SACRARI/CIMITERI in Emilia, Lombardia e Piemonte

1° Luglio 2014…
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di Musi Silvia

In questa sezione analizzerò Sacrari Militari posizionati all’interno di grandi Cimiteri Comunali dell’Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte e altre regioni, con la ricostruzione dell’elenco dei militari sepolti. Nella maggior parte dei casi gli elenchi sono stati desunti dai vecchi registri cimiteriali o lapidi in cimitero: data “l’età” di tali registri o delle lapidi, c’è la possibilità talvolta che qualche nominativo non sia stato trascritto in modo corretto.

Questi elenchi sono solo il primo passo per avere indicazioni sul luogo di sepoltura di un caduto: il luogo di sepoltura definitivo lo può solo dare l’ufficio preposto “Onorcaduti” del Ministero della Difesa


Avviso per tutti
Onde evitare ripetizioni infinite alle vostre richieste per la ricerca della sepoltura di un caduto, ecco alcune cose da fare prima di postare un commento che chiede la sepoltura di un caduto:
  • fornire tutti i dati anagrafici e militari che si conoscono del caduto
  • richiedere nel Comune di nascita o di residenza del caduto, l’atto di morte, in modo da avere certezza del luogo di morte e di prima sepoltura. Negli atti di morte inoltre ci sono altre informazioni che potrebbero interessare ai discendenti
  • in alternativa all’atto di morte richiedere il foglio matricolare presso l’archivio di stato della provincia in cui risiedeva il caduto

Questi documenti sono un passo fondamentale nella ricerca del luogo di sepoltura, soprattutto per i caduti morti in prigionia: non potrei altrimenti cominciare nessuna ricerca senza conoscere almeno indicativamente il luogo/zona di morte. Non verranno postati i commenti che non corrispondono alle caratteristiche richieste. Grazie della collaborazione


Lombardia:

  • Sacrario di SONDRIO
  • Cimitero Comunale di MANTOVA
  • Cimitero Vantiniano di BRESCIA
  • Cimitero Comunale di SALÒ
  • Sacrario del TONALE
  • Cimitero Comunale di BERGAMO
  • Cimitero Comunale di MONZA

Piemonte:

  • Cimitero Comunale di ASTI
  • Cimitero Comunale di IVREA
  • Sacrario Gran Madre di Dio di TORINO

Emilia Romagna:

  • Cimitero Comunale di FERRARA
  • Cimitero Comunale di MODENA
  • Cimitero Comunale di BOLOGNA
  • Cimitero Comunale di PARMA
  • Cimitero Comunale di PIACENZA
  • Cimitero Comunale di REGGIO EMILIA

Sacrario di SONDRIO

 

posso inserire l’elenco dei 584 soldati ivi sepolti. Grazie poi all’instancabile amico e ricercatore Giovanni Chiarini, l’elenco si è implementato dei dati dell’Albo Caduti Ministeriale.

La costruzione di questo Sacrario (Cappella Ossario per la precisione), a cura del prof. Pietro Dal Fabro di Treviso, terminò nel 1927: i caduti ivi sepolti provenivano da sepolture provvisorie all’interno del cimitero comunale di Sondrio (soldati morti negli ospedali militari) e dai vari cimiteri militari e civili sparsi in tutta la provincia (Grosio, Morbegno, Premadio, Bormio, Santa Lucia Val di Sotto, ecc…).

…in memoria…

Sepolti Cimitero Sondrio


Cimitero Comunale di MANTOVA

Nel Cimitero Comunale di Mantova vi è il Sacrario-Cappella dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale: vi sono 1054 soldati sepolti, morti nella zona di Mantova e provincia…
All’interno del Sacrario vi sono lapidi-ossari a muro con ognuna recante nome e cognome e grado del soldato (in pochissimi casi la foto). Il seguente file riporta tutti i nomi dei 1054 soldati ivi sepolti:

Sepolti Cimitero di Mantova

Ecco i principali ospedali militari nel territorio mantovano:

  • L’ospedale territoriale di Mantova aveva sede nel Seminario vescovile, situato all’interno del Palazzo Vescovile (Piazza Sordello)
  • Ospedale Umberto I nel quartiere S.Leonardo
  • Ospedale da campo n.0172 a Mantova (1918)
  • Ospedale da campo n.078
  • Ospedale da campo n.050 a Volta Mantovana (1918)
  • Ospedale da campo n.058 a Garolda di Roncoferraro-Mantova (1918)

Cimitero Vantiniano di BRESCIA

All’interno del Cimitero Vantiniano di Brescia c’è il Sacrario militare dei caduti della Prima Guerra Mondiale. L’elenco seguente proviene dal Comune di Brescia (composto solo da nomi e cognomi e date di morte): grazie però all’aiuto di due amici ricercatori, Maicol e Giovanni, ho potuto reperire ulteriori dati. Giovanni Chiarini ha ampliato tale elenco aggiungendo luogo di provenienza e cause di morte, confrontati con l’Albo ufficiale dei caduti della Grande Guerra e l’amico Maicol Anginoni ha visitato personalmente il Sacrario per fotografare ogni singola celletta/ossario. Se qualcuno avesse informazioni o dati da aggiungere, lo segnali:

Sepolti Cimitero Vantiniano di Brescia

Grazie a Maicol Anginoni e Giovanni Chiarini per l’aiuto e la collaborazione!


Cimitero Comunale di SALÒ

All’interno del Cimitero Comunale di Salò vi è una Cappella con lapidi di militari che morirono a Salò e zone limitrofe o ospedali da campo nelle retrovie durante la Prima Guerra Mondiale: in tutto sono 984. Ho trascritto tutti i nomi desunti dalle lapidi; l’elenco poi è stato integrato dal paziente lavoro dell’amico ricercatore Giovanni Chiarini che ha aggiunto date di nascita, luogo di provenienza, ecc…

Sepolti Cimitero Salò

Gli ospedali da campo o cimiteri da cui provengono le salme erano a: Vesio, Vestone, Passo Nota, Desenzano, Bagolino, Fasano, Toscolano, ecc…


Sacrario Militare del TONALE

Al Passo del Tonale sorge il Sacrario Militare in cui sono raccolte le salme di 847 militari (797 noti e 50 ignoti). Nel 2015, in occasione di uno dei miei soliti viaggi alla ricerca di Sacrari e/o Cimiteri militari da fotografare, mi fermai al Sacrario del Tonale: feci le foto a tutte le lapidi e, come di consueto, a casa pian piano cominciai a trascrivere i nomi. Mi accorsi però subito che solo i nomi non sarebbero stati sufficienti per una ricerca completa, così contattai il Comune di Ponte di Legno, che gentilmente mi fece avere le fotocopie del registro sepolture. Dopo anni finalmente l’elenco è completo: completo nel senso che ci sono tutti i nomi, le date di morte, i reparti e i cimiteri di provenienza salme, ma assolutamente non completo di tutti i dati. Spesso i nomi o cognomi sono storpiati: se qualcuno volesse fare segnalazioni o implementare i dati dei sepolti, lo segnali!Saranno bene accette anche foto d’epoca degli ex-cimiteri militari…

Gli ex-cimiteri militari di esumazioni erano:

  • Militare di Ponte di Legno
  • Civile di Ponte di Legno
  • Temù (a fianco dell’ex-cimitero civile)
  • Pezzo (frazione di Ponte di Legno, località Princìol)
  • Case di Viso (zona cascine omonime dove ora sorge la chiesetta)
  • Stadolina (sulla ex strada nazionale del Tonale)
  • V. d’Avio (località Supì)
  • V.O.P. del Tonale

(ricerca sugli ex-cimiteri militari di Walter Belotti)

Per questa ricerca sull’elenco del Tonale ringrazio innanzi tutto il Comune di Ponte di Legno, Massimo Peloia, Walter Belotti e Gianni Mandelli, per la preziosa collaborazione e l’aiuto datomi

Nell’elenco sono segnalati (righe azzurre) anche i caduti la cui morte per valanga è stata accertata:

Sepolti Sacrario Tonale


Cimitero Comunale di BERGAMO

All’interno del Cimitero Comunale di Bergamo vi è un Sacrario Militare in cui vi sono sepolti 597 militari morti nella Prima Guerra Mondiale. Alcuni di essi sono cittadini di Bergamo e provincia le cui salme provengono dagli ex-cimiteri militari sparsi in tutto il fronte, mentre la maggior parte sono soldati provenienti da tutta Italia, morti nei vari ospedali militari di Bergamo. Grazie ad una mia visita in cimitero sono riuscita a trascrivere tutti i nomi dei sepolti. Grazie poi all’ulteriore aiuto di un altro amico, Giovanni Chiarini, l’elenco si è completato con dati fondamentali per l’identificazione dei caduti:

Sepolti Cimitero Bergamo


Cimitero di MONZA

Nel Cimitero Comunale di Monza vi è un campo dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Le tombe sono a terra, ma purtroppo i cippi che contraddistinguono ogni singola sepoltura, sono in parte illeggibili. Grazie all’amico Maicol che ha visitato il Cimitero e fatto le foto e agli amici Federica Delunardo e Giovanni Chiarini, abbiamo provato a ricostruire i nomi dei 251 militari sepolti. Vi sono sepolti anche 20 militari dell’Esercito Austroungarico.

In loro memoria

Sepolti Cimitero Monza


Cimitero di ASTI

Nel Cimitero Comunale di Asti vi sono sepolti 388 militari, in loculi-ossari, morti nella Prima Guerra Mondiale negli Ospedali di Asti. Vi sono anche caduti Astigiani la cui salma rientrò a casa. Grazie all’amico Maicol Anginoni che ha visitato il cimitero e fatte le foto e agli amici Federica Delunardo e Giovanni Chiarini, abbiamo ricostruito l’elenco dei militari ivi sepolti. Se qualcuno avesse informazioni da aggiungere, lo segnali.

In loro memoria…

Sepolti Cimitero Asti


Sacrario Militare Gran Madre di Dio di TORINO

Grazie ad una visita al Sacrario dell’amico Mirco Baio, ma soprattutto grazie al suo lavoro di ricerca e compilazione, posso oggi inserire l’elenco dei militari sepolti al Sacrario di Torino. Purtroppo sia sulle lapidi che sul registro del Sacrario vi sono solo nomi e gradi dei singoli caduti, per cui non è stato possibile fare il confronto con l’Albo Caduti e correggere quindi dati errati (confronto possibile solo se vi fossero stati dati aggiuntivi come data di morte, reparto, ecc…):

Sepolti Sacrario Gran Madre di Dio-Torino

Grazie Mirco per il grande lavoro che hai fatto!E grazie al Tenente Colonnello Negro per la fondamentale collaborazione!


Cimitero di IVREA

All’interno del Cimitero Comunale di Ivrea si trova una Cappella-Ossario con sepolti militari, locali e non, morti negli ospedali della zona. Grazie al meticoloso lavoro di trascrizione e confronto dati dell’infaticabile amico Giovanni Chiarini, e alla gentilissima collaborazione della Signora Leyla, che ha gentilmente fotografato i loculi, posso ora inserire i militari qui sepolti, tra cui anche 181 soldati dell’esercito Austroungarico:

Sepolti Cimitero Ivrea-Torino


Cimitero Comunale di FERRARA

da una ricerca di Gian Paolo Bertelli

Foto di Gian Paolo Bertelli della facciata del Famedio militare

All’interno del Cimitero Comunale di Ferrara vi è il Famedio Militare in cui furono sepolti circa 823 militari (alcuni sono caduti della Seconda Guerra Mondiale) che morirono nelle strutture ospedaliere di Ferrara e provincia. In minima parte vi sono sepolti militari ferraresi le cui salme furono traslate nel dopoguerra dai cimiteri del fronte. Grazie ad una certosina trascrizione e ricerca dell’amico-studioso Gian Paolo Bertelli, ora si potranno conoscere i nomi e la storia dei soldati ivi sepolti:

Sepolti Cimitero Ferrara


Cimitero S.Cataldo di MODENA

All’interno del Cimitero Monumentale S.Cataldo di Modena vi è una “quadra militare”, cioè un campo dedicato alle sepolture dei militari deceduti nei vari Ospedali da campo o militari di Modena e provincia. I primi accenni all’assegnazione di questo campo a scopo militare si hanno nel 1915; il campo venne poi ufficialmente inaugurato nel 1923, con la posa del monumento ai caduti…inizialmente doveva contenere circa 850 soldati, ma si è poi arrivati ad un totale di 1124 militari (1100 soldati italiani e stranieri e 24 ufficiali italiani):

Sepolti Cimitero S.Cataldo di Modena

 

Ringrazio il Comune di Modena-Polizia Mortuaria per la gentilezza e disponibilità
Se qualcuno dovesse avere informazioni su qualche caduto, lo segnali. Per maggiori informazioni sui soldati stranieri sepolti a Modena, rimando alla pagina “Per non dimenticare“, in cui sono elencati tutti i soldati stranieri trovati sinora nei Cimiteri della provincia reggiana e modenese.

L’ospedale territoriale di Modena (CRI) si trovava all’interno del Seminario vescovile diocesano, mentre l’Ospedale Militare di Riserva all’interno della struttura S.Paolo.

Cartellino Ospedale Militare ModenaAltri ospedali nel territorio della provincia modenese:

  • Finale Emilia (sede nella Casa del Popolo e nella palestra di ginnastica)
  • Bastiglia (ospedale da campo n.39 nel Novembre 1918)
  • Nonantola (Ospedale da campo n.044 nel Novembre 1918)
  • Castelfranco Emilia (Ospedale da campo n.0152 nel Dicembre 1917)
  • Mirandola (sede casa Maletti)
  • Carpi (Ospedale da campo n.242, Novembre-Dicembre 1918)

Vorrei qui ricordare il soldato Grassi Carlo, morto a Modena e ivi sepolto il 26/12/1918. La foto me l’ha gentilmente inviata la nipote Dalila, che è recentemente venuta a Modena a portare un fiore sulla tomba di Carlo

grassi-carlo-e-lapide


Cimitero Certosa di BOLOGNA

All’interno del Cimitero Monumentale Certosa di Bologna vi è il Sacrario Militare in cui riposano quasi 3000 militari morti nei numerosi ospedali di Bologna e caduti bolognesi le cui salme fecero ritorno dai cimiteri del fronte. Sulle lapidi vi sono incisi solamente nome, cognome e grado, per cui non è stato ancora possibile fare un confronto con l’Albo Caduti per segnalare i classici errori di trascrizione o altro. Ringrazio l’infaticabile amico Giovanni Chiarini che con pazienza mi ha aiutato a trascrivere tutti i nomi:

Sepolti Cimitero Certosa-Bologna

L’ingresso al Sacrario Militare di Bologna


Cimitero Comunale di PARMA

All’interno del Cimitero Comunale di Parma, nella Cripta dedicata, vi sono sepolti 835 militari morti a Parma nei vari ospedali militari (o civili adibiti ad uso militare) della città e provincia. Eccone un breve elenco:

  • Ospedale Militare Centrale
  • Ospedale Militare (Lazzaretto)
  • Ospedale San Benedetto (convento Salesiano di San Benedetto)
  • Ospedale di Collecchio
  • Ospedale di Colorno
  • Ospedale Salesiane (convento Salesiano di San Benedetto)
  • Ospedale Angelo Mazza
  • Clinica Medica
  • Ospedale Felice Cavallotti
  • Ospedale Maria Luigia (oggi ospedale privato)
  • Ospedale Civile
  • Ospedale della Croce Rossa
  • Ospedale Pietro Cocconi (il vecchio ospedale di Parma, chiuso nel 1925)
  • Ospedale di Villa Ombrosa (Casino di campagna)

Ogni lapide ha inciso il nome e cognome del caduto e l’anno di morte del militare. Ecco l’elenco del sepolti:

Sepolti Cimitero Parma


Cimitero Comunale di PIACENZA

Cimitero PiacenzaAll’interno del Cimitero Comunale di Piacenza si trova il Famedio Militare, in cui riposano i resti di 1.285 militari morti negli Ospedali Militari di Piacenza e provincia:

Sepolti Famedio di Piacenza


Militari deceduti a REGGIO EMILIA

– l’eredità storica di 830 soldati –

di Silvia Musi

Stazione di Reggio Emilia: posto di ristoro per i militari. Ringrazio Milo Spaggiari per la concessione

 

Questa ricerca è cominciata dopo aver completato gli elenchi dei militari sepolti nei cimiteri monumentali di Parma, Modena e Mantova; a Parma ve ne sono circa 1000, come a Modena, ed a Mantova circa 800. Reggio Emilia l’avevo apparentemente già completata, con un numero di 200 sepolti circa…Confrontando le cifre degli altri cimiteri mi è balzata all’occhio la notevole differenza numerica. Reggio, durante la Prima Guerra Mondiale, fu un importante luogo di “concentramento” di strutture sanitarie, fortemente voluto dalle alte sfere militari, per cui un numero così basso di militari rimasti sepolti nella cittadina reggiana, mi è sembrato alquanto strano. Dopo una faticosa ricerca negli archivi della Polizia Mortuaria (che ringrazio per la grande disponibilità), ecco una breve ricostruzione della cronologia temporale ed infine una meticolosa compilazione dell’elenco completo di tutti i militari morti a Reggio Emilia nel periodo 1915-1920. Dopo questa ricerca sono giunta a varie conclusioni, che qui vorrei condividere….

Prima però sarà necessario fare un breve riassunto delle principali strutture sanitarie dislocate nel territorio di Reggio città e frazioni; burocraticamente parlando, tutte le strutture sanitarie della provincia reggiana erano conosciute ed unificate col nome di “Ospedale Militare di riserva di Reggio Emilia”; ciò comportò un po’ di confusione, poiché questa dicitura venne utilizzata dalle Autorità Militari per indicare il luogo di morte di un soldato, quando invece lo stesso era morto in uno dei tanti Comuni della provincia (a titolo di esempio, il soldato Posocco Angelo, risulta, nell’Albo d’Oro Ministeriale dei caduti della Grande Guerra, morto a Reggio Emilia, quando in realtà morì a Correggio).

Questi i principali ospedali, localizzati in Reggio centro e frazioni, in cui vennero ricoverati i militari:

  • Ospedale S.Maria Nuova (che rimase di natura civile per tutta la durata della guerra)
  • Ospedale Cialdini (circa 1.200 posti letto)
  • Ospedale Concezione
  • Ospedale Opizzoni (inaugurato il 2 Giugno 1917)
  • Ospedale Saporiti (inaugurato come ospedale dall’Ottobre 1915; dall’analisi dei dati risulta che vi ricoveravano nella maggior parte dei casi gli ufficiali)
  • Ospedale Teatro-Casino Municipale (attivo da Marzo 1918)
  • Ospedale Ospizio Giovanardi
  • Istituto psichiatrico S.Lazzaro
  • Infermeria Nuova Villa S.Maurizio (all’interno del grande complesso ospedaliero S.Lazzaro era stato costruito un nuovo edificio, che, sin dall’agosto del 1915 fu adibito ad infermeria)
  • Centro psichiatrico militare di 1ª raccolta (in varie sedi: in centro, in Via Sessi n.3, a Rivalta, con sede nella Villa Corbelli, ed Albinea, con sede nel Seminario e nel Castello)
  • Ospedale da campo n.065 nella frazione Bagno (attivo nel periodo novembre-dicembre 1918)

Parte delle informazioni sugli Ospedali sono state tratte dal libro “Una Regione Ospedale”, nel capitolo “Dalla pace alla guerra. Strutture e personale sanitario a Reggio Emilia” curato da Michele Bellelli.

Prima di leggere l’elenco dei militari morti a Reggio vi invito a leggere la mia ricerca sui militari morti a Reggio, poichè con molta probabilità ciò che è successo a Reggio Emilia, è avvenuto anche in altri cimiteri italiani:

Eredità storica di 830 militari

I dati presenti nella seguente tabella-elenco sono stati trascritti identici al registro delle sepolture, con la consueta presenza di errori sui nomi, sulle età e sui luoghi di nascita; ciò che invece, da una prima analisi, risulta corretto è il luogo di morte (tipo di ospedale, località, ecc…) e della prima sepoltura.
Se qualcuno dovesse avere informazioni sui soldati in elenco, ad esempio se un militare risulti traslato nel luogo natìo, prego di segnalarlo.

Desidero ringraziare Gianni Mandelli per l’enorme aiuto datomi nella segnalazione e ricerca dei dati dei militari confrontati con l’Albo d’Oro Ministeriale dei caduti della Grande Guerra; senza il suo aiuto la seguente tabella non sarebbe stata completa:

Militari morti a Reggio Emilia 1915-1920

Questo è invece l’elenco dei dati completi dei militari, desunti dall’Albo d’Oro Ministeriale; la ricerca e trascrizione è stata fatta da Gianni Mandelli:

Militari morti a Reggio – dati dall’Albo d’Oro Ministeriale

Desidero ancora ringraziare il signor Tedeschi della Polizia Mortuaria di Reggio, Michele Bellelli del Polo Archivistico di Reggio e la dottoressa Bombardieri Chiara, per l’aiuto e la disponibilità, Gianni Mandelli, Diego Menozzi, Milo Spaggiari e tutti coloro che hanno contribuito a questa ricerca


85 thoughts on “SACRARI/CIMITERI in Emilia, Lombardia e Piemonte

  1. Federico Zorio says:

    Buongiorno,
    ho fatto una lunga ricerca, durata diversi anni, sui Caduti della provincia di Biella nella Grande Guerra. Ho cercato in diverse occasioni il luogo di sepoltura di questi soldati, i vostri elenchi mi sono stati molto utili. Girando nei dintorni ho trovato alcuni Sacrari, all’interno degli stessi cimiteri, dove sono inumati, specialmente ove avevano sede gli Ospedali Militari. Sono riuscito ad elencare tutti coloro che sono sepolti nel cimitero di Biella, una parte in quello di Vercelli e in minima parte in quello di Ivrea, tutte sedi di ospedali militari. Sono stato ad Alessandria, ma è in pessimo stato e sono riuscito a malapena ad individuare i Caduti biellesi, mentre a Novara vi è una lapide.
    Di tutti ho elencato il reparto, il grado militare, data e luogo di nascita, distretto militare, data, luogo e cause della morte. Siccome ho consultato i ruoli matricolari, non ho fatto raffronti con l’Albo d’Oro.
    Se questo mio lavoro vi interessa, potete contattarmi e sono ben lieto di metterlo a disposizione.

  2. Leonardo schiavon says:

    Qualcuno mi potrebbe aiutare a ottenere più Info sul soldato

    Bartolomeo schiavon
    Morto a santa Lucia il 17 agosto 1915
    Ha lasciato due figli, Zaffira e Oddone, moglie vedova, Maria isicato

    Sepolto a santa Lucia
    Nato a morgano il 6 agosto 1885

  3. Alessio says:

    Un sentito ringraziamento a voi, poiché sono riuscito a risalire alla tomba del compaesano Giuseppe Leuzzi, nativo di Salice Salentino (LE) e morto il 2 dicembre 1915 all’età di ventiquattro anni nell’Ospedale militare di riserva “Concezione” di Reggio Emilia (RE).

  4. Antonio says:

    Nel cimitero comunale di Lendinara (RO) vi è una grande parete dedicata ai caduti della Grande Guerra e in particolare a quelli deceduti nell’ospedale di Lendinara. Posso fornire foto.

  5. Federico Settimo says:

    Ciao Silvia,

    elenco tumulati nel Cimitero di Salò, il soldato Unghero Angelo è in realtà il seguente:

    ONGARO ANGELO
    di Luigi e di Anna Trevisan, celibe, nato il 13 luglio 1885 a Cinto Euganeo (PD), residente a Faedo di Cinto Euganeo, soldato nella 18a Compagnia Provvisoria Mitraglieri Fiat – distaccamento Toscolano -, morto il 25 ottobre 1917 a Toscolano (oggi Toscolano Maderno -BS-), nella Infermeria Avanzata “Toscolano”, per bronchite febbrile acuta. Sepolto inizialmente nel Cimitero Comunale di Toscolano, nel dopoguerra venne traslato al Cimitero di Salò (BS) con il nome di Unghero Angelo.

    Buon Lavoro

    Federico

  6. GIOVANNI FENU says:

    NEL SITO NON SI TROVANO PIU’ GLIE ELENCI DEI CADUTI SEPOLTI TORINO TEMPIO GRAN MADRE DI DIO , POTRESTE RIPUBBLICARLO. GRAZIE GIOVANNI ENU

    • Silvia says:

      BUONGIORNO
      L’elenco di Torino è in fase di revisione, per cui non sarà disponibile sino a lavoro ultimato…

  7. Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra says:

    Buona sera, non trovo più l’elenco dei caduti sepolti a Torino. E’ in aggiornamento? Grazie e saluti.

    • Silvia says:

      Buongiorno…
      Sì, è in fase di revisione poichè vi erano errori…
      Stiamo lavorando per renderlo nuovamente disponibile quanto prima…
      Silvia

  8. Bal Rino says:

    Buonasera Silvia,Le invio i dati completi di alcuni Caduti Valdostani sepolti nel Cimitero Vantiniano di Brescia:
    -Bouchamp Camillo Baldassare di Andrea,soldato 4° reggimento alpini,nato il 30 maggio 1892 ad Aosta,distretto militare di
    Ivrea,morto il 7 ottobre 1918 nell’ospedale da campo n.061 per malattia.
    -Bredy Giovanni Michele di Battista,soldato 4^ compagnia mitraglieri Fiat,nato il 13 ottobre 1900 ad Oyace,distretto
    militare di Ivrea,morto il 3 ottobre 1918 a Brescia per malattia.
    -Brun Nicola di Giuseppe,soldato 7° reggimento bersaglieri,nato il 19 gennaio 1892 a Champorcher,distretto militare di Ivrea,
    morto il 19 ottobre 1918 a Brescia per malattia.
    -Desandré Simeone Giuseppe di Vittorio,soldato 5° reggimento alpini,nato il 18 febbraio 1899 a Saint-Oyen,distretto
    militare di Ivrea,morto il 24 novembre 1918 nell’ospedale da campo n.0124 per malattia.
    -GODIOZ DELIRIO di Giovanni Remigio,nato nel 1894 ad Allein,distretto militare di Ivrea,morto il 29 dicembre 1918 a Brescia
    per malattia.
    -Rollandin Giuseppe di Pietro,soldato 3° reggimento artiglieria da fortezza,nato il 1° gennaio 1885 in Svizzera ed inscritto di
    leva nel comune di Ayas,distretto militare di Ivrea,morto il 10 ottobre 1918 a Brescia per malattia.
    Cordiali Saluti Rino

  9. Maria says:

    Buon giorno, sto portando avanti da qualche mese una ricerca sui caduti della Grande Guerra del mio paese, Alvito (Fr); a quei tempi la provincia era Caserta. Trovo che il soldato Fantozzi Giacomo di Valerio classe 1987, 82° Reggimento Fanteria, è deceduto a IVREA (Torino) l’11 aprile 1916 , per ferite riportata in combattimento. Il Reggimento aveva svolto azioni di guerra nel Bellunese da metà giugno 1915 e a maggio del ’16 era ancora nella stessa zona. Non capisco perché il soldato in questione sia deceduto a Ivrea. C’era un ospedale militare ad Ivrea? E dopo il decesso, dove potrebbe essere stato sepolto?’ Vi ringrazio per la vostra attenzione.

    • Di Palma Giuseppe says:

      Buongiorno, il soldato Fantozzi Giacomo è morto ad Ivrea per infortunio per fatto di guerra
      ed è sepolto nel cimitero comunale di Ivrea.
      Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra.

  10. Alexander Mularski says:

    Sacrario Torino Gran Madre, Ten Angelo Colombero, vedo che non ce nessun riscontro, lui era fratello di mio nonno Carlo di Giuseppe Colombero nato 1-11-896 a S.Giovanni (genitori piomontesi pero si diceva nato zona Napoli) , residente a Torino. Sentivo il Ten era stato abattuto in Libia ma non ne sono certo, sono solo ricordi da bambino che sentito nonno e mamma parlare. Se si riesce a saperne di piu sarebbe interesante, Grazie

    • Silvia says:

      Salve…
      Dovrebbe recuperare l’atto di morte in Comune, per avere maggiori informazioni…
      Strano che non risulti sull’Albo ufficiale caduti…
      Sa qualcosa di più sulla morte?
      Cordialmente
      Silvia

      • Alexander Mularski says:

        Ref Colombero Angelo, piomontese
        Perito nell’incidente aereo a Centotelle.Dep Aeronautica.
        22 giugno 1918.
        info fornita da Gregory Alegi

      • Alexander Mularski says:

        Gregory Alegi
        Incidente in volo di addestramento 22 giugno 1918, su un Farman della scuola di Centocelle. Caduto a Frascati durante un’esercitazione di segnalamento con il suolo. Morti pilota serg. Magg. Elio Jussig e osservatore asp. Angelo Colombero.

      • Alexander Mularski says:

        Con le info recuperate sara possibile aggiornare la lista dei “sepolti nel Sacrario Gran Madre” di Torino?.. grazie

        • Silvia says:

          Certo che sì…già inserito nell’elenco grazie alla sua segnalazione…
          Sto aspettando altri aggiornamenti del Sacrario, poi lo re-inserirò online aggiornato!
          Grazie della collaborazione
          Cordialmente
          Silvia

  11. Mariagrazia says:

    Salve volevo informazioni riguardo il luogo di sepoltura del mio bisnonno morto durante la prima guerra mondiale si chiamava Briguglio Benedetto soldato 2° reggimento granatieri nato a Cinisi il 20 gennaio 1885 e morto a Motta di Livenza l’8 novembre 1917. GRAZIE in anticipo se potrà aiutarmi

  12. MAGNANO GIUSEPPE says:

    Vi contatto nella speranza che queste poche righe, serviranno nella ricerca e nell’ aqusizione di eventuali informazioni, riguardo il luogo di sepoltura del mio caro zio, il fu Soldato” Salvatore MAGNANO” di Sebastiano, nato a Siracusa il 13.01.1893, appartenente al distretto militare di siracusa, e morto per malattia, durante il primo conflitto, il 23.11.1918 a Vignola, presso ospedale militare. Queste sono le uniche informazioni ricavate tramite albo d ‘ oro . Sarei immensamente grato, poter ricevere ulteriori info, riguardo luogo esatto di sepoltura(ossario o sepoltura singola,e quidi eventualmente,in quale dei due cimiteri di Vignola riposa il Soldato SALVATORE MAGNANO).In attesa di un Vostro riscontro,vi ringrazio anticipatamente e Vi porgo i miei piu’ cordiali saluti.

  13. Salvatore says:

    Buongiorno, mi congratulo con chi gestisce il sito e aiuta a mantenere viva la memoria dei nostri cari, sto cercando informazioni su dove sia stato sepolto un mio prozio, si chiamava Ledda Antonio di Antonio nato a Villanova Monteleone il 06/08/1889, da informazioni prese sull’albo d’oro risulta deceduto in combattimento (151° reggimento) sul Monte Zebio il 10/06/1917. Ringrazio sin da ora chi potrà darmi qualche informazione.

  14. Bal Rino says:

    Buongiorno Silvia,
    le invio i dati di alcuni Caduti Valdostani sepolti nel Sacrario Gran Madre di Dio,i cui nomi non sono presenti sull’Albo d’Oro,
    ma dati recuperati dal “Livre d’Or des Valdotains 1915-1918”:
    Il Caduto sepolto con il nome di Bethaz Giuseppe non è il sottotenente Bethaz Simone Giuseppe,ma si tratta di Bethaz
    Zacharie Joseph,soldato alpino,nato il 07 novembre 1879 a Valgrisanche,distretto militare di Ivrea,morto il 17 luglio 1916 a
    Torino per infortunio.
    Bletton Giovanni è Bletton Séraphin,carabiniere,nato il 10 giugno 1895 a Morgex,distretto militare di Ivrea,morto il
    05 novembre 1916 a Torino per malattia.
    Cerisey Pietro è Cerisey Pierre Joseph,soldato 92° reggimento fanteria,nato il 20 aprile 1884 ad Etroubles,distretto
    militare di Ivrea,morto il 03 novembre 1917.
    Merlin Pietro è Merlin Pierre,nato nel 1898 a Gignod,distretto militare di Ivrea,morto il 05 gennaio 1918
    Saluti e Arrivederci Rino

  15. Renato says:

    Ciao Silvia.
    Inserisco i dati di alcuni caduti sepolti al Sacrario Gran Madre di Dio a Torino.
    a pagina 26 – Burlando Giuseppe di Giovanni Battista nato il 01/09/1878 a Castelletto d’Orba distretto militare di Tortona, 6° reggimento artiglieria da fortezza, deceduto il 19/01/1917 a Torino per malattia, albo d’oro dei caduti volume XV pagina 171.

    a pagina 58 – Fiori Eugenio di Giovanni nato il 05/05/1898 a Tortona distretto militare di Tortona, 92° reggimento fanteria brigata Basilicata, deceduto il 20/04/1917 a Torino per malattia, albo d’oro dei caduti volume XV pagina 335.

    a pagina 126 SANTAMARIA MARIO Casacco (UD) dovrebbe essere Santamaria Amalio Antonio di Paolo nato il 02/04/1900 a Casasco (AL) distretto militare di Tortona, 92° reggimento fanteria brigata Basilicata, deceduto il 13/12/1918 a Torino per malattia, albo d’oro dei caduti volume XV pagina 715.

    a pagina 2 ADAGLIO AMILCARE di Giuseppe nato a Sale Marasino (BS) distretto di Brescia, esiste anche, nel distretto militare di Tortona, un Adaglio Amilcare di Giuseppe nato il 15/06/1897 a Sale (AL), carabiniere nella Legione di Bologna, deceduto il 19/10/1918 a Torino per malattia, albo d’oro dei caduti volume XV pagina 7.

    Cordiali saluti.

  16. Bal Rino says:

    Buongiorno Silvia,eccoLe altri nomi di Caduti sepolti al Sacrario Gran madre di Dio:
    Ducly Ambrogio Lorenzo di Pantaleone,soldato 1097^ compagnia mitragliatrici,nato il 31 dicembre 1889 a Pollein,d.m. di Ivrea,
    morto il 07 aprile 1919 a Torino per malattia.
    Bus Antonio Giuseppe di Antonio,caporale 1° regg. artiglieria da montagna,nato il 05 gennaio 1895 a Perloz,d.m. di Ivrea,
    morto il 12 ottobre 1918 a Torino per malattia.
    Freydoz Giuseppe di Romano,soldato 8° regg. fanteria,nato il 09 marzo 1896 a Saint-Marcel,d.m. di Ivrea,morto il 23 luglio 1919
    a Torino per malattia.
    Champretavy Luigi di Giuseppe,soldato 122° regg. fanteria,nato il 28 agosto 1882 a Saint-Pierre,d.m. di Ivrea,morto il 06 ottobre 1918 a Torino per malattia.
    Vallomy Simone di Cipriano,soldato 8^ compagnia presidiaria,nato il 18 febbraio 1880 a Lillianes,d.m. di Ivrea,morto il 06 giugno 1917 a torino per malattia.
    Agnello Giovanni Battista di Lorenzo,soldato 50° regg. fanteria,nato il 23 marzo 1900 ad Aisone,d.m. di Cuneo,morto il 26 gennaio 1919 a Torino per malattia.
    Agnello Ercole di Salvatore,soldato deposito mitraglieri,nato il 02 agosto 1900 a Siracusa,d.m. di Siracusa,morto il 23 settembre 1919 a Torino per malattia.
    Agazzone Giovanni di Giuseppe,soldato 50° regg. fanteria,nato l’11 agosto 1896 a Recetto,d.m. di Novara,morto il 22 gennaio 1919 a Torino per malattia.
    Perruchon Giovanni Battista di Battista,soldato 10° regg. artiglieria da fortezza,nato il 10 gennaio 1889 a Champorcher,d.m. di Ivrea,morto il 07 novembre 1917 a Torino per infortunio per fatto di guerra.
    Paillex Vittorio di Giuseppe,caporale 44° regg. artiglieria da campagna,nato il 12 luglio 1895 a Pollein.d.m. di Ivrea,morto il
    07 aprile 1919 a Torino per malattia.
    Perrod Giuseppe Giosuè di Giuseppe,soldato 4° regg. alpini,nato l’11 agosto 1886 a Cogne,d.m. di Ivrea,morto il 17 settembre 1917 a Torino per malattia.
    Saluti ed arrivederci alla prossima.

  17. Bal Rino says:

    Buongiorno Silvia,
    Le invio un primo elenco dei Caduti sepolti nel Tempio Gran Madre di Dio:
    Cerise Pantaleone di Emilio,soldato 41° regg. fanteria,nato il 14 giugno 1897 ad Allein,d. m. di Ivrea,morto l’11 ottobre 1918 a Torino per malattia.
    Donnet Carlo di Costantino,soldato 25° regg. artiglieria da campagna,nato il 28 gennaio 1898 a La Salle,d.m. di Ivrea,morto il 29 marzo 1917 a Torino per malattia.
    Cretier Eugenio Vittorio di Pietro Alessandro,carabiniera legione CC.RR. di Torino,nato il 27 aprile 1892 ad Emarese,d.m. di Ivrea,
    morto il 27 febbraio 1919 a Torino per malattia.
    Seguono i nomi di 2 Caduti non presenti sull’Albo d’Oro,trovati sui monumenti dei rispettivi Comuni e sul Livre d’Or des Valdotains
    1915-1918 pubblicato nel 1923 a Parigi:
    Vuillermin Giovanni Battista di Giuseppe,operaio militarizzato ad Alessandria,nato nel 1891 a Brusson,d.m. di Ivrea,morto nel settembre 1918 a Torino per ferite da scoppio di una bomba.
    Vuillermoz Francesco,capitano CC.RR. nato a Valtournanche,d.m. di Ivrea,morto il 05 settembre 1915 all’ospedale militare di Torino.
    Farò seguire altri elenchi se utili.Cordiali Saluti

    • Silvia says:

      Buondì Rino…
      Grazie mille, molto utili…
      Ho già aggiornato l’elenco che oggi rimetterò on-line completo di tutti i dati!

  18. Federico says:

    Salve Silvia,

    il soldato Monti Antonio nella lista cimiteriale di Parma è in realtà il Soldato Monte Antonio di Gio.Battista nato a Este il 27/08/1896 morto nell’Ospedale succursale di Parma il 25/02/1916 per bronchite bilaterale, faceva parte 28° Regg. Art. Campagna

  19. Federico says:

    Buongiorno Silvia,
    il Soldato Bertazzolo Ferdinando nato a Este il 17 giugno 1896 è morto a Vignola (Mo) di malattia il 02/05/1916. Apparteneva al 2° regg. Genio. A vignola vi erano Ospedali Militari ? dove potrebbe trovarsi il suo corpo ?

    Grazie tantissime

    Federico Settimo

    • Silvia says:

      Grazie per tutte le info, Federico…
      Il soldato Bertazzolo è effettivamente sepolto a Vignola…
      Sto preparando un piccolo articoletto che già da tempo ho pronto ma mai pubblicato…
      Prima di farlo: il soldato Bertazzolo è sull’albo caduti?

  20. luigi says:

    Salve sto facendo delle ricerche su gli zii di mia Zia uno morto nell’ospedale da campo n°015 di Scandiano x malattia vorrei sapere dove sono le sue spoglie e se stavi facendo delle ricerche sul cimitero di Scandiano. grazie attendo notizie ciao luigi

  21. Bal Rino says:

    Buongiorno Silvia,
    Le invio i dati di 2 Caduti sepolti nel Sacrario del Tonale:
    Planar Giovanni Battista,si tratta di Planaz Giovanni Battista riportato sull’Albo d’Oro con il nome errato di Planza Giovanni Battista,soldato 4° reggimento alpini,nato il 27 giugno 1892 a Perloz,distretto militare di Ivrea,morto il 25 settembre 1917 nell’ospedaletto da campo n.23 (Stadolina) per malattia.
    Menzelod Alfredo,si tratta di Messelod Alfredo,soldato 5° reggimento alpini,nato il 18 novembre 1893 a Brissogne,distretto militare di Ivrea,morto il 21 giugno 1917 nella 5^ sezione di sanità per ferite riportate in combattimento.
    Spero Le sia utile.Cordiali Saluti Rino

  22. Gennaro Chierchia says:

    Salve vorrei tanto riuscire a trovare dove è sepolto un mio pro zio fratello di mio nonno morto in guerra i suoi dati scritti nell’albo dei caduti della grande guerra pag. 139 : CHIERCHIA Michele di Antonio soldato del 2° reggimento di artiglieria da montagna nato il 15 marzo 1897 a Casola di Napoli distretto militare di Nola morto il 21 novembre del 1918 a Venaria Reale per infortunio per fatto di guerra.

  23. Renato Maggioncalda says:

    Buongiorno Silvia, una segnalazione riguardo il cimitero Vantiniano di Brescia.
    A pagina 3 tra i nominativi segnati in giallo compare BARBIERI LUIGI nato il 29/06/1887 a Tortona, il suddetto combattente è sepolto nel Sacrario Militare di Redipuglia fila 2 tomba 2277.
    Molto probabilmente a Brescia è sepolto il seguente caduto:
    soldato BARBIERI LUIGI di Antonio, nato a Borgo Tossignano il 09/05/1899, distretto militare di Bologna, del 100° rgt. fanteria morto il 06/12/1918 a Peschiera per malattia, riportato nel volume VII a pagina 51 dell’albo d’oro dei caduti.
    Cordiali saluti.
    Renato

  24. Giuseppe Di Palma says:

    Buona sera, nel cimitero di Ferrara Lungarini Giuseppe dovrebbe essere Longarini Giuseppe nato a Corinaldo (AN) il 22/02/1997,
    7° regg. genio, morto il 12/10/1918 nell’ospedale da campo 223 (Francolino (VR) ) per malattia

  25. Giuseppe Di Palma says:

    Buona sera, Le volevo fare una segnalazione nel cimitero di Modena. Baldoni Paolo dovrebbe essere Balboni Paolo nato a Cento (FE)
    il 22/10/1880, soldato del 36° fant. morto a Modena per malattia il 10/06/1915. Saluti

  26. Dimma says:

    Mio nonno è stato un semplice combattente della guerra 1915-18 – Cavaliere di Vittorio Veneto.
    Apparteneva al corpo/reparto 208 Fanteria. Esistono documenti e/o resoconti di ciò che ha fatto (delle imprese) questo corpo/reparto?
    Grazie

    • Silvia says:

      Salve…
      Qui può trovare un riassunto storico del 208° Regg.Fanteria:
      http://www.cimeetrincee.it/fanteria/
      Poi deve recuperare il foglio matricolare all’Archivio di Stato di Modena (può fare la richiesta anche via mail)…
      Infine gli ospedali:
      Il Cialdini era nell’omonima Caserma. L’Opizzoni era nell’omonimo casino (frazione S.Pellegrino) ora Villa Rocca. Il Saporiti era nell’omonimo Palazzo, di proprietà del marchese Rocca Saporiti…
      L’ospedale da campo a Bagno invece è ancora oggi un mistero: varie ipotesi ma nessuna confermata…
      Saluti cordiali
      Silvia

  27. Dimma says:

    Buonasera Silvia. Gradirei sapere dove erano localizzati esattamente gli ospedale reggiani da Lei citati:

    – Ospedale Cialdini
    – Ospedale Opizzoni
    – Ospedale Saporiti
    – Ospedale da campo n. 065 a Bagno: dove esattamente? Vicino alla Chiesa?…

  28. ave says:

    sto cercando informazioni o luogo di probabile sepoltura di mio nonno, seligardi Ernesto di reggio emilia 205 fanteria disperso nella battaglia di monte san marco il 15 maggio 1917
    è possibile avere qualche informazione?
    grazie mille

    • Silvia says:

      Provi a carcare in Comune l’atto di morte…
      In caso negativo scriva una mail ad Onorcaduti specificando che è una parente…

  29. Rino Bal says:

    Buongiorno Silvia,
    ancora complimenti per il suo sito.Le invio i dati di n.3 Caduti sepolti nel Cimitero Comunale di Salò.Si tratta di:
    -Buillet Isidoro,sull’Albo d’Oro Buillet Filippo di Francesco,soldato 264° batteria bombardieri,nato il 26 maggio 1885 a Introd,
    distretto militare di Ivrea,morto il 16 ottobre 1918 nell’ospedale da campo n.064 per malattia.
    -Rolandini Pietro,sull’Albo d’Oro Rollandin Pietro Augusto di Francesco,soldato 4° reggimento alpini,nato il 12 settembre 1897
    ad Ayas,distretto militare di Ivrea,mort il 04 giugno 1917 a Salò per ferite riportate in combattimento.
    -Maison Alessio,nato nel 1888 a Courmayeur,provincia di Aosta,soldato 3° reggimento fanteria,morto il 16 dicembre 1918
    nell’ospedale di Tappa di Salò.I dati di questo Caduto,il cui nome non è presente nell’Albo d’Oro,sono stati desunti dal
    Monumento ai Caduti di Courmayeur.
    Cordiali Saluti

    • Silvia says:

      Buonasera Rino…
      Grazie della segnalazione…
      Ho provveduto subito ad aggiungere al file i dati che mi ha fornito e prossimamente lo aggiornerò on-line…
      Grazie ancora
      Cordialmente
      Silvia

  30. Giuseppe Di Palma says:

    Salve, Le segnalo il caduto Balboni Paolo nato a Cento (FE) il 22/10/1880, 36° fant., morto il 10/06/1915 a Modena
    per malattia e nel cimitero di Modena trascritto come Baldoni Paolo. Saluti

  31. Alessandra says:

    Buongiorno, complimenti per il sito. Abito a Roncoferraro (provincia di Mantova) e ho scoperto ora dal vostro sito che nel 1918 a Garolda, una nostra frazione, c’era un ospedale da campo. E’ possibile avere ulteriori informazioni a riguardo o sapere dove cercare? Grazie mille, buona giornata

  32. Franco D Biasi says:

    Buongiorno Silvia,
    segnalo che tra i sepolti nel Famedio di Piacenza, non trovo un mio concittadino: Cason Angelo di Antonio e Libera Moscon, nato a Miane (TV) il 12.10.1896. 8° reggimento Bersaglieri deceduto il 24.11.1918 nell’Ospedale Militare di Piacenza e dai miei riscontri sepolto nel Famedio di Piacenza. Cordiali saluti.
    Franco D. B.

  33. Manuela says:

    Salve Silvia,
    ho letto l’articolo nel quale denuncia la differenziazione dei caduti e subito ho trovato una corrispondenza della quale non avevo risposta e vorrei commentare con lei. La mia bisnonna aveva due fratelli nati a Gualtieri, e all’epoca della Grande Guerra residenti a Guastalla. Entrambi li ho trovati sul sito di Istoreco e sull’Albo d’Oro.
    Leoni Agostino nato il 9/7/1889 e morto il 23/3/1918 per malattia a Guastalla. Soldato 5° Reggimento Bersaglieri.
    Leoni Demetrio nato il 26/4/1898 e morto il 16/6/1918 nel Caposaldo di Capo d’Argine sul Piave per ferite multiple riportate in combattimento. Sepolto a Villa Prima (cimitero che non ho trovato). Soldato 312° Batteria Bombardieri.
    Di entrambi non conosco il luogo di sepoltura ma, mentre Demetrio è presente nel monumento ai caduti e nell’elenco dei caduti guastallesi, di Agostino a livello locale non ho trovato traccia. Sono in attesa della copia integrale dell’atto di nascita e di morte.
    Se nelle sue ricerche nei vari archivi di Reggio e provincia trovasse qualche informazione la pregherei di farmi sapere.
    Complimenti per l’articolo e per il lavoro che svolge.
    Manuela

  34. Paola says:

    Buongiorno, sto cercando di recuperare informazioni per le celebrazioni dei 100 anni dalla Grande Guerra. In particolare quelle relative ad un mio bisnonno del quale non si è mai saputo il luogo di morte/sepoltura.
    Ci siamo rivolti al Comune di residenza per ottenere il certificato di morte ma al momento non sono ancora stati in grado di fornircelo. Ne sarei grata se qualcuno fosse in grado di fornirmi qualche informazione.
    Trattasi di PESCE GIUSEPPE G.B. di Giovanni e Dandani Maria Albina, nato a Molare (AL) il 14/09/1884
    deceduto il 19/04/1917 presso OSPEDALE DI GUERRA 59 C.R.I.
    1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI MONTAGNA – 3a BATTERIA
    MATRICOLA 11034

    Grazie

  35. Pierpaolo De Vizio says:

    Salve sto cercando il luogo di sepoltura del mio bisnonno:
    Cirocco Donato di Angelantonio, nato il 9 giugno 1887 a Molinara (BN), soldato 7° Reggimento Alpini, morto il 13 dicembre 1917 in Val Calcino, sul costone del Monte Fontanel, per ferite riportate in combattimento.
    Spero qualcuno possa aiutarmi.
    Grazie mille

    • Silvia says:

      Salve…
      Deve prima recuperare l’atto di morte in Comune, così si avrà una idea di dove sia morto e della prima sepoltura…
      Cordialmente
      Silvia

      • Pierpaolo De Vizio says:

        Salve, recuperato l atto di morte ove è scritto che morì in val Calcino sul costone del monte Fontanel per ferite all’addome. Apparteneva al 7′ reggimento alpini 95′ compagnia. Ovviamente il luogo di sepoltura non è indicato. Come potrei fare per rintracciarlo? Grazie

        • Silvia says:

          Il luogo di prima sepoltura spesso invece è indicato negli atti di morte…questo probabilmente è un caso in cui il corpo fu recuperato successivamente o sepolto sul campo…
          Dovrebbe trovarsi al Sacrario del Grappa…ma apparentemente non c’è…
          Le consiglio a questo punto di rivolgersi ad onorcaduti…

          • Pierpaolo De Vizio says:

            Mi scusi se la disturbo, in che senso apparentemente non c’è al Sacrario del Grappa? Come si fa ad avere un elenco dei sepolti nelle fosse comuni?
            Mi chiedevo altresì dove fossero stati sepolti gli altri soldati del 7° Rgt. Alpini 95 Compagnia..
            Purtroppo su onorcaduti non risulta nulla.
            Grazie mille!

  36. Aroldo Busato says:

    Buon giorno,
    sono il capogruppo del gruppo alpini sorbolo chiedo cortesemente se posso avere notizie di Bacchi Arnaldo nato a Brescello del 3 fanteria morto a dosso del palo e decorato di medaglia d’argeto al valore militare.
    Vorrei cortesemente sapere se in zona Dosso del palo c’è qualche Sacrario militare.
    Come poter avere maggiori notizie sulla decorazione, mi servirebbero per la celebrazione dei 100 anni dello scoppio della 1^ Guerra Mondiale che faremo come gruppo.
    La persona sopracitata era marito di una zia di mia moglie….le notizie le chiedo anche per una sua vece.
    Per ultimo a chi eventualmente rivolgermi per poter avere maggiori dettagli.
    Grazie per la vostra disponibilità e per quanto mi saprete dire. Cordiali saluti

    • admin says:

      Buongiorno…
      Il Bacchi Arnaldo dovrebbe riposare al Sacrario di Oslavia….
      Può telefonare direttamente per verificare….
      Per la decorazione, Medaglia d’Argento al Valor Militare, ecco qui:
      “Portatore di scudo per mitragliatrice, spossato dalla fatica e svenuto in un camminamento, non appena ripresi i sensi, nonostante fosse stato dispensato dal proseguire, raggiungeva spontaneamente la propria sezione già impegnata in combattimento e prendendovi arditamente parte, finchè colpito a morte da una bomba a mano nemica, cadeva a fianco del proprio comandante. Dosso del Palo (San Marco di Gorizia), 21 Agosto 1917”

  37. paola says:

    mi piacerebbe sapere il luogo di sepoltura dell’alpino gonella francesco (nato a cortemilia il 24_07_1898 ) primo regg. mondovi e morto il 7 _07_1917 nell’osp. militare 096.
    grazie del vostro lavoro

    • admin says:

      Salve…recuperi l’atto di morte di Francesco nel comune di residenza..poi mi sappia dire..
      Saluti
      Silvia

  38. Fabio Giannelli says:

    Ottimo lavoro
    Io sto facendo lo stesso per quanto riguarda i caduti del comune di Pistoia e, in seguito di quelli di tutta la provincia.
    Ho recuperato circa 300 immagini di caduti.
    Il tutto sarà poi messo in rete sotto forma di scheda data base per agevolare le ricerche.
    Fabio Giannelli

    • Alessio says:

      Salve Sig. Giannelli, casualmente cercando l’albero genealogico della mia famiglia mi sono imbattuto in questo commento… Io sto cercando di sapere dov’è sepolto un mio avo, nato nel comune di Monsummano (Pistoia), Ferrali Ausilio di Giuseppe, nato il 21/06/1886 e caduto il 24/11/1916 a Milano. Come posso sapere dove fu sepolto? La domanda ovviamente è rivolta a tutti in generale, grazie.
      L’unica informazione che ho veniva da mia bisnonna che non lo conobbe neppure, ma che sosteneva fosse sepolto a Milano stessa.
      Ringrazio nuovamente in anticipo

  39. Luigino says:

    Meraviglioso, finalmente ho trovato grazie a voi dove è sepolto il mio prozio Luigi di cui io porto il nome fratello di mio nonno Matteo Righetto, pure lui cadunto in combattimento.
    Purtroppo neppure i suoi nipoti diretti sanno dove e quando è stato ferito.
    Dalle eventuali cartelle cliniche dell’Ospedale militare di Reggio Emilia dove è deceduto, possibile risalire a questi dati. Ho già visionato il registro dell’onorcaduti.
    Ogni notizia mi sarà gradita
    Righetto Luigi nato a Vedelato il 26/09/1892 morto a Reggio Emilia, Ospedale Militare il 25/08/1918, apparteneva al 280° Rggto Fanteria

    • admin says:

      Salve…
      mi fa davvero piacere essere stata d’aiuto…Tempo fa già chiesi informazioni sull’archivio dell’Ospedale di Reggio, ma purtroppo conservano solo la documentazione dagli anni ’30….
      Se le può far piacere, le potrei inviare la foto della lapide di Righetti Luigi (sulla lapide Righetto)…
      Mi sappia dire
      Cordialmente
      Silvia

  40. Stefano Casalgrandi says:

    BRIGATA “LAMBRO”
    (205° e 206° Fanteria)

    Costituita nell’aprile 1916:
    Il Comando di Brigata ed il 205° Reggimento, già formato fin dal 1° dicembre 1915, dal deposito del 7° Fanteria; il 206°, già costituito fin dal 1° gennaio 1916, dal deposito del 67° Fanteria.

    ANNO 1916.
    La brigata è raccolta il 4 aprile fra Marostica e Nove di Brenta, ove permane fino al 22 per trasferirsi nella zona fra Asiago – Gallio – Lusiana e Crosara (34a divisione). Prima dell’offensiva austriaca nel Trentino i suoi riparti sono destinati alla dipendenza di altre unità ed agiscono staccati.
    Fin dal 6 maggio infatti otto sezioni mitragliatrici della “Lambro” sono ripartite fra i sottosettori nord e sud di Asiago.
    Il 12 la brigata invia il 205° alle Mandrielle a disposizione del sottosettore sud per i lavori di rafforzamento della prima linea e per la costruzione della nuova linea Tola del Vescovo – Bosco Sette – Val Carbonara. Il comando di brigata ed il 206° si trasferiscono intanto nei pressi di Ghertele per assumere i lavori della linea falde del Verena – fondo Val d’Assa – Bosco di Lungalaita – Costone del Dosso – Cima Manderiolo.
    Divampata l’offensiva nemica, i battaglioni della “Lambro” sono inviati isolatamente in differenti punti del settore di Asiago ove si battono accanitamente per arrestare l’invasore a Porta Manazzo, a cima Portule ed a Bocchetta di Portule (206°); a Castelletto ed a Brutta Bisa (205°); ma i loro sforzi non reggono alla superiorità numerica avversaria ed essi sono costretti a ripiegare gradualmente, riportando gravissime perdite fra caduti e dispersi (86 ufficiali e 3421 uomini di truppa). Il 27 maggio il 206° viene ritirato dalla linea ed inviato a Fontanelle per riorganizzarsi, mentre il 205° rimane in linea a Turcio fra la brigata Etna ed il 5° bersaglieri. Il 29 la brigata viene riunita fra Covolo e S. Caterina di Lusiana (28a divisione).
    Lo stesso giorno al 206° viene affidata la difesa del settore di M. Pau – M. Corno ed il 2 giugno, due battaglioni di questo reggimento servono di collegamento, nella zona M. Sunio – M. Pau, fra le truppe del X e quelle del XIV corpo d’armata.
    Il giorno successivo tutta la brigata passa alla dipendenza della 30a divisione; il 9 giugno riceve ordine di recarsi a Breganze, poi a Bassano e di lì proseguire per Poiana e Grisignano (24a divisione). In questa zona permane sino al 19 luglio attendendo febbrilmente a riordinarsi ed istruirsi.
    Il 20 luglio si trasferisce, per ferrovia, a S. Giovanni di Manzano, Buttrio e Cormons. Lo stesso giorno il 205° passa alla dipendenza della 45a divisione e il 206° a quella della 11a divisione. Il 23 i due reggimenti vanno in linea: il 205° occupa il settore “Lenzuolo Bianco”, il 206° il settore Oslavia – Peuma. Il 25 tutta la brigata torna alla dipendenza della 24a divisione. Il 2 agosto il 206° viene sostituito nel settore di Oslavia dalla brigata Abruzzi e tutta la “Lambro” viene riunita al “Lenzuolo Bianco”, tra il torrente Peumica ed il Vallone dell’Acqua.
    Sferratasi la nostra offensiva, nella notte del 6, essa si schiera per ala: suo compito è quello di cooperare con la brigata Abruzzi alla conquista delle posizioni di q. 165, travolgere poi quello di q. 188 e di Dosso del Bosniaco estendendo l’attacco alle quote 130 e 138.
    Iniziata l’azione, il III/206° irrompe nelle trincee del “Lenzuolo Bianco”, le sorpassa e punta verso la q. 188. Cadono, falciati dalla stessa mitragliatrice, il comandante del reggimento e quello del battaglione. L’avanzata prosegue; il battaglione, lasciata a sinistra la q. 188, occupa poggio 170 e tenta di prendere il Dosso del Bosniaco, ma ne è impedito dall’intensa reazione dei difensori coi quali impegna una violenta lotta corpo a corpo. Intanto il II/205° raggiunge e conquista la q. 188. Il 7, i battaglioni di rincalzo III/205° e I/206°, mentre sostengono i primi due, ne estendono la conquista, occupando Dosso del Bosniaco che era stato quasi raggiunto la sera del 6 dal II/206° chiamato anch’esso in azione. La vittoriosa azione, se costa alla brigata la perdita di 33 ufficiali e 1200 militari di truppa, offre in compenso la conquista di posizioni molto importanti, la cattura di un migliaio di prigionieri e un ricco bottino di armi e munizioni. Lo stesso giorno 7, la “Lambro” e tutti i riparti operanti nel settore “Lenzuolo Bianco” passano alla dipendenza della 43a divisione.
    La “Lambro è scavalcata dalla “Etna” inviata ad occupare le antistanti posizioni di q. 165 e q. 138, e resta nei giorni 8 e 9 nelle linee conquistate per rafforzarle e per riaprire al transito la rotabile di Gorizia, intersecata e sconvolta da trincee e da camminamenti. Nella notte del 10 essa, che aveva fatto esprimere alle superiori autorità il suo desiderio di non essere lasciata in seconda linea, si avvicina all’Isonzo, ammassandosi a sud della confluenza del torrente Peumica ed improvvisando una passerella di circostanza sulla quale passa il fiume nella stessa notte del 10, col compito di occupare il margine tattico delle alture a nord est di Gorizia, verso Aisovizza e precisamente nella regione Cromberg, a sud del monte di S. Gabriele.
    La natura del terreno e le condizioni morali del nemico in rotta, permettono alla brigata d’iniziare la marcia su di una sola colonna per la strada Borgo Carinzia – Salcano – cimitero di Gorizia – S. Trojico – Damberg.
    All’altezza del cimitero anzidetto l’avanguardia è fatta segno a violento fuoco partente da S. Troijco, dal monte S. Gabriele e dal monte S. Daniele.
    La “Lambro” si schiera subito: l’avanguardia oltrepassa il cimitero e s’impegna, poco ad est di esso, col nemico che, se è scarso di numero, è fortemente trincerato; il grosso si dispone fra il cimitero e la stazione e resiste per tre giorni, in quella zona bassa e dominata, al fuoco di artiglieria proveniente dalle alture citate e a quello delle mitragliatrici annidate sul pendio boscoso di Castagnevizza. Contro queste posizioni è impiegata la brigata, il 14 agosto. L’eroico suo contegno è premiato colla medaglia d’argento al valor militare concessa ai due reggimenti.
    Nelle notti del 24 e del 25 è sostituita dalla “Sesia” ed inviata a riposo a Pri Fabrisu. Le due brigate si sostituiscono di nuovo nelle notti del 3, 4 e 5 settembre. In questo nuovo turno di linea i riparti della “Lambro” sono particolarmente attivi con invio di pattuglie e col compimento di qualche colpo di mano, come quello condotto nella notte del 14 dal plotone esploratori del 206° contro le posizioni di Casa Rossa. Nei giorni 17 e 18 la brigata ritorna a Pri Fabrisu rilevata in linea dalla “Etna”.
    Il 5 ottobre, in vista di una nostra offensiva, è inviata a Gorizia, ma, sospesa l’azione, ritorna a Pri Fabrisu lasciando i battaglioni II e III del 205° a disposizione del comando della 48a divisione fino al giorno 9, alla quale data si trasferiscono anch’essi a riposo. L’azione è fissata per il 10 e i due battaglioni del 205° sono fatti ritornare a Gorizia e destinati in rincalzo della brigata Genova che agisce contro q. 95.
    Nei giorni 15 e 16 ottobre la “Lambro” sostituisce la “Genova” sul S. Marco nel tratto q. 102 – Casa Rossa – Casa Scoperchiata (48a divisione).
    Dopo un nuovo tentativo operato il 28 ottobre, la brigata partecipa, il 7 novembre, all’azione che la 48a divisione svolge per la conquista del tratto di fronte strada Aisovizza – Altura Cuore – Belpoggio – Casa Diruta – Casa Due Pini – q. 171.
    Ha in primo tempo il compito dimostrativo di trattenere il nemico che la fronteggia, cercando nel contempo di correggere l’andamento della nostra linea verso Casa Scoperchiata. Non appena però la “Taranto” avrà raggiunto colla sua destra la Casa Due Pini, la “Lambro” spingerà innanzi la propria sinistra, dapprima lungo il costone di q. 100 e poi sino a quello che si affaccia sul vallone di Cave ovest di S. Marco, assecondando però l’avanzata della “Taranto” verso le quote 171 e 200. Verso Casa Due Pini – q. 100 opera il III/206° che raggiunge il primo obbiettivo e lo contrasta fieramente al nemico, spingendo le sue pattuglie verso le quote 171 e 100 e rafforzandosi sulle posizioni conquistate. Il 5 e 6 novembre la brigata, sostituita dalla “Avellino”, è inviata a riposo, dislocandosi col 205° a Subida e col 206° a Gorizia.
    Un attacco in forze operato dal nemico, il 14, contro le truppe della “Avellino” richiede l’intervento del 206° e di due battaglioni del 205°.
    Nei giorni 14, 15 e 16 questi riparti si accaniscono in una lotta furiosa sulla linea Case Due Pini – Albero della Vedetta che il nemico riesce a raggiungere, ma dalla quale è subito scacciato con perdite.
    Il 206° ha 18 ufficiali e 530 militari di truppa fuori combattimento, compresi i dispersi.
    Nei giorni 20 – 21 la brigata è inviata a Subida per riorganizzarsi e riposare.
    In vista di una nostra ripresa offensiva, il 3 dicembre il 206° viene trasportato in autocarri a Gorizia, seguito il 7 dal 205°, ma un nuovo rinvio dell’azione permette ai reggimenti di ritornare a Subida per continuare nel programma di allenamento iniziato. Nei giorni 21 e 22 dicembre ritorna a Gorizia il 206°, il 31 lo segue il 205°.

    ANNO 1917.
    La brigata è in linea: il 206° ha sostituito i reggimenti 224° e 227° sulla fronte Casa Diruta – Casa Rossa – q. 100 – q. 95. Il 205° è in riserva a Gorizia. A capo di otto giorni i reggimenti si sostituiscono nelle rispettive posizioni e per il 19 gennaio la “Lambro”, rilevata dalla “Taranto”, è inviata a riposo a Subida. Il 7 febbraio ritorna a Gorizia schierando in linea il 206°. Nei giorni 9 e 10, un violento attacco nemico induce le compagnie 5a e 7a del 206° all’abbandono di un tratto di trincea, rispettivamente nel saliente di Casa Due Pini ed a q. 102; la tenace resistenza durata fino al 14 e opposta dalle dette compagnie e da elementi del 205° chiamati in linea, consente soltanto di arrestare l’avanzata del nemico e di infliggergli gravi perdite. Casa Due Pini è ripresa fin dal giorno 11 da due plotoni arditi del 205°. Le nostre perdite ammontano a 9 ufficiali e 350 gregari.
    Sostituita in linea dal 28 febbraio al 3 marzo, la “Lambro” si porta ancora a Subida, ove inizia un nuovo periodo di istruzione e di allenamento. Il 4 maggio è richiamata in linea: lo stesso giorno sono inviati a Gorizia i battaglioni I e III del 206° ed il II/205°, che il 5 sono schierati nelle consuete posizioni.
    Il 6 raggiungono Gorizia gli altri battaglioni della brigata. Dopo una conveniente preparazione di artiglieria la “Lambro”, rinforzata da un battaglione della “Tanaro”, partecipa ad un’azione offensiva col compito di occupare il Monte S. Marco fra la strada di Aisovizza e quella di Ovcia – Draga sulla sinistra dell’Iscur, tentando altresì di spingersi verso est fino alla testata dell’Iscur stesso.
    Per l’assolvimento di tale compito il 205° deve inizialmente occupare la linea che da q. 227 scende a q. 85 ed a Cave sud, poi puntare contro i caposaldi delle quote 204 e 222 ed infine mirare all’occupazione di Kemperlisce; il 206° deve conquistare il tratto di costone comprendente Casa Diruta – q. 171 – q. 200 per cercarvi un fianco fortificato fronte a nord e ad est, da servire come base per la progressiva conquista della zona collinosa S. Marco – Stara Gora – Paskonisce, di cui è incaricata la 48a divisione.
    Il giorno 14 maggio, cessata la preparazione di artiglieria, il III/206° si lancia contro le quote 200 nord e sud, mentre il II/206° raggiunge Case Due Pini, Dosso del Palo, q. 171. Intanto i battaglioni I e III del 205° raggiungono, rispettivamente, q. 200 nord e le case di q. 100. Nei giorni 15 e 16 essi si rafforzano sulle posizioni conquistate e respingono ripetuti contrattacchi. Alla sera del 16 e 17 i battaglioni della “Lambro”, meno il II/205° che rimane in linea, sono inviati a Villanova di M. Fortin per riordinarsi. Le perdite della brigata, che col suo contegno è stata all’altezza del suo passato, sono di 38 ufficiali e 1618 militari di truppa.
    Dopo tale operazione la “Lambro” passa alla temporanea dipendenza della 11a divisione e si sposta, il 20, nella zona fra Cormons, Capriva, Moraro e Pradis. Negli ultimi giorni di maggio è in linea nelle consuete posizioni del S. Marco, ritornando alla 48a divisione.
    Nella notte sul 3 giugno il nemico, previo breve ma violento tiro di artiglieria, attacca Dosso del palo, mentre i battaglioni II/205° e I/206° stanno effettuando la reciproca sostituzione. La crisi del momento e la veemenza dell’attacco permette al nemico d’infiltrarsi nella Valletta ad est del Boscone e di occupare una nostra trincea, fra Casa Rossa e q. 100, nonostante la reazione dei difensori. Il tempestivo accorrere dei rincalzi arresta ogni ulteriore progresso dell’avversario che è ricacciato in parte, colla cattura di tre ufficiali, di una quarantina di uomini e di una mitragliatrice.
    Alla sera dello stesso giorno 3 un nostro contrattacco ricaccia gli austriaci dalle nostre posizioni ancora in loro possesso, posizioni che vengono subito rafforzate.
    Nei giorni 4 e 5 essi ritentano l’avanzata, ma sono sempre respinti. Il 23 la brigata, sostituita dalla “Taranto”, è inviata a riposo fra Pradis e Pubrida. Nei giorni 6, 7 e 8 agosto ritorna in linea sul S. Marco per sostituire la “Re”. Durante la battaglia della Bainsizza, la “Lambro” ha il compito della conquista del S. Marco, nel tratto compreso fra le quote 200 e 227 per raggiungere poi gli obbiettivi compresi tra le quote 171, 183, 204 e Cave sud. La sua azione è improntata quasi agli stessi criteri già stabiliti per l’offensiva del maggio. Essa agisce su due colonne: la principale (I/205° e I/206°) deve, in primo tempo, puntare colla sinistra verso le quote 200 e colla destra verso la parte centrale del costone che dalla citata quota scende a Cave ovest, e poi dirigersi su q. 227 avvolgendola da nord; la colonna secondaria (II/205° e due plotoni arditi) deve salire di sorpresa sul costone di Casa Bassa e di qui tendere verso la q. 227 avvolgendola a sud. Il 19 agosto, nell’ora fissata per lo scatto, il I/206° raggiunge e supera la q. 200 nord, mentre il I/205° occupa la q. 200 ovest catturandone il presidio: il II/205°, oltrepassata la prima linea avversaria, tende alle Cave ovest.
    Il nemico reagisce a tenta ricacciare i battaglioni che, pur avendo subito gravi perdite, resistono e premono per l’ulteriore avanzata verso la quota 200 sud, ove è chiamato ad agire anche il III/206°. Essi ritentano più volte gli attacchi e subiscono perdite sì gravi (ufficiali 33, truppa 827) da rendere consigliabile la loro sostituzione. Difatti il 206° è rilevato dal 3° fanteria. Il II/205°, stremato anch’esso di forze, è attaccato il 20 a Casa Bassa e deve ripiegare nella trincea di partenza, mentre il I/205° si accanisce sulle falde di q. 200 ovest. Alle precedenti perdite si aggiungono quelle di 8 ufficiali e 200 gregari. Anche il 205° è sostituito dal 4° reggimento ed il 22 tutta la brigata è inviata a Villanova Iudrio (13a divisione) per spostarsi il 24 nella zona Vencò – Ruttars.
    Il 29 è trasferita prima a Slavnico e poi il 30 a Globna e Descla, passando a far parte della 64a divisione e sostituendo, il 31, la “Potenza” sulla linea Koprivsce – Okroglo (49a divisione). Il 14 settembre la brigata tenta, con piccole operazioni, l’occupazione della linea q. 814 – Okroglo – costone di q. 725, che riesce solo parzialmente poiché, mentre la colonna di destra occupa la q. 725, quella di sinistra, vivamente ostacolata e sorpresa all’alba, deve ripiegare nella trincea di partenza. Nei giorni successivi e fino al 15 i riparti tentano il raggiungimento degli altri due obbiettivi, ma riescono soltanto ad avvicinarsi di molto, poiché il nemico ne contrasta tenacemente la conquista. La sera del 17 settembre la brigata ritenta l’occupazione di q. 814 col compito di avvolgere la sommità dell’altura nel tratto compreso tra le curve 800 e 775. Opera il 206° rinforzato dal III/205°; il I/205° è in rincalzo. Sferrato l’attacco, la colonna di destra (III/206°) raggiunge il cocuzzolo sud di q. 814, mentre le altre due colonne procedono più lentamente poiché più esposte al tiro.
    L’obbiettivo non è raggiunto ma gli attaccanti lo serrano molto da vicino coi successivi progressi fatti nei giorni 18 e 19. Il 20 i reggimenti si sostituiscono sulle posizioni conquistate: il 206° si porta lungo il versante dell’Avscek, quale riserva divisionale, il 205° continua nell’opera di rafforzamento.
    Il 26 due reparti arditi del 205° si avvicinano di sorpresa alla q. 814, ma il nemico, vigilante, ne infrange il tentativo. Il 1° ottobre, il 205° è sostituito in linea dal 220° e si reca a Vrh, meno il III battaglione che resta in posizione a Koprivsce.
    Le perdite di questa azione ammontano a 12 ufficiali e 666 gregari.
    L’attacco della q. 814 è ripreso il giorno 8 ottobre: della brigata Lambro, concorre il III/206° che fin dal 5 è dislocato presso Hovca: gli altri due battaglioni sono dislocati il 7 nella valletta di Zablje in riserva. L’azione è ostacolata da un contrattacco nemico e la brigata il 9 ripassa in prima linea da Koprivsce – q. 814 a Vrhovec. Il 10, ristabilita la situazione, due battaglioni del 206° sono ritirati dalla linea e dislocati ai molini di Avscek, l’11 è ritirato anche il terzo battaglione.
    Il 24 ottobre, inizio dell’offensiva austro-tedesca, la brigata Lambro assume la seguente dislocazione: il 205° schiera un battaglione presso Hovca e due sull’altipiano di Vrh a disposizione del comando del corpo d’armata; il 206° ha due battaglioni in linea fra Na Gradu ed Avscek ed uno in riserva ad ovest dei molini di Avscek. Dopo i primi attacchi del nemico, svoltisi con alterna vicenda in corrispondenza della valletta di Koprivsce, ed in relazione agli eventi delle unità laterali, la brigata inizia il ripiegamento. Il III/205° da Hovca si ritira su Loga e Canale; il 206° deve mantenere le posizioni di Na Gradu – Leupa – q. 206. Il 25 la “Lambro”, dopo aver sostenuto un accanito combattimento presso i molini di Avscek, ripiega dietro lo Jelenik.
    Il 26 ripassa l’Isonzo a Plava, il 27 per Prepotto raggiunge Orsaria e poi il Torre e di qui un suo battaglione è inviato a Paparotti per guardare il fascio stradale che vi affluisce e per proteggere il fianco della 49a divisione schierata sul Torre. Il 30 resiste ancora sulla linea: S. Maria di Sclaunicco – Lestizza. Il 31 passa il Tagliamento al ponte di Madrisio e si porta a Bolzano; il 1° novembre raggiunge Giai. Dopo successiva resistenza sulla Livenza e sul Monticano, l’8 novembre gli elementi della “Lambro” passano il Piave a Ponte della Priula e si riuniscono a Volpago. Il 21 giungono a Badia Polesine ove, il giorno successivo, la brigata viene disciolta.

    RICOMPENSE
    MEDAGLIA D’ARGENTO Alle Bandiere della Brigata Lambro (205°, 206° Fanteria):
    “Per l’impeto travolgente e l’indomito coraggio con cui spezzarono l’accanita resistenza avversaria a quota 188 di Oslavia; per il largo tributo di sangue versato e per l’incrollabile tenacia con cui proseguirono all’avanzata oltre l’Isonzo e combatterono aspramente al Cimitero di Gorizia. Per la costanza ed il valore dimostrati durante i lunghi mesi nei quali tennero fieramente le posizioni di S. Marco (Quota 108 di Oslavia e Cimitero di Gorizia, 6 – 10 agosto 1916; S. Marco, settembre 1916 – luglio 1917)”.
    (Boll. Uff., anno 1920, disp. 86).

    MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE
    206° REGGIMENTO FANTERIA
    Caporale Maggiore BONOMI GIOVANNI, da Como:
    “Alla testa di un gruppo di animosi, per primo si slanciava contro una caverna il cui imbocco era difeso da una mitragliatrice. Uccisi i mitraglieri austriaci, intimava agli altri la resa, catturando così 5 ufficiali, 125 soldati e 2 mitragliatrici. Poco dopo, in un attacco, cadeva ferito mortalmente. “Avanti, Savoia” furono le ultime sue parole. – Oslavia, 6 agosto 1916″.

    (Boll. Uff., anno 1916, disp. 101).
    Maggiore BOSCHETTI ERASMO, da Castiglione delle Stiviere (Mantova):
    “Duante un aspro combattimento, portatosi in testa al suo battaglione, incorava i soldati ad attraversare un passaggio intensamente battuto dal fuoco avversario, dando loro esempio del più calmo e sereno sprezzo del pericolo, ed esponendosi per primo alle offese del nemico. Ferito gravemente una prima volta, perseverava nella sua eroica condotta nascondendo a tutti, con volto sereno, le sue sofferenze, finchè un terzo più grave colpo, mettendolo quasi in fine di vita, lo obbligava a lasciare suo malgrado il combattimento. Spirava pochi giorni dopo in un ospedale, rivolgendo il suo pensiero alla patria. – Casa due Pini di San Marco (Gorizia), 14 novembre 1916”.
    (Boll. Uff., anno 1917, disp. 67).

    Maggiore CARROCCIO ALESSANDRO, da Torino:
    “Splendida figura di soldato e di condottiero, con l’incrollabile attività preparava l’azione che era diventata il suo sogno più caro, e che più tardi dirigeva con singolare perizia e mirabile ardimento. Riconosciuti personalmente i varchi nel reticolato nemico, alla testa del proprio battaglione, fra l’infuriare del violento fuoco avversario, si slanciava per ben cinque volte all’assalto, fulgido esempio di valore e di sublime sprezzo del pericolo, finchè venne colpito a morte, chiudendo gloriosamente una vita tutta consacrata alla patria. – San Marco di Gorizia, 14 – 15 maggio 1917”.
    (Boll. Uff., anno 1917, disp. 67).

    MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE
    MEDAGLIA D’ARGENTO.
    205° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 33 – Truppa, n. 4.
    206° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 33 – Truppa, n. 29.

    MEDAGLIA DI BRONZO.
    205° Regg. Fanteria, n. 57
    206° Regg. Fanteria, n. 65.

    COMANDANTI DELLA BRIGATA.

    Col brig. DE ANTONIO Carlo, dall’aprile al 25 maggio 1916.
    Magg. gen. GRAZIOLI Francesco, dal 26 maggio 1916 al 10 maggio 1917.
    Col. brig. ROGNONI Donato, dal 12 maggio al 21 ottobre 1917.
    COMANDANTI DEL 206° REGGIMENTO FANTERIA
    Colonnello COTTONE Dante, dall’aprile al 22 maggio 1916 (Prigioniero).
    Ten. colonnello LACE Ettore, dal maggio al 6 agosto 1916 (caduto sul campo).
    Colonnello SILVESTRI Tullio, dal 19 agosto 1916 al 3 maggio 1917.
    Colonnello TENTORI Annibale, dal 1° giugno al 5 settembre 1917.
    Ten. colonnello GORIN Riccardo, dal 13 settembre al 22 novembre 1917.

    Anno 1916
    Dal 12 maggio all’8 giugno (Sottosettore Casare Mandrielle [Tola del Vescovo – Bosco Sette – Val Carbonara] – Settore del Ghertele [Falde sel Verena – Fondo Val d’Assa – Bosco di Lungalaita – Costone del Dosso – Cima Manderiolo] – Offensiva austriaca [Porta Manazzo – Cima Portule – Bocchetta di Portule – Castelletto – Brutta Bisa] – Turcio – Piazza – Fontanelle – Covolo – S. Caterina di Lusiana – Difesa del Settore M. Pau – M. Corno – Marziele).

    Dal 23 luglio al 24 agosto (Settore Lenzuolo Bianco – Settore Oslavia – Peuma – 6a Battaglia dell’Isonzo [Q. 188 – Poggio 170 – Dosso del Bosniaco – Passaggio dell’Isonzo – Borgo Carinzia – Salcano – Cimitero di Gorizia – S. Trojico – Castagnevizza]).

    Dal 4 al 18 settembre (Zona di Gorizia [Torrente Corno – Trincerone – Q. 165 – Val di Rose – Pendio N. E. di q. 174 – Casa Rossa]).

    Dal 15 ottobre al 5 novembre (Settore S. Marco [Q. 102 – Casa Rossa – Casa Scoperchiata] – Azione su altura “Cuore” – Belpoggio – Casa Diruta – Casa Due Pini – Q. 100).

    Dal 14 al 21 novembre (Settore S. Marco – Attacco nemico contro le trincee di Casa Diruta – Casa Due Pini – Albero della Vedetta).

    Anno 1917
    Dal 1° al 18 gennaio (Zona di Gorizia – Settore di S. Marco [Case di q. 100 – Casa Diruta – Casa Rossa – Q. 95]).
    Dal 7 febbraio al 2 marzo (Zona di Gorizia – Settore di S. Marco [Casa Due Pini – Q. 102 – Casa della Trincea – Casa Rossa – Casa Diruta – Casa Bruciata – Case di q. 100 – Q. 95]).
    Dal 6 al 17 maggio (Zona di Gorizia – Settore di S. Marco [Case di q. 100 – Casa Rossa – Casa a Fasce – Casa Diruta – Casa Due Pini]).
    Dal 29 maggio al 22 giugno (Zona di Gorizia – Settore di S. Marco [Casa a Fasce – Dosso del Palo – Boscone – Linea lungo la ferrovia di Oveia Draga – Casa Rossa – Case di q. 100 – Casa Diruta]).
    Dal 6 al 21 agosto (Zona di Gorizia – Settore di S. Marco [Dosso del Palo – Boscone – Dossetto – Casa Scoperchiata – Casa delle Rose – Casa Due Pini – Case di q. 100 – Casa Rossa]).
    Dal 31 agosto al 23 ottobre (Altopiano della Bainsizza [Linea Koprivsce – Okroglo] – Zablie – Hum – Hovca – Vrhcovec – Altopiano di Vrh – Na Gradu – Avscek).
    Dal 24 ottobre al 7 novembre (Operazioni di Ripiegamento:[Loga – Canale – Na Gradu – Leupa – Q. 206 – Molini di Avscek – Pendici M. Jelenik] – Passaggio dell’Isonzo [Plava] – Prepotto – Orsaria – Linea destra del Torre – S. Maria di Sclaunicco – Tagliamento [Ponte di Madrisio] – Bolzano – Giai – Livenza – Monticano – Piave [Ponte della Priula]).

    Anno 1916
    Dal 4 aprile all’11 maggio (Marostica – Nove di Brenta. Trasferimento nella zona: Asiago – Gallio – Lusiana – Crosara).
    Dal 9 giugno al 23 luglio (Trasferimento: Bassano – Poiana – Grisignano. Trasferimento: S. Giovanni di Manzano – Buttrio – Cormons – Bivio Sonesenchia).
    Dal 25 agosto al 3 settembre (Pri Fabrisu).
    Dal 19 settembre al 14 ottobre (Pri Fabrisu – Gorizia).
    Dal 6 al 13 novembre (Subida – Gorizia).
    Dal 22 novembre al 31 dicembre (Subida – Gorizia).

    Anno 1917
    Dal 19 gennaio al 6 febbraio (Subida).
    Dal 3 marzo al 5 maggio (Subida – Cormons).
    Dal 18 al 28 maggio (Villanova di M. Fortin – Cormons – Capriva – Moraro – Pradis).
    Dal 23 giugno al 5 agosto (Pradis – Pubrida).
    Dal 22 al 30 agosto (Pubrida – Villanova Iudrio – Venco – Ruttars – Slavnico – Globna – Descla).
    Dall’8 al 22 novembre (Volpago – Badia Polesine).

    • giovanni cattaneo says:

      Bongiorno, complimenti per il sito e.. la passione sincera.
      A Legnano (MI) dove abito nel cimitero sacrario ci sono i resti del fratello di mio nonno.
      Il prozio si chiamava Cattaneo Luigi classe 1894 del 206° fanteria morto il 7 agosto 2016 quindi in zona “Lenzuolo bianco- Dosso del Bosniaco.
      Grazie ancora. Vorrei segnalare che nello stesso cimitero ci sono i resti di 82 soldati Austroungarici (Romeni)
      morti prigionieri in un ospedale, ora scuola primaria, a causa dell’influenza “Spagnola”

  41. DANILO says:

    Ho un bisnonno caduto della 1^ guerra mondiale sull’Altopiano di Asiago. A stenti trattengo le lacrime leggendo il sito. E’ molto bello. Un saluto a tutti.

  42. Alvaro Tacchini says:

    Mi congratulo per questo sito, che contribuisce a gettare ulteriore luce sulla sorte di vittime della Grande Guerra destinate altrimenti all’oblio. Inebriati dalle vicende militari, più o meno gloriose, troppo spesso ci si dimentica del tributo di sofferenza e di morte arrecato dalla prigionia e dalle malattie. Auguri di cuore per il prosieguo della ricerca.

  43. Massimo Neri says:

    Sto eseguendo una ricerca sui caduti del mio Comune di nascita (Città della Pieve) ed ho un caduto, Soldato Croccolino Gennaro, nato il 4/1/1896, appartenente al Dep. Bombardieri e deceduto il 18/2/1918 a Reggio Emilia per malattia.
    Può essermi d’aiuto?

  44. Eugenio says:

    Buon giorno
    Buzzetti Lodovico, fratello di Ernesto mio nonno materno, nato a Pradello Colombo Bettola PC, fu soldato del 206 fanteria e decorato con Croce al merito della guerra 15-18.
    Da una lapide dei caduti posta nel cimitero di Pradello Colombo risulta morto in località ” Bacino”
    Il cognome potrebbe risultare anche “Bosetti” o “Busetti” come fu per il fratello Pietro.
    Qalcuno mi sa dire dove si trova la località Bacino
    Il 206 fanteria ha combattuto il tale località ?

    • admin says:

      Salve…
      Da una prima ricerca Buzzetti Lodovico risulta morto a Gorizia il 14 Agosto del 1916…
      In tale periodo la Brigata Lambro (206° Reggimento Fanteria), si trovava nella zona tra Salcano e Gorizia…

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