19 Febbraio 2013
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di Musi Silvia
Durante la Prima Guerra Mondiale ci furono innumerevoli valanghe che coinvolsero tutti i fronti. La causa di un così alto numero di vittime è da attribuire a vari fattori: il primo, ad esempio, è climatico: l’inverno 1916-1917 fu uno dei più abbondanti in fatto di precipitazioni nevose di tutto il primo ‘900. Il secondo è umano: a discapito della sicurezza le Autorità Militari comandavano di costruire baraccamenti militari in zone a rischio valanghe, nonostante gli avvertimenti degli abitanti del luogo o esperte guide alpine. Il terzo è dovuto alla guerra stessa: l’esplosione di mine o di artiglieria in alta quota provocarono la caduta di valanghe.
Questa ricerca è mirata ad approfondire l’argomento valanghe in ogni suo aspetto, a partire da quello più importante: ricostruire i caduti che morirono in ogni singola valanga durante la guerra.
La ricerca è, ovviamente, piuttosto difficoltosa e molto ambiziosa per vari aspetti: in primis per la vastità dell’argomento. Poi ci sono le inesattezze dell’Albo ufficiale dei Caduti e alcuni testi storici, che spesso riportano errori di luoghi di morte ed errori di date o nomi dei militari. Questi errori saranno, ove possibile, corretti con la ricerca di documenti ufficiali quali l’atto di morte o il foglio matricolare di ogni singolo caduto. Infine, ma non meno importante, le valanghe saranno studiate anche da un punto di vista storico e geografico, con la ricerca di testimonianze e con la collaborazione di esperti locali.
Questi elenchi sono in continuo aggiornamento e se qualcuno volesse contribuire con la segnalazione di nomi o foto d’epoca o altro lo segnali, grazie.
Qui troverete invece il link per la pagina delle valanghe con un maggior numero di vittime e analizzate singolarmente: Grandi valanghe: le vittime
*con minore numero di vittime si intende circa meno di 30
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Valanghe 1915:
Monte Nuvolau, Val Narcanello, Passo di Campo (Val Chiese), Passo Ombretta (Marmolada):
Caduti valanghe 1915
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Valanghe 1916:
zona Monte Nero, Monte Popera, Monte Bruffione, Col di Mezzo-Testata Rienz, Quota 2249 Ciampovedil, Val di Londo, Pian di Cengia, Conca di Montozzo, Valle del Braulio, Vallone di Lavaredo, Vedretta Pisgana, Monte Colbricon, Monte Adamello, Sass del Mul (Marmolada), zona Falzarego, Montucolo (Col di Lana), Rio Felizon (Forame), Monte Castellaccio (Ponte di Legno)
Caduti valanghe 1916
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Valanghe Marzo 1916:
San Blasius (Forame), Monte Javorscek, Quota 1544 (Rombon), Cima Valles (Val Venegia), Val Narcanello, Cima Bleis, , Val di Ledro, Monte Remà (Val Daone), Ponte di Legno, Ponte delle Vacche (Val Gavia)
Caduti valanghe Marzo 1916
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Valanghe 9 Marzo 1916:
Monte Porè, Cima d’Asta, Col del Boia, Forcella Valsorda-Zortea, Valle Focobon, Malga Bruffione, Malga Monoccola-Paghera, Grotta Rossa (Condino), Val Fonda (Misurina), Malga Laste (Rocca Pietore)
Caduti valanghe 9 Marzo 1916
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Valanghe Dicembre 1916:
Val del Gatto, Monte Forno, Monte Forame, Pala di Cengia, Croda d’Ancona-Col di Stombi (Cristallo), Monte Forame, Val Refavaie, Cima Campanella (Asiago), Cencenighe
Caduti valanghe Dicembre 1916
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Valanghe 13 Dicembre 1916:
Val Travenanzes, Valle Andraz, Costabella-Falcade, Punta Serauta, Pian di Stanzon, Malga Ces-Colbricon, Monte Castelletto-Fierollo (Lagorai), Malga Lavedole, Monte Baldo, Malga Casaretta (Vicenza), Baita Forgnuncolo (Adamello), Monte Tonale
Caduti valanghe 13 Dicembre 1916
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Valanghe zona Pasubio e Vallarsa 1916:
Pasubio: Monte Pasubio, Cima Palon, Corno del Pasubio, Valle Fieno, Coni Zugna, Val Caprara, Bocchetta Campiglia, Val Grande, Menderle, Val Pruche, Monte Novegno, Monte Baffelan, Malga Casaretta. Vallarsa: Col Santo
Caduti valanghe zona Pasubio e Vallarsa 1916
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Valanghe 1916 zona Carnia:
Casera Pramosio, Valle di Sebach (Val Raccolana), Cima Ombladet (Val Bordaglia), Scarniz-Passo Pramosio, Monte Cuestalta-Cercevesia, Passo Volaia, Valle Nevea, Moraretto, Valle But, Monte Cianalot, Rio Michel, zona Monte Salinchiet, Vallone Cregnedul
Caduti valanghe zona Carnia 1916
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Valanghe di tutto il fronte con 1, 2 o al massimo 3 vittime 1915-1916:
Questo tipo di elenco differenziato non è per sminuire questi caduti, ma data la notevole quantità di piccole valanghe che caddero durante la prima guerra mondiale, la mole di ricerca non mi permetterebbe di analizzarle tutte singolarmente:
Caduti valanghe con massimo 3 caduti 1915-1916
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Valanghe 1917:
Monte Polounik (Plezzo), San Blasius (Monte Forame), Malga Cigolera (S.Martino di Castrozza), Pianaz di Zoldo-Belluno, Monte Corno (Passo Nota), Val Svaizera, Falcade, Vescasa (Val Camonica)
Caduti valanghe 1917
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Valanghe Aprile 1917:
Zona Scerscen (Valmalenco), Malga Ces (Colbricon), Monte Cianderau (Ampezzo), Dos di Landro (Tofana), Cima Maresse (Val Giudicarie), Val Braulio (Valtellina), valanghe del 23° e 24° Fanteria, Cima Fierollo (Lagorai)
Caduti valanghe Aprile 1917
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Valanghe zona Pasubio e Vallarsa 1917:
Pasubio: Nido d’Aquila. Vallarsa: Monte di Mezzo, Cima Selvata
Caduti valanghe zona Pasubio e Vallarsa 1917
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Valanghe 1917 zona Carnia:
Monte Scheiben Kofel, Casera Pramosio, Stretta Fleons, Val Raccolana, Val Dogna, Casera Zermula, Rio Cjanalot, Selletta Glazzat, Monte Crostis, Casera Turriè, Monte Cimone
Caduti valanghe zona Carnia 1917
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Valanghe di tutto il fronte con 1, 2 o al massimo 3 vittime 1917-1918:
Questo tipo di elenco differenziato non è per sminuire questi caduti, ma data la notevole quantità di piccole valanghe che caddero durante la prima guerra mondiale, la mole di ricerca non mi permetterebbe di analizzarle tutte singolarmente
BUONASERA SILVIA
nella mia ricerca dei caduti di Cuasso al Monte mi sono imbattuto nella vicenda della frana di Santa Fosca in quanto rimase vittima un ragazzo del mio paese, tal Ernesto Cervieri. Si sa qualcosa circa il suo corpo? so che c’è una lapide alla memoria a Pocol ma non so se sia mai stato trovato e, se si, dove sia sepolto il corpo del povero Cervieri
Ringrazio per le informazioni che potrà darmi e Le porgo i più cordiali saluti
Diego Rossi
Buongiorno Diego…
Purtroppo, come avrà letto, solo alcune vittime di quella frana vennero sepolte come note al Sacrario Pocol. Il Cervieri è probabile che riposi nello stesso Sacrario, ma come ignoto.
Cordialmente
Silvia
Sono il nipote di Nicolantonio Gigante (nato il 25 aprile 1882), soldato del 7° reggimento Alpini morto il 9 marzo 1916 a Fuchiade in seguito a caduta di valanga. Le sarei infinitamente grato se volesse segnalarmi tutte le informazioni disponibili riguardo mio nonno.
Ho letto che sia stato sepolto a Fuchiade, ma essendo stato dichiarato disperso, questa notizia non mi sembra veritiera. Il mio desiderio è di conoscere il luogo (cimitero) dove almeno leggere il suo nome.
Grazie
Buongiorno Piero…
Non è che fu dichiarato disperso il suo avo. Semplicemente tutti gli alpini di questa valanga probabilmente furono inizialmente sepolti in una fossa comune a Fuciade o nei pressi, poi traslati al Pocol. Il problema è che solo le vittime della fanteria risultano al Pocol con tombe nominative. Nessuno tra gli alpini invece risulta tra i noti al Pocol. Probabilmente, avendoli inizialmente sepolti in una fossa comune sul luogo, al momento della riesumazione i corpi non erano più identificabili, per cui portati al Pocol come ignoti.
Qusto comunque rimane un interrogativo del perchè questa differenza tra i fanti e gli alpini…Forse in futuro se ne potrà sapere di più…
Cordialmente
Silvia
Buongiorno, sto scrivendo un articolo per la rivista del Club Alpino Italiano a proposito delle valanghe della Grande Guerra.
Avrei necessità di contattare qualcuno separatamente per la richiesta di autorizzazione alla pubblicazione di un paio di foto. La mia mail è presidente@caifirenze.it
Ringraziando per la disponibilità, attendo il riscontro.
Buongiorno…
Mi contatti via mail:
crazyfor@mainet.it
Silvia
Ciao Silvia,
Mi riferisco alla e-mail del Sig.Davide che cercava notizie circa il soldato Cortese morto per valanga al Ponte dell Vacche sopra S.Caterina Valfurva.
I Caduti di quella parte del fronte ( i cimiteri di guerra principali erano a S.Caterina Valfurva verso il Passo del Gavia e a S.Ranieri, sulla strada per il Passo dello Stelvio) furono esumati negli anni ’20 e concentrati nel cimitero di Premadio, alle porte di Bormio, per poi essere definitivamente traslate nell’ossario all’interno del cimitero civile di Sondrio.
La struttura di Premadio, con il suo recinto in muratura,è tuttora esistente, al suo interno è rimasto il prato, con una cappelletta dalla parte opposta all’ingresso, all’interno della quale sono riportati i nominativi di circa 80 Caduti concentrativi nel dopoguerra prima della definitiva traslazione a Sondrio, come sopra descritto.
Su Aquile in Guerra dell’inizio millennio, vedi il sito http://www.guerrabianca.it, trovi le foto all’interno di un mio articolo sull’alpino Fosson Alberto, un valdostano caduto sul S.Matteo il 13 agosto 1918.
Ciao
Amerigo
Mio zio Luigi Lazzarone è morto a Passo di Lagoscuro il 25.05.1918 e proprio oggi ho trovato che è sepolto al Sacrario del Tonale
insieme ad altri commilitoni morti sotto la stessa valanga. Grazie pe ril prezioso lavoro storico che fate.
Buongiorno Giuseppe…
Che coincidenza il suo messaggio…il 25 maggio prossimo infatti uscirà un articolo su questo sito nella sezione valanghe proprio su questa valanga, in occasione dei 100 anni esatti dall’avvenimento…E’ il frutto di una laboriosa ricerca mia e dell’amico Amerigo Pedrotti…
Ha per caso foto o altre notizie su suo zio Luigi?
Sarebbe bello inserirlo nell’articolo…
A presto e grazie
Silvia
Innanzi tutto complimenti per il meritevole lavoro di ricerca!
Sono l’autore del libro “La Grande Guerra sulla Marmolada – Il mistero dei 15 Fanti di Forcella V”, edito nel 2014, che contiene un elenco dei caduti sul fronte della Marmolada-Padon (in corso di aggiornamento a seguito di ulteriori ricerche), tra cui figurano anche più di 200 caduti per le valanghe del marzo 1916:
confrontando i Vostri elenchi con i miei dati, ricavati soprattutto partendo dal registro del Sacrario di Pocol, ho trovato alcune difformità e diversi nominativi mancanti che sarei lieto di segnalarvi…
Intanto vorrei evidenziare che il S.Ten. Carlo Savino, morto il 10 marzo 1916 a Tabià Lobià, risulta sepolto a Pocol e non nel cimitero di Gambolò (??); inoltre a Pocol esistono due sue diverse sepolture, la tomba n. 139 (esumazione Tabià Palazze) e la tomba n. 4168 (esumazione Caprile)!
Vista la posizione ritengo che sia corretta l’indicazione del cimitero di Tabià Palazze come prima sepoltura…
Oltre a Savino nel registro di Pocol ho trovato altri 18 nominativi “doppi”, tutti soldati del 51° fanteria morti a seguito delle valanghe del 9 marzo 1916, per i quali risulta l’esumazione sia a Tabià Palazze che a Pian di Salere o a Col di Foglia (località vicino a Caprile, dove credo siano stati sepolti i caduti della valanga di Sottoguda dopo una prima sepoltura a Palue): avete già riscontrato tale anomalia?
Infine chiedo gentilmente se avete elenchi (anche parziali) di caduti del 51° Fanteria o di altri reparti che operarono sulla Marmolada nel 1915-17 (da parte mia, oltre ai registri dei sacrari di Pocol e Pian di Salesei, ho recuperato l’elenco completo dei caduti del 52° Fanteria).
Attendo un Vostro gradito riscontro, disponibile ad approfondire l’argomento…
Cordiali saluti.
Alessandro Vanni (Rimini)
alessandrovanni@alice.it
Buongiorno Alessandro…
Il mondo è veramente piccolo…
Sa che stavo cercando di mettermi in contatto con lei proprio per una ricerca che sto portando avanti inerente ai 15 fanti di Forcella V?
Il suo libro mi è stato veramente utile!
Le scrivo via mail, così le racconto meglio, ma posso anticiparle che proprio sul Savino (che fu riesumato da Pocol e traslato al Cimitero di Gambolò) il mio amico Walter ha dedicato una pagina sul suo sito:
http://cadutivigevano.it/paesi-e-citta-del-distretto-militare-n-54-di-pavia/gambolo/sottotenente-savino-carlo-giovanni/
E l’amico Danilo Morell proprio questa domenica a Gambolò terrà una conferenza sull’argomento…
Ci sentiamo presto via mail
Saluti
Silvia
Che coincidenza, quasi da non credere!!
Mi fa piacere sapere che qualcuno stia facendo una nuova ricerca sui 15 Fanti, chissà se si riuscirà a scoprire altro, sono proprio curioso… 😉
Riguardo a Carlo Savino, il suo amico è proprio certo che sia stato riesumato da Pocol? Non può essere che a Gambolò ci sia solo la lapide? Ad ogni modo resta il “mistero” del doppio loculo di Pocol…
A presto, Alessandro
Encomiabile lavoro. Grazie
Complimenti per la ricerca.Sono Fernando Sebastiani Gubbio. Mio nonno Sebastiani Giuseppe nato il 04 04 1887 mori il 09 03 2016 a Malga Ciapela sotto valanga. Penso che sia sepolto Sacrario di Pocol era penso del 51 fanteria. Nel 1917 per la cronaca i numerosi eugubini al fronte fecero la Festa dei Ceri al Col di lana.
Buongiorno…
Le confermo che Giuseppe è sepolto al Pocol, loculo n.210
Ho trovato, finalmente, il luogo dove Pietro Aristide Marinoni morì sotto una valanga il 5 marzo 1916. Mi madre, che non lo conobbe mai perché nacque 13 anni dopo, mi raccontava sempre la sua storia. A Legnano, quel 5 marzo del ’16, la mamma di Pietro era in cucina da sola. Sentì un rumore fortissimo, si girò, e vide che la cassapanca si era messa sottosopra da sola. In quel momento pensò fosse successo qualcosa “al Pietro”….e difatti, da li a qualche settimana arrivò la comunicazione dallo Stato Maggiore che era disperso sotto una valanga….Cima Valles, 5 marzo 2016. Grazieeeeeeeeeeeee……
Pietro era lo zio di mia madre….chissà dov’è sepolto…
Salve…
In teoria il cimitero più vicino era quello di Paneveggio…Poi i soldati di quei cimiteri traslati a Trento…ma il suo nome non compare…potrebbe essere tra i tanti ignoti, purtroppo…
Immagino, ma se non altro so dove è morto. A fine aprile sarò in zona per lavoro, probabilmente farò un giro su Cima Valles. La storia della cassapanca è vera, e chissà quanti avvenimenti del genere hanno accompagnato altri soldati, altre famiglie. Grazie Silvia.
Buongiorno Riccardo…
La storia della cassapanca fa venire i brividi…in questi casi non esistono le coincidenze…è altro…
Buonasera
Trovo questo lavoro di ricerca molto interessante
Sto cercando il luogo di sepoltura di questo soldato della Prima Guerra Mondiale che figura in uno degli elenchi qui pubblicati
Queste le informazioni
CORTESE Giobatta: da Fara Vicentina (d.m. di Vicenza), Soldato 5° Regg.Alpini, morto il 13/03/1916 in Val Gavia in seguito a caduta di valanga
Atto di morte Comune di Fara Vicentina, anno 1916 Parte II Serie C, n.5: “Soldato 5° Regg.Alpini 250ª Compagnia, morto il 13/03/1916 nel Ponte delle Vacche (Regione Val Gavia) alle ore 1.30, per valanga, sepolto a Santa Caterina Valfurva”.
Suppongo che il soldato non possa più essere seppellito a Santa Caterina Valfurva come recita l’atto di morte. Forse i resti sono stati traslati presso il sacrario del Tonale che raccoglie molti caduti in circostanze analoghe per quel periodo e quei luoghi.
C’è modo di verificare se il suo nome è presente tra quelli del sacrario del Tonale?
Ci sono degli elenchi?
Ringrazio
e porgo cordiali saluti
Salve…
Apparentemente non c’è il Cortese al Tonale…
Potrebbe essere stato traslato al Cimitero di Sondrio, reparto militari. In cimitero hanno l’elenco dei sepolti, e sono persone disponibili: provi a contattarli.
Mi sappia dire!E’ una info importante.
Cordialmente
Silvia
Grazie mille
Le farò sapere sicuramente
A presto
Buonasera Silvia, sono Guglielmo De Bon. Ho notizia certa di una valanga in Vallon Popera del 7 marzo 1916, con almeno 4 morti accertati del 23° Fanteria Brigata Como: sono sepolti nel Cimitero Militare di Santo Stefano.
guglielmodebon@hotmail.it
3490068400
Sono Rossi Pierluigi di Casnigo – BG
Segnalo
GATTI ANGELO di Giuseppe e Gritti Luigia ,nato a Casnigo il 3 marzo 1888 e morto in Val Narcanello il 6 marzo 1916 Travolto da valanga.
Reggimento 5° alpini Battaglione Edolo Matr. 22057
Per quante ricerche fatte non fu possibile rinvenire il cadavere.
Tratto da : Atto di morte n° 2 Parte II serie C anno 1920 Comune di Casnigo – BG
Buonasera…
Grazie della segnalazione…mi sono già segnata i dati…per ora studio solo le valanghe con almeno 10 vittime (data l’enorme mole di studio e ricerca che comportano), ma quando avrò terminato il lavoro, affronterò anche quelle con meno vittime, tra cui quella in cui morì il Gatti…
Cordialmente
Silvia
Gentilissima Signora Silvia
Per prima cosa Le faccio i complimenti per il sito, davvero molto interessante e utile, da lei creato.
Sono Francesco Grasso e vorrei avere, se possibile, ulteriori notizie del mio parente Domenico Grasso, nato a Briatico prov. CZ, soldato nel 92° reggimento fanteria, Medaglia in Bronzo al valore militare perché travolto da una valanga 25 febbraio 1916 mentre cercava di soccorrere alcuni compagni travolti, a loro volta, da una slavina precedente.
Del soldato Domenico sepolto nel Cimitero Militare di Santo Stefano di Cadore vorrei avere in particolare la fotografia della tomba e della Lapide dei caduti in Val Vissada, con i nomi leggibili, che avete pubblicato sotto «l’Elenco Caduti valanghe del 1916 – 25 febbraio valanga in Val di Lando (Cadore)» che Vi ha fatto avere il Signor Zaccaria Riccardo di Costalissoio di Cadore. In alternativa vi chiedo cortesemente, se possibile, l’indirizzo o la mail del gentilissimo Signor Zaccaria Riccardo per chiederLe se può farmi avere la suddetta foto, ed eventualmente altre notizie.
Una delle suddette foto vorrei inserirla nel libriccino che sto scrivendo sulla storia del paesino natale (Mandaradoni di Briatico) del soldato Domenico.
In conclusione Le faccio i migliori auguri per il prezioso lavoro che sta portando avanti con tanta passione.
Brescia 7 gennaio 2017
Cordiali saluti
Francesco Grasso
Grasso Francesco
Via Gioberti 18, 25128 Brescia
mail: francescograsso52@yahoo.it
Buongiorno…
Non ho purtroppo le foto delle tombe a Santo Stefano di Cadore…dovrebbe contattare qualche locale o il Comune stesso…
Per la foto della lapide di Vissada può contattare il signor Zaccaria direttamente: http://www.costalissoio.it/gite/Vissada/vissada.htm
Saluti
Silvia
Sig. Francesco, se le può essere utile e ancora non lo sapesse, il suo parente è sepolto nella Tomba n. 697 a Santo Stefano di Cadore
Buonasera Silvia, le lascio il mio contributo a questo capitolo inviando le note riportate sul foglio matricolare del mio Prozio Filippo Giorgi, classe 1883. caporale maggiore del 208° fanteria, Taro
“Morto nell’ospedale militare principale di Verona il 21/3/1917 in seguito a frattura della colonna vertebrale, riportata in seguito allo sfasciamento della baracca dove era alloggiato per caduta di una valanga di neve (Cima salvata)il 16/1/1917”
Buonasera Leonardo…
Grazie del contributo…appena avrò terminato con le valanghe del 1915-1916, passerò ad analizzare quelle del 1917-1918!
E tra queste c’è già in lista quella che coinvolse il 208° Fanteria al 16/01/1917!
Grazie a lei per il suo lavoro
Buongiorno Silvia, ho appena vista pubblicata la bozza sulle valanghe del 17, dove compare nell’elenco il mio Prozio Filippo.
Le sono grato.
saluti, Leonardo.
E’un piacere!Il minimo, per porterli ricordare….
Saluti
Silvia
Nella valanga del Focobon perse la vita anche MINO Carlo di Mazzè (compaesano di Pasquino Francesco) soldato del 49° R.F., matr. 3358.
Complimenti per il sito.
Serafino
PS: se interessa, dei due ho la fotografia.
Buongiorno, tra le ricerche che sto facendo su un mio prozio con sorpresa ho trovato sul questo sito un interessante documento: Caduti_valanghe 1916.
Vorrei fare una precisazione, considerato che siete disponibili nell’accettare segnalazioni di rettifica, che riguarda il soldato che cito qui sotto.
25-26 Febbraio 1916
valanga a Casa Bruciata (Valle del Braulio)
4. CALVI Gabriele
Albo dei Caduti: da Poscante (d.m. di Bergamo), Caporale 5° Regg.Alpini, morto il 26/02/1916 sul Monte Adamello in seguito a caduta di valanga
La segnalazione che vorrei fare relativa al mio prozio Calvi Gabriele e che giace nel cimitero del suo paese (Poscante) e non al Sacrario. Mia nonna aveva recuperato il suo corpo dal cimitero di San Raieri ma non ricordo in che anno.
Cordiali saluti
Ettore Ruggeri
Grazie della precisazione!Ho provveduto a correggere il dato che sarà visibile col prossimo aggiornamento…
Cordialmente
Silvia
Grazie per la ricerca, interessantissima.
Il 2 aprile sono salito – in occasione del centenario della valanga del Campiello – al lago d’Arno per vedere i resti della caserma.
Ma poi, all’abitato di Isola, nel vedere il monumento con i nomi, mi sembra di aver notato che i nomi siano più di 86… E tra questi ne appare anche uno (tale Cravero Giacomo) non incluso nella lista degli 86, che è contrassegnato da tre stellette invece che da una sola. Era forse un ufficiale?
Salve…
Il numero è maggiore di 86 perchè sul monumento sono ricordati anche quei militari che non morirono nella valanga ma in altre circostanze, sempre però sepolti nell’ex-cimitero militare di Isola. Il Cravero non mi risulta un ufficiale…In che senso “ho visto”?Ha una sua foto?Mi risulta che morì il 13/12/1916 ed apparteneva alla milizia territoriale…
Ha per caso una foto di come è oggi la Caserma, quel che ne resta?Sarebbe bello inserirla nella sezione…
Mi sappia dire
Cordialmente
Silvia
Ho capito, grazie.
Purtroppo non sono riuscito a fare delle fotografie perché abbiamo deciso di tornare indietro poco prima del posto, a causa di parecchia neve fradicia e cedevole, e alcuni canaloni non molto rassicuranti da attraversare, con alla base delle scariche di neve recenti. Ma ho in programma di tornarci a primavera inoltrata, e non mancherò di mandarle una foto. Comunque so che sono in programma dei lavori di recupero dei ruderi.
Cravero mi ha incuriosito solo per il fatto che è indicato sul monumento con tre stellette, mentre gli altri ne hanno solo una.
Il monumento comunque è un po’ fuorviante, perché in alto ha riportata la ricorrenza del 3 aprile, che invece non riguarda tutti i nomi elencati sotto.
Grazie
Salve!
Continuando la ricerca sui concittadini caduti durante la guerra, ho trovato questo:
Soldato Marano Mario, deceduto il 5 marzo 1916 sul Monte Paularo in seguito a caduta di valanga, del 146° Reggimento Fanteria.
Ho visto che non è riportata, non so se può essere utile.
Buona serata
Salve,
sono venuto a conoscenza del vostro sito e in particolare della pagina dedicata ai caduti sotto le valanghe durante la grande guerra. Le segnalo che nei diari di guerra di mio nonno, Flavio Petrassi, che sto mettendo on line giorno per giorno, dal 9 marzo in poi si parla della valanga che travolse 85 tra bersaglieri e fanti nei pressi di Fiera di Primiero. Grazie a tanti contributi ho messo inseme un po’ di notizie e ho pubblicato un post riassuntivo qui:
http://idiaridiguerra.com/la-valanga-del-9-marzo-1916/
Tra le fonti mi sono permesso di citare anche il suo sito.
Pensando di farle cosa gradita
Cordiali saluti
Fa piacere certamente…
L’unica cosa è che il link alla sezione delle valanghe è sbagliato…rimanda infatti ai commenti…
Questo è quello giusto:
http://www.pietrigrandeguerra.it/voci-e-volti-dal-fronte-bis/santa-fosca-bl-27-maggio-1917/
Col prossimo aggiornamento del file dei caduti delle valanghe del 1916 ci sarà anche il link alle interessantissime pagine del diario…
Silvia
Bello ed interessante. Nella mia ricerca fatta nella zona di Primiero ho trovato numerose valanghe che hanno travolto militari soprattutto nella zona del Colbricon – Cima Bocche.
Una delle due più importanti riguarda il 53 Battaglione Bersaglieri ed il 31 fenteria. I baraccamenti di questi corpi erano stati realizzati in un sito senza ascoltare la gente del posto, la Val Male, che notoriamente era pericoloso . il 9 marzo del 1916 si staccò una grande valanga che uccise 82 soldati. I deceduti vennero trasportati nel cimitero militare di Pieve (Transacqua) e successivamente vennero esumati. Resta una lapide a ricordo all’interno del cimitero. Se mi spiegate come fare, posso mandarvi foto.
La ringrazio della segnalazione…
Sto cercando di fare un pò d’ordine nelle storie di valanghe, dove spesso sono stati sbagliati luoghi di morte, reparti o nomi…
La foto sarebbe molto utile!Può mandarmela via mail: crazyfor@mainet.it
Grazie della collaborazione…
Cordialmente
Silvia
veramente interessante, con la Società storica delle Valli di Lanzo, ci cui sono socia, stiamo ricercando tutte le notizie sui caduti e sui combattenti delle nostre valli per il prossimo centenario.
Ho visto nell’elenco anche un originario di Ceres – Merlo Carlo – che nell’Albo d’oro risulta essere morto per ferite in combattimento, mentre all’archivio si stato di Torino è scritto – scomparso perchè investito e travolto nella frana staccatasi dalle pendici del Monte Corno (S.Fosca) il 27 Maggio 1917″-
Durante le varie cerimonie e conferenze potremo utilizzare le mvostre interessanti ricerche.
Ringrazio
Serra Mariateresa
Buonasera Signora Mariateresa…
Mi fa piacere che l’articolo le sia stato utile..
Potrà utilizzare tali informazioni, citando naturalmente la fonte del sito…
A disposizione
Silvia
Sono Serra Mariateresa della Società St0rica delle Valli di Lanzo
feliccisma di aver trovato notizie di un militare di Ceres – Merlo Carlo – che nell’ASlbo d’oro era stato erroneamente riportato come caduto per ferite in combattimento.
Per il centenario stiamo facendo ricerche, è possibile usare le Vostre preziose informazioni?
Grazie
serramariateresa@tiscali.it