ricordo. Lapidi di eroi, ma anche di donne, vecchi e bambini morti di fame. Ovunque, i segni di un territorio che rinasce da zero, dopo lo choc e la distruzione.
“Sparano su Valdobbiadene!”.
La figlia di Roberto si sporge dall’uscio della cucina e ci fa sentire a distanza i razzi antigrandine che fanno ombrello sulle vigne del Cartizze. Bombe e chimica sulla valle del Piave piegata dalla maledizione del clima. Riecco la pace che corrode il Pianeta più della guerra. Chiudono stalle, scompaiono pascoli, si moltiplicano le fabbriche e i vigneti miliardari in un paesaggio che, per la prima volta da millenni, non si ritrova più. Anche questo ci dice la terra amata e maledetta da Andrea Zanzotto.
Tessari prepara oca per cena, è la sua specialità. “Oca in onto” si dice da queste parti. È trent’anni che fa il contadino senza usare veleni, sul colle di Mondragon. Ma la sua passione è la Grande guerra. Non le ha dedicato solo libri fondamentali. La sa anche narrare come pochi. Ha voce calma, e quando ha i nipotini sulle ginocchia, è il nonno delle fiabe che tutti vorrebbero. Mi versa un bicchiere di Cabernet e, mentre la pioggia ricomincia a cadere, mi porta nella sua sterminata biblioteca per aprire su un tavolo la mappa del Nordest.
“Ecco, questa è la linea degli ossari”.
Così dice, e vedo il suo indice destro scendere dal Passo Resia verso il Pasubio, poi tagliare verso destra su Asiago, il Grappa e Nervesa, per salire in diagonale su Caporetto e ridiscendere sulla città dei morti di Redipiglia. Dodici case di eroi divinizzati, per costruire la gloria del regime e dell’impero fascista. Così le volle Mussolini. Ossa umane, come pietre di un edificio politico.
E parte, accanto al fuoco della cucina assediata dal temporale, una storia dolorosa, che fatico persino a trascrivere, di corpi troppe volte riesumati e trasferiti di tomba in tomba, di ditte ammanigliate col Potere che rubano subappaltando il trasloco dei resti, di austriaci fatti passare per italiani perché gli italiani sono pagati di più. E ancora storie di ossa meticolosamente scarnificate – vedo la foto dei becchini al lavoro – perché solo così il Caduto può accedere alla perfezione minerale dell’ossario.
“Si buttarono via scarpe, stellette, e tanti segni identificativi. Sparirono molti nomi, anche per questo gli ignoti furono così numerosi. Ci fu chi di due cadaveri ne fece tre per strappare più soldi, e si dovette imporre la regola che per ottenere il pagamento di un corpo bisognava esibire l’osso sacro, uno dei pochi non scomponibili”. Scoppiò uno scandalo, fu indetto un processo a Bassano, ma la storia fu messa a tacere, perché erano i giorni del Milite Ignoto e la Patria non ammetteva dubbi.
Notte, grandina su casa Mondragon. Quelli di Valdobbiadene, che Dio li abbia in gloria, hanno spostato il temporale su di noi. Fa freddo, e la storia delle ossa mi ha inquietato. Accendo la luce per leggere. Trovo “Tappe di una disfatta” di Fritz Weber, testo-chiave per capire, da parte austriaca, cosa accadde sul Piave.
“Potevamo arrivare a Genova… Nessuna meta ci sembrava troppo ardita, nessun sogno troppo fantastico perché non potesse avverarsi… ma nessuno di coloro che occupavano i supremi posti di comando comprese il significato di quell’ora. Tremolanti dita seguivano sulle carte geografiche la trionfale marcia dell’esercito, e dal preoccupato scuotere di parrucche non piovve che putridume di superate concezioni d’altri tempi. Come? Che? Gli austriaci sul Livenza? Sul Piave? Ma non era stato deciso che si arrestassero sul Tagliamento?”.
Assaporo nella pioggia le sillabe di una storia capovolta rispetto ai manuali. Weber visse l’avanzata dal di dentro, con l’esaltazione di chi poteva finalmente attaccare dopo due anni e mezzo vissuti come un topo, sotto le bombe, rintanato in difesa. Non poteva rendersi conto che sul Piave era nata un’altra Italia, molto più capace di combattere.
“Avevamo varcato il Piave ma un ordine ci richiamò indietro… La lezione di Caporetto non era servita. Si riprese a combattere per le “alture dominanti”. In dicembre! Così, la più grande vittoria della guerra mondiale si sbriciolò in una farragine di futili episodi. E quando nel giugno del ’18 risuonò l’ora della riscossa, già a caratteri di fuoco fiammeggiava nel cielo la parola fatale per l’Austria: TROPPO TARDI!”.
(18 – continua)
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di PAOLO RUMIZ
Se non riuscisse ad aprire il link mi mandi il suo indirizzo di posta elettronica tentero’ di inviarlo con gmail perche’ momentaneamente non riesco a scrivere con alice.it ma ricevo correttamente
cordiali saluti
ennio bombonato
Molto interessante. A questo punto vorrei sapere dove sono stati tumulati i caduti della zona di Ronzina/Ruzjne. So che il cimitero militare di zona fu chiuso negli anni Venti, immagino che siano stati portati a Oslavia. Uno dei caduti era mio zio, bersagliere.
Confermo Oslavia:
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca2?option=com_listofitems&view=items&Itemid=231&categoryid=624&jform%5Bcategoryid%5D=624&jform%5Btext%5D=ronzina&filter_order=catid%2C+title&filter_order_Dir=ASC&ac20b7158e6bd9f9b7246bf6d16e1926=1
Buongiorno
complimenti per la magnifica iniziativa.
Sono alla ricerca di informazioni su un mio prozio disperso sul Carso il 18 agosto del 1917.
Da scritti cartine e ricostruzioni credo sia deceduto sotto i bombardamenti del 18 agosto attorno a quota 100 zona Sablici
Sa dirmi quale possa essere il luogo della prima sepoltura dei caduti in quella zona?
grazie
saluti
Stefano
Buonasera Sig.ra Silvia,
sto cercando dati sul luogo di sepoltura del mio bisnonno FERRAUTO DOMENICO nato il 19/08/1891 e morto nel 1916 in combattimento nella cima 1 del Monte San Michele, appartenente al 141° Reggimento di Fanteria.
Le sarei grato se riuscisse a farmi avere notizie in merito.
Ringrazio anticipatamente ed invio i più cordiali saluti.
Pasquale Rottura
Buongiorno…
In teoria dovrebbe essere sepolto qui (ipotizzando anche una storpiatura del cognome):
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca2
Le consiglio però, in caso negativo, di procurarsi in comune l’atto di morte e poi scrivere ad onorcaduti…
Cordialmente
Silvia
Gent.ma Silvia,
Mi perdoni, in effetti ha ragione Lei, il cognome da FERRAUTO è stato storpiato in FERRANTO. Quando dice dovrebbe essere sepolto qui, dove intende?
Grazie per la cortesia e cordiali saluti.
Pasquale Rottura
Deve cliccare al link che le ho dato e digitare il cognome con vari tentativi…(Ferranti, Ferrante, ecc…)
SALVE SONO LA SIG: ANNAPRIMOFIORE FINALMENTE DPO TANTE RICERCHE ABBIAMO INDIVIDUATO CHE NOSTRO ZIO GIARDINA SEBASTIANO MORTO NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE E SEPPELLITO A BARACCAMENTI ZAGORA: QUALCUNO MI PUO DIRE DOVE SI TROVA E SE E POSSIBILE A CHI RIVOLGERMI PER PORTARLO?
Salve…
Le avevo già risposto alla sua richiesta:
http://www.pietrigrandeguerra.it/album-foto-soldati/
saluti, alcuni giorni fa sono stato Zagora, si trova in Slovenia, su un colle sopra l’ Isonzo, dove e’ stata posta la prima testa di pote del Regio Esercito Italiano oltre l’ Isonzo. A valle, Vicino Plave, vi era una chiesetta costruita, nel 1916, dal 128rgt fanteria (conglobata Brigata Firenze?) dove erano seppelliti oltre 3500 militari, poi traslati nell’ ossario diOslavianel 1923….ho visitato questa chiesetta, chiamata di San Luigi, ristrutturata nel 2016. Un saluto da Isola d’ Istria, Roberto
buongiorno,
qualche anno fa ho svotlo una piccola ricerca su mio bisnonno morto nella Grande Guerra. dal comune di residenza venni a sapere che era morto prigioniero nell’ ospedale di Klagenfurt e sepolto in tomba singola nel cimitero sempre di Klagenfurt e successivamente traslato in fossa comune nel monumento ai caduti italiani di quel cimitero. Volevo sapere innanzi tutto se vi risulta l’ esistenza di un monumento con fossa comune a Klagenfurt con caduti italiani e nel caso avere una foto. Mio bisnonno si chiamava BASSOTTI Alessandro Giovanni.
Buonasera…
Effettivamente, sul database di onorcaduti, come luogo di sepoltura di Bassotti Alessandro Giovanni risulta: Klagenfurt, monumento ossario cimitero comunale…
Foto però non ne possiedo, mi spiace…
Salve, sarei grato se riuscissi ad avere notizie della sepoltura di mio nonno Angelo Versiglioni appartenete al 5 regimento bersaglieri, nato a Magione il 3 dicembre 1882 e morto il 3 dicembre 1915 sul monte Mrzli.
grazie infinite in anticipo.
Salve…provi a verificare qui:
http://cadutigrandeguerra.net/index.php/ricerca2
Silvia
salve, sarei grato se riuscisse ad avere notizie della sepoltura di mio nonno Rossoni Agostino nato a Chieve il 14.11.1886 matricola 10016 (75) morto in località Sasso del Mulo (Marmolada) il 12.5.1917 come risulta dal registro atti di morte del 3° Reggimento Bersaglieri iscritto al n. 321 e sepolto a TABIA ERC. Poichè non trovo questo ex cimitero di guerra, chiedo dove sia stato traslato successivamente.
Grazie infinite
Salve…
L’atto si riferisce al Sass del Mul, sulla Marmolada…In teoria il caduto dovrebbe trovarsi al Sacrario Pocol, ma apparentemente non l’ho trovato (ma non vuol dire)..
Provi a scrivere ad Onorcaduti..le sapranno dare risposte certe…
Cordialmente
Silvia
Salve! Io faccio ricerche su un mio parente, caduto sul carso l’11 luglio del ’17, a quota 241 sul carso.. Era granatiere di sardegna e, sul foglietto matricolare, è scritto che è morto per ferite riportate in combattimento, come scritto sull atto di morte del reggimento granatieri di Sardegna.. Come posso visionarlo? Al comune di residenza mi hanno detto di non averlo.. Ho scritto una mail al reggimento granatieri, ma nessuna risposta..
Salve,
sto cercando notizie di morte e successiva sepoltura del mio bisnonno, Tenente Colonnello Aumiller Roberto, comandante del 60° reg. fanteria Brig. Calabria dal 21 maggio al 9 luglio 1917 .
Purtroppo non conosco nient’altro. Le poche notizie che ho sono i dati che ho riportato qui sopra.
Ringrazio anticipatamente per qualsiasi notizia riuscirete a farmi avere.
Elena
Le ho risposto via mail..
Vi sarei grato, se siete a conoscenza, farmi sapere se i soldati italiani morti il nove maggio 1917 nei pressi di Salonicco siano stati sepolti in un cimitero greco o se siano stati traslati altrove. In particolare cerco notizie di mio nonno sold. Marco Carellario morto in tale data e considerato milite ignoto.
In attesa distinti saluti.
Marco Carellario
Salve…
E’ probabile che suo nonno riposi nel cimitero militare italiano di Salonicco…
Buongiorno, cerco di aiutare un’amica a trovare la sepoltura del bisnonno e del di lui fratello, entrambi caduti nel 1917, a pochi giorni di distanza.
1) ROSSI Amedeo di Angelo, nato a Burano il 12/4/1891 e morto il 25/8/1917 nel Monte Semmer. (dati ricavati dalla trascrizione dell’atto di morte che non riporta né le cause di morte né il luogo di sepoltura).
2) ROSSI Augusto di Angelo, nato a Burano il 10/8/1893 e deceduto il 19/8/1917 “nella Quota 126 per ferita all’addome causata da una scheggia di granata” ; nessuna indicazione sul luogo di sepoltura.
Grazie per quanto potrà fare.
Complimenti per il blog.
Salve…
Per entrambi, provi a telefonare al Sacrario di Redipuglia…
Le sapranno dare informazioni dato che hanno i registri in loco…
Saluti
Silvia
Abbiamo già telefonato a Redipuglia, purtroppo nessuna notizia.
Grazie comunque.
A Redipuglia ha chiesto di verificare anche ad Oslavia?
In caso negativo faccia scrivere alla discendente una mail ad onorcaduti@onorcaduti.difesa.it, allegando carta d’identità e atti di morte…
La tempistica di attesa è lunga, ma rispondono….
Grazie, provvedo subito.
Buonasera,
mi può confermare che una salma sepolta nel cimitero di S. Giovanna d’Arco, indicata nell’elenco inserito nel sito) si trova ora nel sacrario di Castel Dante a sud di Rovereto?
Grazie!!
Cesare Ravaglia.
mi deve dire il nome del caduto, altrimenti come faccio a verificare?
BUONGIORNO
STO CERCANDO IL LUOGO DI SEPOLTURA DI PIZZIOLO ULDERICO GIUSEPPE DI OLIVO CLASSE 1895 NATO A ZERO BRANCO (TREVISO) CADUTO NEL 1915,NON RISULTA NELL’ ELENCO DEI MILITARI CADUTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE MA E’ PRESENTE NEL MONUMENTO AI CADUTI DEL SUO PAESE SCANDOLARA DI ZERO BRANCO TREVISO
RIUSCITE A DARMI NOTIZIE
GRAZIE
Difficile aiutarla con così pochi dati…
Provi prima a recuperare l’atto di morte in Comune…
Buongiorno, io sto cercando il luogo di sepoltura del mio bisnonno
GHELFI CESARE DI FLORIANO
soldato appartenente alla 46^compagnia presidiaria
nato a Poggio Renatico l’11 Giugno 1880,
morto a Lonate per malattia in data 16 settembre 1918.
Questi sono gli unici dati di cui sono in possesso, in quanto lo trovo iscritto nell’albo d’oro alla pagina 369.
E’ possibile sia stato tumulato presso il Sacrario di Redipuglia?
Spero mi possiate aiutare, era uno dei desideri della mia nonna poter sapere dove era seppellito il suo papà, dato che è morto che lei aveva due anni.
Grazie mille
Paola Fornasari
Salve…
Anche in questo caso deve recuperare l’atto di morte, procedura fondamentale…
Così avrebbe indicazioni su quale Lonate è….
Cordialmente
Silvia
Grazie mille, ho provato anche a guardare nell’elenco delle sepolture del Ministero, ma non ho trovato nulla, secondo lei posso richiedere il certificato di morte al Comune di residenza oppure mi conviene rivolgermi presso il suo Comune di nascita, dove è presente anche il cippo che lo ricorda?
Grazie per il preziosissimo lavoro che state facendo, siete veramente in gamba.
Grazie dei complimenti…
Conviene partire dal Comune di residenza al momento della morte, se diverso da quello di nascita…
Mi raccomando, non l’estratto dell’atto di morte ma la copia integrale!
Mi faccia sapere gli sviluppi!
Cordialmente
Silvia
Grazie mille, mi rivolgerò al Comune di competenza, avevo provato a mandarlo a quello di nascita, dato che era presente il suo nome nel cippo funerario del paese.
Ho poi scoperto questa mattina che è menzionato anche in quello del suo paese di residenza, di cui ho sia la foto, sia il riscontro dell’elenco dei nominativi, quindi richiederò il certificato a loro.
Non mancherò di farle sapere gli sviluppi della vicenda… Grazie ancora per la solerzia e per le preziose informazioni.
Paola
Buongiorno, grazie ai vostri suggerimenti ho effettuato ancora ricerche e finalmente conosco il luogo di sepoltura del bisnonno, è tumulato al Sacrario Militare Vantiniano di Brescia. Grazie ancora a voi della collaborazione e dei suggerimenti.
gentile signora Fornasari, credo sia improbabile che Ghelfi Cesare sia sepolto a Redipuglia: qui riposano i Caduti morti sul fronte del Carso, più o meno dalla zona dl Vippacco ( a sud di Gorizia) fino alla zona dell’Ermada e Duino. Il Caduto in questione, appartenente ad una Compagnia Presidiaria e non a reparto combattente, è morto a Lonate (quale Lonate? Lonate Pozzolo?) ben all’interno del paese; secondo me è probabile che sia stato sepolto nel cimitero della località in questione.
Purtroppo il certificato di morte, redatto a mano dall’ufficiale di anagrafe… è controverso… e la scrittura a mano recita Lonate e basta…indagherò ancora, grazie mille delle precisazioni!
http://www.pietrigrandeguerra.it/wp-content/uploads/2011/06/Sepolti-Cimitero-Vantiniano-di-Brescia.pdf
ho letto solo ora la richiesta, se non l’avesse ancora trovato il parente è sepolto a Brescia nel Sacrario Militare all’Interno del Cimitero monumentale Vantiniano
ah dimenticavo deve essere morti a Lonato che è in provincia di Brescia e non a Lonate….<
Buongiorno chiedo se è possibile sapere dove è sepolto un prozio di mia moglie :
Cporale maggiore
Lugano Agostino
nato a Garlasco (Pavia) il 29 settembre 1889
Morto il 30 maggio 1916
62° Rgt Fanteria Brigata Sicilia
Grazie infinite.
Edoardo Mentasti
Salve! Un mio lontano parente, faceva parte dello stesso reggimento! Ha fatto tutta la guerra.. Può essere che si siano conosciuti!
Sto cercando un mio prozio Croce Giuseppe di Antonio nato a Subiaco il 7 luglio 1892 morto il 19 marzo 1916 sul Costoncino Col di Lana caporale 60 reggimento fanteria. L’ho cercato a Pocol e Pian de Salesei ma non c’è… forse è tra gli ignoti? Come posso approfondire la ricerca? Grazie Gianfranco Trombetta
Buongiorno,
ho cercato nell’elenco dei cimiteri militari, quello di Salonicco, ma non lo trovo da nessuna parte e tantomeno l’elenco dei sepolti. Un mio prozio è morto in Macedonia a Bulkova Druma, preso dal foglio matricolare, l’ho cercato in tutti i cimiteri del Vostro sito, ma non l’ho trovato, il suo nome è Sold. BELLONI PAOLO nato il 06/08/1890 e morto il 12/09/1916 – 61° Reggimento Fanteria.
Se avete qualche notizia, Vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Stefano Schiaffini
Buongiorno Stefano…
Con piacere la informo che il suo prozio, Belloni Paolo, è sepolto nel Cimitero Militare di Salonicco, tomba n.2471.
I dati sia di nascita che di morte corrispondono.
Cordialmente
Silvia
Buonasera Sig.ra Silvia
Mi ha dato veramente una bella notizia!!!
Non so come ringraziarla per il Suo impegno e la Sua cortesia, grazie a Lei finalmente so dove è sepolto il mio prozio, anche mia mamma sarà felicissima di saperlo.
Infiniti ringraziamenti e cordiali saluti
Stefano Schiaffini