CIMITERI in Croazia, Romania, Belgio, Olanda e altri Stati…

27 Gennaio 2012…
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di Musi Silvia

In questa sezione analizzerò i Cimiteri militari e civili in Romania, Croazia e altri Stati esteri in cui sono sepolti soldati italiani morti in prigionia o per ferite o altro; lo scopo è di cercare di ricostruire gli elenchi dei soldati italiani là rimasti sepolti, con la speranza di essere d’aiuto a chi cerca il proprio avo-soldato.

Questi elenchi sono solo il primo passo per avere indicazioni sul luogo di sepoltura di un caduto: il luogo di sepoltura definitivo lo può solo dare l’ufficio preposto “Onorcaduti” del Ministero della Difesa


Avviso per tutti
Onde evitare ripetizioni infinite alle vostre richieste per la ricerca della sepoltura di un caduto, ecco alcune cose da fare prima di postare un commento che chiede la sepoltura di un caduto:
  • fornire tutti i dati anagrafici e militari che si conoscono del caduto
  • richiedere nel Comune di nascita o di residenza del caduto, l’atto di morte, in modo da avere certezza del luogo di morte e di prima sepoltura. Negli atti di morte inoltre ci sono altre informazioni che potrebbero interessare ai discendenti
  • in alternativa all’atto di morte richiedere il foglio matricolare presso l’archivio di stato della provincia in cui risiedeva il caduto

Questi documenti sono un passo fondamentale nella ricerca del luogo di sepoltura, soprattutto per i caduti morti in prigionia: non potrei altrimenti cominciare nessuna ricerca senza conoscere almeno indicativamente il luogo/zona di morte. Non verranno postati i commenti che non corrispondono alle caratteristiche richieste. Grazie della collaborazione


Croazia:

  • Sacrario di FIUME

Olanda:

  • Cimitero di LEUSDEN 
  • Cimitero di ROTTERDAM

Belgio:

  • Cimitero di Gand
  • Cimitero di Virton
  • Cimitero di Liegi
  • Cimitero di Houthulst
  • Cimitero di Namur

Repubblica Ceca:

  • Cimiteri di NIZZA, CANNES ed ANTIBES

Ucraina:

  • Cimitero di UNGVAR

Romania:

  • Cimitero di LUGOS

NOTA IMPORTANTE:

chiunque abbia intrapreso un viaggio in questi luoghi così preziosi per la nostra memoria, sarei a lui grato se volesse condividere foto o altre info, come ad esempio il luogo esatto dove trovare questi cimiteri (nome città, via o quartiere, ecc..). E’ importante infatti segnalarlo, per aiutare chiunque volesse intraprendere un viaggio nella memoria e portare un fiore a quei ragazzi che non sono mai tornati…

GRAZIE!


Sacrario di FIUME (Croazia)

Ingresso del Sacrario di Fiume. Foto di Maicol Anginoni

Nel rione Cosala, a Fiume, vi è la chiesa di San Romualdo e Ognissanti, al cui interno vi è il Sacrario dei caduti. In questo Sacrario vi sono custodite le salme di 497 militari che furono raccolte nel 1932 dai cimiteri di: Fiume, Abbazia, Arsia, Castelnuovo d’Istria, Pisino, Mattuglie, Apriano, Pinguente, Postumia e San Pietro del Carso. Di questi, 465 sono morti in prigionia durante la Prima Guerra Mondiale e 32 negli avvenimenti dopo la guerra. Grazie all’infaticabile amico Maicol Anginoni che ha fatto le foto ai loculi e all’instancabile collaboratore Giovanni Chiarini, posso inserire l’elenco dei militari ivi sepolti. L’elenco è temporaneamente composto solamente dai dati presenti sulle lapidi, cioè nome e cognome e grado, per cui non è stato fatto alcun confronto con l’Albo Caduti, non avendo dati sufficienti per una comparazione certa. In futuro spero di poter inserire ulteriori dati.

In loro memoria:

Sepolti Sacrario Fiume


Cimitero di LEUSDEN e ROTTERDAM (Olanda)

La lapide nel cimitero di Rotterdam “in memoria dei 29 militari italiani”

Grazie all’instancabile aiuto dell’amico Maicol Anginoni posso oggi inserire un nuovo elenco di militari italiani sepolti all’estero, anche se questi militari differiscono dagli altri per alcuni particolari.

Questi soldati infatti non morirono come prigionieri di guerra, ma come “ex prigionieri”: parliano infatti di soldati morti tutti nel 1919 a guerra finita e morti in un territorio, l’Olanda, in cui non vi erano campi di prigionia. Questa storia è ancora da definire di preciso ma sembra che questi militari fossero prigionieri in qualche campo tedesco poi, a guerra finita, liberati e trasportati attraverso l’Olanda con lo scopo di essere imbarcati e quindi rimpatriati. Causa quasi sicuramente la debilitazione della prigionia questi poveri militari furono ricoverati durante il trasporto in vari ospedali olandesi e lì purtroppo morti. I luoghi di sepoltura sinora trovati sono due e cioè le città di Leusden e Rotterdam. Nel cimitero di Leusden, che il mio amico Maicol ha personalmente visitato, ha trovato 12 tombe di italiani, mentre il cimitero di Rotterdam presenta ancora numerosi interrogativi. In questo cimitero infatti vi è una lapide “in memoria” di 29 militari italiani morti in vari ospedali olandesi, posta a guerra finita dalla comunità italiana che abitava in Olanda. In questa lapide in cui vi sono incisi i nomi dei soldati (trascritti in modo spesso sbagliato) vi sono anche i nomi dei 12 sepolti a Leusden. Per gli altri 17 sono in corso varie verifiche poichè risulterebbero ancora sepolti a Rotterdam, ma ancora non sono state trovate le corrispondenti tombe.

Naturalmente se qualcuno avesse ulteriori info, lo segnali, grazie!

Quella appena accennata è solo una ipotesi del triste viaggio di questi 29 militari, poichè da documenti trovati risulterebbe che alcuni militari morirono in varie città come Handerweg, Oldenzaal, che geograficamente parlando non sono vicine tra loro, nemmeno a Rotterdam, per cui è ancora in verifica il “filo logico e geografico” dell’ipotetico viaggio fatto da quei poveri ragazzi:

Lapide posta vicino alle tombe nel cimitero di Leusden

Sepolti Cimitero di Leusden e Rotterdam

Tombe dei 12 militari italiani sepolti a Leusden

Ringrazio ancora Maicol che ha visitato il cimitero, reso omaggio a questi militari e fatto le foto…in loro memoria…


Cimitero di GAND (Belgio)

Foto di Maicol Anginoni

Grazie all’infaticabile amico Maicol Anginoni, che ha pelustrato alcuni cimiteri belgi alla ricerca di tombe italiane, posso inserire alcuni elenchi di militari italiani sepolti in Belgio. La compilazione di questi elenchi non è stata affatto una cosa semplice, perchè oltre agli immancabili errori di trascrizione dei cognomi dei caduti, in molti casi ho affrontato anche la storpiatura della lingua che ha reso nomi e cognomi “alla tedesca”. Inoltre, leggendo qualche articolo di ricercatori storici locali, ho desunto che vi sono varie teorie sulla presenza di italiani sepolti nei cimiteri del Belgio; fra tutte, la più probabile, è che i militari italiani, dopo essere stati fatti prigionieri, venissero utilizzati come forza lavoro nei territori occupati dai tedeschi. Rimangono però alcuni dubbi, ma una cosa è importante: essere riusciti a scoprire e trascrivere i nomi di quei militari che non fecero più ritorno a casa. Oltre ai 5 cimiteri qui studiati, ve ne sono tanti altri di cui non ho informazioni o foto (Anversa, Bruxelles, Ixelles, Anderlecht). Se qualcuno avesse foto o altro lo segnali, grazie!

In questo cimitero cittadino vi sono sepolti 24 militari italiani, tutti morti in stato di prigionia, molti nel lazzaretto di Gent (Gand). I dati di nascita o morte, quando leggibili, sono risultati spesso errati:

Sepolti cimitero di Gand


Cimitero di VIRTON (Belgio)

Foto di Maicol Anginoni

Nel Cimitero Bellevue di Virton vi sono sepolti 28 militari italiani prigionieri di guerra. La cosa particolare di queste 28 tombe è che sono all’interno dell’area di sepoltura tedesca e gli stessi militari sono sepolti in tombe doppie miste, tedeschi e italiani insieme. Nell’elenco dei sepolti che ho compilato risulterebbero 29 nominativi: purtroppo alcuni nomi o cognomi sono stati talmente storpiati da rendere difficoltosa persino l’identificazione della nazionalità:

Sepolti cimitero Bellevue di Virton


Cimitero di NAMUR (Belgio)

Foto di Maicol Anginoni

Nel cimitero di Namur-Belgrade vi sono sepolti 15 militari italiani morti in stato di prigionia. A differenza di altri elenchi questo è stato uno dei meno complicati in quanto non vi sono, o quasi, errori di trascrizione:

Sepolti cimitero di Namur-Belgrade

Prossimamente Liegi e Houthulst…


Per quanto riguarda i cimiteri qui studiati della Repubblica Ceca, occorre fare una piccola premessa; per molti di essi non è stato possibile verificare di persona la presenza certa delle sepolture di militari italiani nei rispettivi cimiteri, poichè, apparentemente, è stato tolto ogni riferimento tombale. Vi sono campi vuoti, in cui si presume la presenza di fosse, ma senza lapidi, senza nomi. In rari casi sono presenti monumenti che ricordano i militari sepolti, ma in altri non è stata trovata alcuna traccia. Grazie però all’amico Maicol Anginoni che li ha visitati tutti, posso almeno dare informazioni certe per trovare i cimiteri (nomi dei paesi e indirizzi)

Cimitero di OLOMOUC (Repubblica Ceca)

L’amico Maicol all’ingresso del cimitero

Nella cittadina di Cernovir, frazione di Olomouc, vi è un cimitero con, in teoria, sepolti 58 militari italiani. Purtroppo nel cimitero non vi sono nè monumenti, nè cippi, nè lapidi che possano far capire dove siano le fosse dei militari italiani, solo prati vuoti o con fosse anonime. L’indirizzo del cimitero è: Celakosvkeho n.324/33

In questa foto si vedono chiaramente dei resti di tombe, ma non vi è alcuna scritta, alcun riferimento


Cimitero di JOSEFOV (Repubblica Ceca)

Cimitero di JIHLAVA (Repubblica Ceca)

Cimitero di OSTRAVA (Repubblica Ceca)

Cimitero di PLZEN (Repubblica Ceca)

Cimitero di PREROV (Repubblica Ceca)

Cimitero di VITKOVICE (Repubblica Ceca)


Cimitero di UNGVAR (Ucraina)

Nella città ucraina Užhorod (Ungvar è il vecchio nome ungherese), risultano siano stati sepolti, nel cimitero locale, 33 militari italiani. Non è stato ancora accertato purtroppo se le salme siano ancora effettivamente in questo cimitero o se nel dopoguerra furono traslate in cimiteri più grandi. Probabilmente i militari erano internati nel vicino campo di prigionia di Antalócz (Antalovtsi). Nell’attesa di far maggior chiarezza, riporto i nomi e i dati originali, con la speranza che possa essere utile a qualcuno:

Cimitero di Ungvar


Cimitero di LUGOS (Romania)

Nel municipio rumeno Lugoj (Lugos è il nome ungherese), risulterebbero sepolti 2 militari italiani: come segnalato purtroppo in altri casi, è in verifica l’effettiva presenza delle lapidi e relative salme. Nell’attesa di far maggior chiarezza, segnalo i due nominativi:

  • Dati cimiteriali: Spinelli Josef, classe 1887, nato a Komico, morto il 18/07/1918. Dati dall’Albo Ministeriale dei caduti: Spinelli Giuseppe, nato a Comiso, morto in prigionia il 18/07/1918
  • Dati cimiteriali: Talavigo Giuseppe, classe 1894, nato a Calanzuno-Calabria, morto il 05/08/1918. Dati dall’Albo Ministeriale dei caduti: Tallarico Giuseppe, nato a Belcastro, morto in prigionia il 05/08/1918

17 thoughts on “CIMITERI in Croazia, Romania, Belgio, Olanda e altri Stati…

  1. Paolo Giuseppin says:

    Buongiorno,
    Mi chiamo Paolo Giuseppin e sono un emigrato italiano di terza generazione in Olanda. Vivo ad Amersfoort da 29 anni, a meno di 5 minuti di bicicletta dal Campo d’Onore di Leusden (Leusda) dove sono sepolti i soldati italiani, 12 della Prima Guerra Mondiale e 29 della Seconda Guerra Mondiale. Solo di recente sono stato informato dell’esistenza di questo campo d’onore attraverso un incontro casuale e ho deciso di indagare ulteriormente su questo aspetto. Ho letto il tuo sito con molto interesse.
    Nel frattempo ho fatto delle ricerche presso gli Archivi Nazionali dell’Aia, che mi hanno portato a scoprire che molti altri soldati italiani sono sepolti nei Paesi Bassi. Ho trovato altri nomi. Questo porta il numero totale di soldati sepolti per la prima guerra mondiale a 38 e 41 per la seconda guerra mondiale.
    Per me non sono tanto i numeri che contano, ma vorrei saperne di più sul background personale dei caduti. A tal fine, ho ora buoni contatti con l’ambasciata italiana a L’Aia. Presto spero di poter vedere l’archivio lì.
    Su mia iniziativa, lunedì 6 novembre 2023 l’ambasciatore italiano, Giorgio Novello, ha deposto corone di fiori al monumento di Leusda, accompagnato, tra gli altri, dall’addetto militare italiano, dal consigliere dell’ambasciata e dai sindaci di Leusden e Amersfoort.
    Sarei lieto di corrispondere con voi su questo punto, perché ho cose da dire che sicuramente vi interesseranno. Ho anche delle domande per lei. Un sito web non mi sembra essere il mezzo appropriato per questo.

    Potete darmi il vostro indirizzo e-mail che mi aiuterebbe a corrispondere con voi?

    Grazie in anticipo.

    Sinceramente
    Paolo Giuseppin

  2. Antonio Guarnotta says:

    Gentilissimi, un mio prozio COPIZZA Primo Antonio Biaggio è morto a Fiume come da dati Foglio Matricolare:
    – nato a Attimis (UD) il 26 gennaio 1889
    – prigioniero di guerra 25 maggio 1916 8° reggimento alpini “Cividale”
    – morto in Fiume (come da atto di morte dell’ufficio dello stato civile di Fiume in data 15/11/18) il 14 novembre 1918.
    Tra i tumulati a Fiume da voi pubblicati non risulta.
    Quale strada posso seguire? Grazie. Antonio Guarnotta, Anzola dell’Emilia (BO)

  3. Nicoletta Franceschetti di Rovigo says:

    Un lavoro immenso, prezioso e commovente du cui tutti gli italiani dovrebbero essere edotti e di cui la ringrazio a nome mio e di tutte le persone sensibili. Questo sito è veramente ineguagliato ed il mio timore è che come tutte le cose immateriali possa andare soggetto sparizione smarrimento. Ho letto che non furono mai persi tanti documenti e testi quanto nell’era della smaterializzazione. La carta ha i suoi difetti ma di certo è affidabile. La prego di voler tener conto di questa mia preoccupazione perchè il suo lavoro immenso merita la massima tutela ed è un patrimonio di cui mi sentirei privata e private le generazioni future cui massimamente deve arrivate intonso!!! Grazie di cuore, infinitamente

    • Silvia says:

      Sono io che ringrazio lei per le belle parole…non immagina quanto possano far piacere ed essere di conforto, in un mondo in cui spesso tutto è dovuto e si da per scontato di poter avere risposte con 4 parole, scritte in fretta e male e senza fare un minimo di ricerca…
      Grazie, perchè ogni tanto qualcuno capisce il lavoro che c’è dietro (anche se lavoro non è la parola corretta), qualcuno si sofferma a leggere per più di 5 secondi le storie e tutti il resto, qualcuno che, come me, adora il cartaceo. Capisco cosa vuole dire…
      Grazie ancora…
      Cordialmente
      Silvia

  4. ELEONORA SAITA says:

    Ho una curiosità: le foto di studio prima della partenza non costavano poco, e le avevano anche i contadini, spesso e volentieri l’unica foto avuta fino ad allora, tanto spesso l’unica immagine rimasta di loro. Chi pagava?

    Grazie per la gentilezza,

    Eleonora

  5. Claudia Lancellotti says:

    Vi faccio i complimenti per questo belissimo lavoro.
    Cerco foto o qualunque informazione più precisa di Antonio di Carmine Lancellotti soldato 274 reggimento fanteria, caduto l’8 gennaio 1918 in prigionia.
    Grazie in anticipo, cordiale saluto

    Claudia

    • Marco Dari says:

      Buonasera Claudia, navigando su internet per delle mie ricerche storiche, ho letto il tuo messaggio riguardo il tuo avo. Mi spiace non poterti dare info inerenti il soldato Lancellotti, ma spero che ti sia molto utile conoscere le vicende del suo prestigioso reggimento il 274 della brigata Belluno che fino all’ultimo pose resistenza eroica coprendo la ritirata di altri reparti nella drammatica giornata del 24 ottobre 1917. Consiglio di leggere i bellissimi libri di Gerardo Unia editi da NerosuBianco che descrivono gli eventi della brigata Belluno dalla sua costituzione a Faedis, fino al suo epilogo con riferimenti in particolare del 274 reggimento fanteria. All’epoca della rotta di Caporetto trovi interessanti gli eventi degli ultimi giorni della brigata con documentazioni inedite ed originali prese direttamente dall’archivio militare AUSSME e riportate interamente sul libro Le Voci dei Vinti, a cui ho prestato la mia umile collaborazione. Spero di essere stato utile ti auguro buona lettura. Marco

  6. Graziano Giuseppe Rubes says:

    Complimenti per il sito.
    Cerco notizie di Pietro Rubes di Giuseppe, Caporale del 65° Fanteria della Brigata Valtellina.
    Sono a ricercare sia notizie del Caporale sia del 65°.
    Ringrazio chiunque possa darmi informazioni.
    Con stima un abbraccio al Tricolore.
    Graziano G. RUbes

  7. Gilda Cipullo says:

    Ho iniziato ad interessarmi alla Grande Guerra dopo aver “scoperto” che mio nonno (classe 1898) era sul fronte. Mi sto appassionando all’argomento e credo che il minimo che possiamo fare è conoscere e ricordare ciò che hanno vissuto. Devo complimentarmi per il sito ben strutturato e ricco di materiale, storie, foto.
    Cordiali Saluti. Gilda

  8. FRANCO says:

    lodovole per chi vuole far ricordare alle nuove genrazioni cosa significhi perdere la vita al fronte ma la generazione nuova ho dei dubb che possa capire quei momenti
    le volevo chiedere se a qualcosa sulla brigata cremonq in specifico il 22° fanteria noi perdemmo un concittadini e mi sento in dovere di far ricordare gli eventi nascosti
    come storia del regimento foto di appartenenza cosi via grazie di cuore e complimenti

  9. Vittorio says:

    Gent.ma sig. Silvia,

    volevo farLe i complimenti per questo sito così pieno di informazioni e articolato in modo così accattivante.
    Le immagini sono stupende……….e tante !!!!!!!!!!

    Le volevo chiedere se fosse interessata a venire a visitare l’archivio che gestisco in una sperduta cittadina del reggiano di nome Guastalla. Non so se la conosce.

    Li in quel luogo sto ordinando l’archivio della ex-diocesi.

    Sarei lieto di poterLa ospitare e mostrarLe tutta la documentazione contenuta.

    Lieto di aver visitato il suo sito, colgo l’occasione di porgerLe i miei più cordiali saluti………archivistici !

    Milo

  10. Roberto says:

    vi faccio i complimenti anche io , sono arrivato al vostro sito tramite una ricerca, che vorrei condividere con voi se credete,
    Ho restaurato circa 15 anni fà un appartamento a Roma di una vecchina che purtroppo è morta e fra le cose che i nipoti hanno buttato via, c’era un quadro molto rovinato con una foto di un bel soldato in uniforme , che ho fatto restaurare e incorniciare.
    Mi sono sempre chiesto chi fosse e da dove proveniva quella uniforme , per me è un portafortuna , nel mio studio , certo sarebbe bello avere informazioni , se mi potete aiutare vi mando una foto .
    ciao e grazie
    roberto

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