Piroscafo PRINCIPE UMBERTO, 8 Giugno 1916

Tutti i diritti riservati: è vietata la riproduzione, anche parziale, dei contenuti e foto del sito senza l’autorizzazione esplicita del proprietario

di Musi Silvia

Piroscafo Principe Umberto

Foto tratta dal sito Istoreco Albo della Memoria : www.albimemoria-istoreco.re.it

8 Giugno 1916: una delle pagine più “nere” della storia navale della Prima Guerra Mondiale, in fatto di vittime.

Ho cominciato a fare ricerche su questo avvenimento quando scoprì che 3 soldati guastallesi, morirono in seguito all’affondamento di questa nave. Facevano quasi tutti parte del 55° Reggimento Fanteria, Brigata Marche (Comandante: colonnello Piano Ernesto). Dal diario di fanteria risulta che il 55° venne trasferito dal fronte italiano verso quello Albanese; si imbarcò a Taranto, per arrivare a Valona l’11 Febbraio. Furono tra coloro che diedero il loro contributo all’immensa azione di salvataggio dell’esercito serbo, avvenuto tra Dicembre 1915 e Aprile 1916 (in varie riprese). Dopo alcuni mesi al 55°-56° arriva l’ordine di rientro in Patria, per dare anche rinforzo sul fronte dell’Isonzo. Ai primi di giugno si organizzano i trasporti: il 56° arriva (quasi in toto) sano e salvo in Italia, mentre gran parte del 55° (imbarcato sul piroscafo) è vittima di un attacco da parte di un sommergibile nemico:

“Il piroscafo Principe Umberto (Comandante Sartorio Giuseppe di Genova e De Sanctis Eduardo 1° ufficiale) l’ 08.06.1916 alle ore 19.00 circa, con a bordo 2605 militari di truppa lasciava Valona ed era diretto a Taranto, insieme al piroscafo “Ravenna” ed ai due piccoli piroscafi “Jonio” e “Espero”. La formazione del convoglio era così composta: Principe Umberto con “Espero” e “Pontiere”; “Ravenna” con “Impavido”, “Jonio” ed “Espero”. La nave navigava alla velocità di 16 miglia e accennava ancora ad aumentare, quando alle 20.45, a 15 miglia per Sud Ovest da Capo Linguetta, colpita da un siluro di un sommergibile nemico (U-5 comandato dal tenente di vascello Friedrich Schlosser), affondava in meno di sette minuti dalla parte poppiera. Vi perirono circa 1900 persone . Sul luogo dell’affondamento oltre alle navi del convoglio si diresse anche la r. nave “Libia”. Nessun drifters si recò sul posto. Il Principe Umberto aveva a bordo militari del R. Esercito così ripartiti:

  • Truppa 2445
  • Sottufficiali 75
  • Ufficiali 58
  • oltre a 216 persone fra equipaggio e Stato Maggiore borghese
  • n.2 Ufficiali della Regia Marina
  • n.25 Marinai della Regia Marina

I sopravvissuti furono 895, mentre la perdita totale di uomini ammonta a 1.926, così ripartiti:

  • Stato Maggiore ed Equipaggio appartenenti alla Società n.68
  • Regia Marina compreso il Tenente Medico n.8
  • Personale del R.Esercito imbarcato: ufficiali n.51
  • Personale del R.Esercito imbarcato: sottufficiali e truppa n.1811
  • Non identificati n.12″

Fonte: Ufficio Storico Marina Militare che ringrazio per la collaborazione

Il Piroscafo Principe Umberto (Navigazione Generale Italiana) venne varato nel 1908; utilizzato perlopiù per rotte tra l’Italia e il Sud America, dal 1916 venne adibito al trasporto truppe. La fatidica sera dell’8 Giugno, c’erano ben 2 sommergibili austriaci sulla rotta del Piroscafo; furono utilizzati tutti mezzi di soccorso a disposizione, soprattutto provenienti dalle imbarcazioni della restante flotta, ma il Piroscafo affondò in pochi minuti. Quasi tutte le testimonianze dei sopravvissuti sono concordi nel riferire che molti tiranti delle scialuppe di salvataggio si ruppero prima che le stesse fossero calate in acqua; rimasero in acque circa due ore prima di essere recuperati dallo Jonio e dalle siluranti. Successivamente furono imbarcati sulla nave ospedale Albaro, per le cure.

Da altra fonte*: “Sul piroscafo sono imbarcati il Comando del Reggimento al completo, il I e II Battaglione più 2 Compagnie del III (l’11° e la 12°): Complessivamente 2.065 uomini del Reggimento e 216 membri dell’equipaggio. […] Nel terribile naufragio le perdite di vite umane furono enormi: 52 ufficiali e 1.764 soldati del 55° e 110 marinai dell’equipaggio. Si salvarono solo 766 soldati e 13 ufficiali. […] Per alcuni giorni emersero dal mare sulla spiaggia di Valona decine di corpi straziati e irriconoscibili, che furono sepolti senza nome fra gli ulivi in un cimitero costruito ai bordi della strada che da Valona sale verso Kanina”. Nel dopoguerra le salme di questo cimitero furono traslate al Sacrario Caduti d’Oltremare di Bari.

Ex-Cimitero del 55° Fanteria a Valona (Albania)
Fonte testo* e foto: libro “Quei fantastici biancoazzurri – dalla Tre Cime di Lavaredo agli abissi dell’Adriatico con il 55° Reggimento Fanteria sui campi di battaglia della Grande Guerra-” di Enzo Raffaelli. Istituto per la Storia del Rinascimento Italiano -Comitato di Treviso-
Ringrazio l’Istituto per la Storia del Rinascimento Italiano-Comitato di Treviso, e il Colonnello Raffaelli per la collaborazione e per avermi dato il permesso di pubblicare la foto del Cimitero…

Archivio fotografico Enzo Raffaelli, che ringrazio. Riproduzione vietata

Dedicato a TUTTE le persone che persero la vita in questa tragedia

E il Mare era nemico.
Nell’incavo dell’onda apriva volti mostruosi
e impazziva di furia ed il sartiame
pietà per noi chiedeva nella notte senz’alba.
Equipaggi in coperta!
Sconvolti sono gli abissi e del mare e del cielo
mille mani si tendono con dita adunche
all’albero maestro.
Equipaggi in coperta.
Per noi nessuna pietà,
pietà per i figli e le vedove.
Noi, sprofondando, canteremo ancora”.

Da : “Il canto degli eroi del mare” di A.G.Parodi

Elenco dei caduti suddivisi per regione (luogo di nascita). Se non specificato diversamente, appartenenti al 55° Reggimento Fanteria, Brigata Marche. Aiutatemi a ricostruire l’elenco. Se siete a conoscenza di qualche nominativo, per favore contattatemi o segnalatelo sul sito. Grazie. Il seguente elenco è stato desunto consultando tutto l’Albo d’Oro Ministeriale che può contenere errori. Se ne notate, segnalatelo.

Totale nominativi trovati : 1731

(consultando TUTTO l’Albo Caduti, ricerca fatta da Musi Silvia in anni di lavoro, quando l’elenco dei caduti dell’Albo non era ancora digitalizzato. Vietata la riproduzione di qualsiasi files e foto)

Ho cominciato questa ricerca, anni fa, non solo per la presenza, tra i caduti, di miei concittadini, ma anche perchè, per esperienza, i dati o nomi dei morti per affondamento, spesso sono errati. Difatti, in questo caso, i dati ufficiali parlano di 1926 vittime, ma dalla consultazione di tutto l’Albo Caduti, ho tratto sinora circa 1731 caduti. Questa discrepanza può essere dovuta da due fattori: il primo riguardante l’errato numero di caduti dalla fonte ufficiale (errore già riscontrato in altri affondamenti). Il secondo, più plausibile, è che dato il sovraffollamento di militari imbarcati, di alcuni non vi è traccia di imbarco. Accadeva spesso infatti che l’imbarco seguisse più le regole della necessità che della burocrazia.

 

Elenco caduti PRINCIPE UMBERTO

Foto gruppo 55° fanteria sitoFoto gruppo di militari del 55° Fanteria…è probabile che la foto sia databile al 1915, per cui c’è una remota possibilità che i soldati in foto fossero imbarcati sul piroscafo. Il timbro del fotografo è di Treviso. Se qualcuno dovesse riconoscere un proprio parente, per favore lo segnali…E per un caso straordinario, qualcuno ha individuato il suo avo in foto: il nipote Josè Carlos ha riconosciuto il suo avo, il militare Campagner Ermenegildo, al centro della foto, seduto.

Abbiamo portato la croce
e col legno della nostra croce
abbiamo rifatto l’asta
della nostra bandiera”
– Gabriele D’Annunzio –

Monumento ai Caduti del 55° Reggimento Fanteria.
Il Monumento dei militari del 55° Fanteria Brigata “Marche” si trovava all’interno della Caserma “Vittorio Emanuele II” (ex Convento Ognissanti delle Monache Benedettine) in via Canova a Treviso. Dal 1908 tale caserma ospitava tutto il personale del 55°, mentre il 56° gemello era ospitato in una caserma di Belluno. Il monumento venne inaugurato dal Re Vittorio Emanuele III nel 1926, a distanza di 10 anni dal tragico affondamento del piroscafo Principe Umberto, alla presenza delle massime autorità civili e militari locali. Il 7 Aprile 1944 a causa di un bombardamento che colpì in pieno la Caserma, il monumento venne parzialmente distrutto. Nel 1954 la Caserma di Dosson di Casier (TV) venne intitolata al Capitano Silvio Serena, ufficiale del 55° insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare (per l’occasione la Medaglia venne consegnata alla vedova del capitano). Negli anni successivi, grazie all’interessamento e all’opera del Signor Botter (soldato del 55°) e del maresciallo Doria, il monumento fu ricostruito all’interno della Caserma Serena. La caserma oggi è dismessa e disabitata…

Grazie infinite al Gen. Maugeri per avermi fornito queste informazioni

Campagner Ermenegildo -Principe Umberto-In memoria di Campagner Ermenegildo, classe 1894, nato a Chiarano-Treviso, morto nell’affondamento del piroscafo Principe Umberto. Grazie al nipote José Carlos che scrive: “Vorrei contribuire al blog invio di alcune foto e fatti storici sulla soldato Campagner Ermenegildo il 55° Reggimento di fanteria Marche Treviso all’epoca della prima guerra mondiale. Egli è il fratello maggiore di mio nonno e di conoscere la sua storia attraverso i miei zii emigrati in Brasile nel 1921. Sarò molto grato se possibile pubblicare sulla tua pagina sulle foto Internet e una descrizione di ciascuna. Questo è Campagner Ermenegildo, soldato del 55 Reggimento Fanteria “Marche” di Treviso. Nato a Chiarano, figlio di Luigia Marin e Luigi Campagner nel 1894 e morto in nave Principe Umberto silurata e affondata il 8 giugno 1916 a Valona Bay. Questo fatto ha causato la morte di suo padre Luigi, che era convalescente ferito in guerra. La notizia della morte di suo figlio primogenito ha dimostrato una profonda tristezza in Luigi che gli costò la vita“.

Ferrari Riccardo, soldato 55° Reggimento Fanteria, guastallese, caduto nell’affondamento del piroscafo Principe Umberto…
(foto dell’archivio fotografico della Biblioteca Maldotti)

A causa della mancanza di notizie riguardanti i “dispersi in mare”, spesso le famiglie dei caduti dovettero attendere anni, prima di avere notizie certe sulla morte del proprio familiare…Esempio esplicito di quanto detto è questo documento (Archivio Storico Comunale di Correggio) rilasciato dal deposito del 55° Reggimento Fanteria, per la pensione di guerra spettante alla vedova del caduto nell’affondamento del Piroscafo Principe Umberto, Carretti Arturo di Correggio (RE); Arturo morì l’8 Giugno 1916, mentre la comunicazione della certificazione di morte, “agli effetti esclusivi per la pensione” è datata 22 Luglio 1932 (ben 16 anni dopo):

Archivio Storico Comune di Correggio

Carretti Arturo
Foto tratta dal sito: “Gli Albi della Memoria” – Isoreco Reggio Emilia –

Cartolina militare di un soldato del 55° Reggimento Fanteria, alla sorella:
(Archivio Storico Comunale di Correggio, Categoria VIII, 1916)

Alla Signorina Galeotti, Rio Saliceto (RE). Da Galeotti Giovanni, soldato 55° Reggimento Fanteria, 4° Compagnia, Brigata Speciale Albania, Guerra, 43°Divisione. “Zona di Guerra, lì 31 Maggio 1916. Carissima sorella, ti rispondo alla tua tanto desiderata tua cartolina colla quale mi sono molto consolato nel sentire tue notizie di te e dei miei Cari genitori che vi trovate tutti in buona salute in famiglia e così ti posso assicurare di me steso, che sto benissimo di salute e sicuro finchè mi trovo qui dove mi trovo. Dunque termino di scrivere con salutarvi tutti in familia e augurarvi buona salute, come mi trovo io steso e salutatomi la familia di mio zio e speriamo di poterci rivedere presto uniti colla mia famiglia. Ti daro un bacio di cuore”.

Galeotti Giovanni morirà 8 giorni dopo aver scritto la cartolina, nell’affondamento della nave Principe Umberto, al rientro dall’Albania. Era nato nel 1889 a Campagnola Emilia (RE).

Saccozzi Mario, nato a Modena, classe 1886, ma residente a Reggio (il padre era direttore del manicomio giudiziario cittadino), in una foto-ricordo dedicata ai genitori, datata 1909. Morirà l’8 Giugno 1916 nell’affondamento del Piroscafo Principe Umberto.

Telegramma da Taranto al Comune di Correggio (RE), in data 30 Giugno 1916:

(Archivio Storico Comune di Correggio, Categoria VIII, Leva e Truppe, 1916)

Pregasi comunicare dovute cautele a Zini Angelo scomparsa soldati Zini Mario, Bizzarri Augusto, Tondelli Enrico (Tondelli Erminio n.d.t.) seguito affondamento Umberto stop. Per soldati Galeotti Giovanni pregasi indicare precisamente numero compagnia stop. Intendente Tenente Colonnello Bollati”.

Dal giornale “Il Popolo” di La Spezia, del 15 Luglio 1916:

Sul Campo dell’Onore.
Un altro nome da inserirsi sull’Albo d’Oro dei caduti per la Patria è quello di  Agostino Guidetti, morto per la maggiore grandezza dell’Italia nostra. Educato sin da bambino al culto, all’amore del patrio suolo, piena l’anima di entusiasmo e di ardimenti generosi, appena compiuto il nobile gesto di scender il campo contro l’odiato secolare nemico, si iscrisse nel plotone allievi volontari di Spezia, ritardando la sua chiamata alla frontiera, impaziente di dare il suo braccio e la sua vita alla santa causa, si arruolò nella Regia Marina. Imbarcò, dopo circa un anno, sul Principe Umberto, felice di partecipare all’importante missione che doveva compiere. Quando l’8 Giugno un siluro nemico colpiva proditoriamente la bella Nave, egli non abbandonò un istante il suo posto; là, solo, nella piccola e superba cabina Radiotelegrafica, compì con serena calma il proprio dovere e, quando l’acqua tutto sconvolse, quando chi potè si dileguò, egli, ridente, senza moto, intrepido, con lo sguardo fisso sul tricolore che s’inabissava nei gorghi dell’italo mare, da eroe moriva: moriva col nome di Savoia sulle labbra, invocando da Dio una sollecita e gloriosa vittoria d’Italia nostra. Per dimostrare quale fosse l’animo di sì eroico giovane che undicenne, nel terremoto Calabro-Siculo seppe guadagnarsi l’ammirazione dei superstiti, tanto che i maggiorenti di Ganziri-Messina vollero tributargli la loro riconoscenza citandolo quale esempio di civili virtù, valga questo episodio. Alla madre adorata che prima della sua partenza lo incitava, novella madre Spartana, ad essere degno soldato, semplicemente rispondeva :«Mamma, non temere, saprò farmi onore». E….mantenne”.

Guidetti Agostino, Radio Telegrafista C.R.E.M. era nato a Capraia Isola e morì a soli 20 anni.

Consiglio di visitare il bellissimo sito dedicato al 55° Fanteria con numerose testimonianze dell’affondamento e foto di caduti:

www.55fanteria.it

Parte degli elenchi dei caduti sono stati desunti da siti in rete e dall’aiuto di persone e ricercatori, che qui desidero ringraziare :

83 thoughts on “Piroscafo PRINCIPE UMBERTO, 8 Giugno 1916

  1. José Carlos Campagner says:

    Foto gruppo di militari del 55° Fanteria…è probabile che la foto sia databile al 1915, per cui c’è una remota possibilità che i soldati in foto fossero imbarcati sul piroscafo. Il timbro del fotografo è di Treviso. Se qualcuno dovesse riconoscere un proprio parente, per favore lo segnali…

    In memoria di Campagner Ermenegildo, classe 1894, nato a Chiarano-Treviso, morto nell’affondamento del piroscafo Principe Umberto. Grazie al nipote José Carlos che scrive: “Vorrei contribuire al blog invio di alcune foto e fatti storici sulla soldato Campagner Ermenegildo il 55° Reggimento di fanteria Marche Treviso all’epoca della prima guerra mondiale. Egli è il fratello maggiore di mio nonno e di conoscere la sua storia attraverso i miei zii emigrati in Brasile nel 1921. Sarò molto grato se possibile pubblicare sulla tua pagina sulle foto Internet e una descrizione di ciascuna. Questo è Campagner Ermenegildo, soldato del 55 Reggimento Fanteria “Marche” di Treviso. Nato a Chiarano, figlio di Luigia Marin e Luigi Campagner nel 1894 e morto in nave Principe Umberto silurata e affondata il 8 giugno 1916 a Valona Bay. Questo fatto ha causato la morte di suo padre Luigi, che era convalescente ferito in guerra. La notizia della morte di suo figlio primogenito ha dimostrato una profonda tristezza in Luigi che gli costò la vita“.

    Qualche tempo fa ha contribuito a questo sito raccontando la storia di Giuseppe Ermenegildo Campagner, soldato ucciso nella Prima Guerra Mondiale nell’affondamento della nave Principe Umberto a Valona, in Albania. Esaminando attentamente la foto del gruppo dei caduti piroscapho Principe Umberto pubblicata su questo sito, ho riconosciuto il fratello di mio nonno paterno, seduto al centro della foto. Soldato Giuseppe Ermenegildo Campagner. Confrontando i loro volti, un dettaglio ha attirato la mia attenzione: l’anello sull’anulare della mano destra, non mi ha lasciato alcun dubbio che siano la stessa persona!! Per favore aggiungi il nome del soldato Campagner alla foto. Quindi possiamo essere sicuri che questa foto significa realmente che questo gruppo di soldati si imbarcò per Valona in Albania e che erano del 55° gruppo fanteria di Treviso.
    Grazie mille!!

  2. Simone says:

    Gent.ma Silvia, il disperso Umberto Rabitti di Reggio Emilia era uni dei fratelli di mia bis nonna Bice. Erano figli di Pietro e Liduina Bolognesi vivevano piu precisamente a Bagnolo in Piano di Reggio Emilia. Ho recuperato il ruolo matricolare di Umberto dopo aver trovato un piccolo foglio di carta dove mia bis nonna riportava dell evento insieme ad altro. Durante le ricerche sono capitato qui e per caso e la ringrazio davvero tanto per quanto ha fatto.
    Cordiali saluti.
    Simone

    • Silvia says:

      Gentile Simone…
      mi fa davvero piacere il suo commento…Un pensiero in memoria del fratello di sua bisnonna…
      Saluti
      Silvia

      • Simone says:

        Grazie della risposta, è stata una sorpresa trovare questo blog dopo le mie ricerche che mi sembravano interminabili. Tutto era partito da una foto di un ragazzo vestito da principessa ma guerra mondiale che ho trovato tra le foto lasciate da mia bis nonna. Dietro la foto non c era scritto niente. Poi trovai il fogoietto con riportato che aveva perso 2 fratelli in guerra uno sul piroscafo Umberto e l altro per febbre da ferite nel 25. La foto che ho secondo me è di Umberto anzi che dell altro ma per aver la certezza assoluta dovrei trovare almeno un altra sua foto. Lei Silvia mi sa dire se esistono foto di ogni singolo militare da qualche parte? O foto di gruppo oltre a quelle qui presenti sul blog? Uno che gli assomiglia lo vedo ma non vorrei fosse una suggestione mia. Grazie ancora. Purtroppo vorrei condividere con qualcuno questa cosa ma non saprei a chi possa interessare, mi sembra di aver letto che a Reggio qualcuno sta facendo delle ricerche sui reggiani che erano sul piroscafo ma ho perso le tracce di chi se ne stava interessando, per quel che posso vorrei tenerne viva la memoria di questa tragedia che coinvolse anche la mia famiglia. Colgo l occasione per chiederLe se sa dirmi un eventuale luogo di sepoltura anche se risulta disperso. Mi sembra che a Bagnolo (s.michele per la precisione) risultasse la sepoltura ma io non l ho trovata, nel caso mi faccia sapere, grazie ancora

  3. Domenico Calesso says:

    Stimatissima Silvia,
    innanzitutto mi complimento per la notevole opera di ricerca svolta minuziosamente e senza risparmio d’energie. Mi chiedevo se vi fosse l’elenco del personale imbarcato, non solo della R.M., ma anche dei militari del 55° trasportati a bordo.
    Se fosse possibile, Le chiederei di verificare la presenza di un partcolare nominativo.
    Grazie, buon proseguimento e buon lavoro!

    • Silvia says:

      Buongiorno…
      Grazie innanzi tutto per i complimenti…
      Purtroppo ero riuscita a recuperare solo le vittime di questa tragedia, non il personale imbarcato e sopravvissuto…
      Mi spiace
      Cordialmente
      Silvia

    • Anna Franciosi says:

      Sul libro “La tragedia censurata” di Enzo Raffaelli edito da Gaspari (€20,00) è presente l’elenco dei caduti e l’elenco dei superstiti. Eventualmente posso scannerizzarli ed inviarli.

  4. Anna says:

    Volevamo farle sapere che nella foto di gruppo dei militari del 55° Fanteria… abbiamo riconosciuto in quello seduto al centro il nostro prozio: Barbi Domenico, residente a Medolla (MO) prima dell’arruolamento.

    • Silvia says:

      Buonasera…
      Sono contenta che l’abbiate riconosciuto. Sono anni che, guardando la foto, mi chiedo se quei ragazzi fossero sopravvisuti…
      Ora ho la risposta..
      Grazie ancora
      Cordialmente
      Silvia

      • Anna says:

        Purtroppo il nostro prozio è morto durante l’affondamento, io sono la pronipote della sorella; lui non era sposato, al momento della morte aveva ventisei anni.

  5. Alain Marchesan says:

    Bonjour Madame Silvia Musi et félicitation pour votre travail de recherche.
    Je suis le neveu de Romano Marchesan ( numéro 222) né à Castello di Godego Provincia de Treviso.
    Je suis né en France. Mon père Silvio Marchesan qui était le frère de Romano a émigré en France en 1948.
    Je suis en train d’écrire l’histoire de ma famille émigrée en France.
    D’après un de mes oncles Marchesan j’ai compris que Romano partait pour l’Amérique sur le “Principe Umberto”. Savez vous si c’était bien la destination du paquebot (ce qui m’étonne) ou si mon oncle est peut-être monté à bord avec les soldats pour prendre un autre paquebot partant du sud de l’Italie ou de Sicile ?
    Puis-je utiliser les informations de votre site en vous citant comme auteur des recherches et en donnant l’adresse mail du site ?

    • Silvia says:

      Bonjour Alain,
      Le navire “Principe Umberto” n’était pas un paquebot, mais un navire marchand utilisé par l’armée italienne pour transporter des troupes. Son oncle est mort dans le naufrage de ce navire, mais il est impossible qu’il se soit lancé dans un voyage civil. Les troupes à bord quittent l’Albanie pour retourner combattre en Italie. Connaissez-vous la date de naissance de votre père Silvio, est-il également né à Castello di Godego ?

      • Alain Marchesan says:

        Merci madame pour vos précisions.
        Mon père Silvio est bien né à Castello di Godego (Treviso) le 02 octobre 1919.
        Mais c’est son frère Romano Marchesan (numéro 222) qui est mort sur le PRINCIPE UMBERTO.

  6. Fiorella Colomberotto says:

    Buongiorno Silvia
    la sua ricerca è davvero un documento prezioso. Per uno spettacolo sulla prima Guerra Mondiale che daremo a Resana (TV) il 18 settembre il gruppo alpini organizzatore mi chiede di poter inserire notizie riguardo l’affondamento della Principe Umberto poiché il paese ha dato almeno 10 vite in questa tragedia. Tra l’altro ho ben visto che la provincia di Treviso ha sacrificato molto in termini di vite umane in questo specifico fatto di guerra ed io volevo cogliere l’occasione per portare all’attenzione del pubblico tutto questo. Le chiedo l’autorizzazione di poter attingere alla sua ricerca per quanto riguarda le testimonianza, i documenti originali con cui sono stati comunicati i decessi, i dati numerici, e i dati specifici che riguardano l’accaduto. Il tutto verrà poi rielaborato in modo da personalizzare l’accaduto scegliendo un caduto di Resana e reso in modo da evidenziare la sofferenza che questo specifico evento ha causato alla famiglia, al paese e al territorio trevigiano in genere. Grazie – Fiorella Colomberotto

    • Silvia says:

      Buongiorno Fiorella…
      Certo, può attingere. L’importante è specificare che è da una ricerca di Silvia Musi, tratta dal sito e poi il nome del mio sito. L’elenco dei caduti del Piroscafo l’ho desunto rileggendomi ogni singolo caduto di tutto l’Albo Caduti, quando ancora i volumi non erano stati digitalizzati. Immagini lei il lavoro che ho dovuto e voluto fare.
      Complimenti per l’iniziativa
      Cordialmente
      Silvia

  7. Giampaolo says:

    Buona sera sig.ra Silvia, un nostro lettore e collaboratore ha scritto un articolo sul nonno Paolo Zanvettor, che è rimasto coinvolto nel tragico naufragio del piroscafo Principe Umberto. Le chiediamo se ci concede il suo consenso per pubblicare parte dei testi del suo blog “Piroscafo PRINCIPE UMBERTO, 8 Giugno 1916”, citandone la fonte, e la foto del piroscafo stesso, presenti nell’articolo che pubblicheremo, sia sul giornale “EL BORGO de Camisan” che, probabilmente, sul giornale “L’ALPINO”. Grazie per l’attenzione e in attesa di un suo gentile riscontro porgiamo cordiali saluti.

    Giampaolo
    EL BORGO de Camisan

    • Silvia says:

      Buonasera….
      L’importante che mettiate come fonte: da una ricerca di Silvia Musi, dal sito http://www.pietrigrandeguerra.it
      Attenzione per la foto perchè non è mia, ma sotto è specificata la fonte.
      Mi faccia sapere quando l’articolo sarà pronto, mi farebbe piacere leggerlo.
      Cordialmente
      Silvia

      • Giampaolo says:

        Buonasera sig.ra Silvia,
        la ringrazio per la sua gentile concessione. Sarò ben lieto di inviarle copia dell’articolo impaginato per EL BORGO de Camisan che uscirà il prossimo mese, ma dovrebbe gentilmente trasmettermi la sua e-mail per spedirglielo.
        Grazie ancora.
        Cordiali saluti

        Giampaolo
        EL BORGO de Camisan

  8. Thelma Finlinson says:

    Hi Silvia, I just found out my great great uncle died on 08 June 1916 on the anniversary of the Principe Umberto while serving in the Italian army. I think he was on board of the ship when he died. My family doesn’t have any details. My great great grandpa had immigrated to Brazil with the remaining children. Can you please help me find him?
    his name is Giovanni Santin. He was born on 08 June 1884 in Azzano Decimo. His parents are Antonio Santin and Rosa Turcatel. He was part of the “55 reggimento fanteria” distreito militare di Sacile.

    • sonia Del Bel Belluz says:

      Men from Azzano Decimo who died in the sinking of the Principe Umberto are:
      Giovanni Santin b. 8th June 1884 ( son of Antonio)
      Marino Roman b. 13th August 1883 (son of Domenico) (I have a photo)
      Antonio Del Rizzo b. 9th Octber 1883 ( son of Giovanni) (I have a photo)
      From my book “Family Album: The families of St. Peter the Apostle in Azzano Decimo,18th-19th centuries.” You can also find fallen soldiers from the Napoleonic Wars, the 1st and 2nd World Wars, immigration info as well.

  9. Chiara says:

    Buonasera. Innanzi tutto mi congratulo con lei per la sua ricerca. Sto svolgendo un lavoro sui caduti della zona di Reggio Emilia, e tra quelli di Poviglio (provincia RE) ce n’è uno scomparso proprio l’8 giugno 1916 dopo il siluramento del piroscafo. Le invio il collegamento al portale di Europeana.
    Nel terzo foglio del fascicolo trova descritta la relazione sulla sparizione del soldato in questione, Saccani Lino.
    Mi scuso nel caso si tratti di una ripetizione.

    Un saluto
    Chiara

    http://www.14-18.it/documento-manoscritto/MCRR_Caduti_237_33/2?search=37a6259cc0c1dae299a7866489dff0bd&searchPos=38

    • Silvia says:

      Buongiorno Chiara…
      Grazie della segnalazione. Il nome di Saccani Lino è già presente nella lista dei morti sul Principe Umberto, ma non l’avrà visto perchè la lista è in aggiornamento…a breve sarà di nuovo visibile…
      Grazie ancora per la segnalazione
      Saluti
      Silvia

  10. Renato Favretto says:

    Buonasera,
    dove si può trovare l’elenco dei caduti ritrovati e sepolti in Albania? Dopo le salme sono state trasferite al Sacrario d’Oltremare di Bari? Se si dove si può consultare un elenco dei soldati ivi sepolti? Grazie

    • Silvia says:

      Buongiorno….
      Confermo che i sepolti in Albania fuorno traslati al Sacrario Caduti d’Oltremare di Bari….Non esiste ancora un elenco da consultare…bisogna telefonare direttamente al Sacrario…
      Saluti
      Silvia

  11. mony says:

    Nell’elenco manca il nominativo di un mio prozio (fratello del mio bisnonno) STEFANINI VINCENZO fu Giovanni Battista, NATO A SELCI (RI), all’epoca provincia di Perugia, il 04/10/1890, faceva parte del 55° Reggimento, morto nell’affondamento del Piroscafo Umberto Primo, insieme ad altri due compaesani, di cui vi farò avere le generalità.
    Complimento per il sito e le ricerche.
    Grazie

  12. Michele Perbellini says:

    Complimenti per la ricerca.
    Segnalo tra i caduti, secondo quanto annotato a mano (“deceduto il 8-6-1916 nel siluramento del “Principe Umberto”) sul registro di leva di Verona dei nati nel 1896 al n. 512 – pag. 262: Pasolli Luigi, nato il 7 dicembre 1896, di Verona. Secondo un’altra annotazione sullo stesso registro, ebbe anche il fratello Giovanni scomparso in guerra.
    https://archiviostorico.comune.verona.it/LEVA_VERONA/ACVR_2151_300.pdf

    • Silvia says:

      Salve…
      Deve esserci stato qualche errore poichè Giovanni risulta morto nell’affondamento del piroscafo e Luigi invece no…E’ probabile che abbiano scambiato i nomi sulla scheda…
      Grazie comunque della segnalazione!
      Silvia

  13. Stefano Grassigli says:

    Non trovo nell’elenco il nome di un mio parente: PASQUAL LUIGI di Angelo, di Ceggia (Ve).

    • Silvia says:

      Non è nell’elenco perchè sull’albo caduti non risulta nessun Pasqual Luigi…da dove ha dedotto la morte?

  14. domenico cogo says:

    06.09.2018. Complimenti. Ricerco caduti di Piombino Dese PD. Ho trovato con il n. 35 Lucato Masè (correggete: Mosè) e il n. 36 Pezzin Amedeo. Bene. Grazie.

  15. Mario Marangon says:

    Fante Brunello Antonio Giuseppe
    Figlio di Francesco, nato a Quinto di Treviso il 18 maggio 1891 e qui residente. Altezza 155 cm, 84 cm di torace, capelli castani e lisci, occhi castani, colorito roseo. Mugnaio di professione, non sa leggere e scrivere.
    Soldato di prima categoria alla visita di leva l’ 8 maggio 1911, matricola 35947. Sotto le armi il 4 novembre 1911 nel 33° reggimento fanteria. Partito dal porto di Napoli per la Tripolitania e Cirenaica il 6 settembre 1912. Il 24 dicembre rientra in Italia attraverso il porto di Napoli a causa di malattia. Il 15 giugno 1913 ritorna in territorio di guerra. Con la fine della guerra Italo- Turca il 28 settembre 1913 rientra in Italia e viene congedato.
    Richiamato il 15 luglio 1914 fino al 25 novembre 1914 nel 55° reggimento fanteria.
    Mobilitato per la guerra il 20 aprile 1915, un mese dopo col 55° fanteria è in territorio in stato di guerra sul fronte albanese.
    L’8 giugno 1916 è disperso nel siluramento della nave “Principe Umberto” fuori dal porto di Valona.
    Campagna di guerra italo- Turca. Campagna di guerra 1915-16.

    Fante De Marchi Giovanni
    Figlio di Domenico e Franco Maria, nato a Quinto di Treviso il 29 giugno 1889. Altezza 157 cm , torace 86 cm, capelli castani e lisci, occhi castani, colorito roseo, mugnaio di professione, non sa leggere e scrivere.
    Soldato di 1° categoria alla visita di leva del 26 giugno 1909, matricola 30381. Alle armi il 4 dicembre 1909 nel 74° reggimento fanteria. Finisce la ferma di due anni il 3 settembre 1911. Richiamato alle armi per istruzione il 9 novembre 1911 fino al 15 agosto 1912. Richiamato nuovamente il 5 agosto 1914 fino al 15 ottobre 1914.
    Richiamato in seguito a circolare ministeriale il 10 maggio 1915 nel 55° reggimento fanteria di Treviso. Il 23 è già in territorio in stato di guerra.
    Disperso nel siluramento della nave “Principe Umberto 1°” il giorno 8 giugno 1916.
    Campagna di guerra 1915-16.

    Fante De Marchi Marino
    Figlio di Giovanni e Pavan Teresa, nato a Quinto di Treviso il 17 aprile 1892. Altezza 166cm, 86 cm ampiezza del torace, capelli castani e lisci, occhi castani, colorito roseo, contadino, sa leggere e scrivere.
    Soldato di 2° categoria alla visita di leva del 4 maggio 1912, matricola 3268. Alle armi nel 55° reggimento fanteria il 23 luglio 1913 per ferma di anni due. Allo scoppio della guerra è trattenuto alle armi il giorno prima dello scoppio delle ostilità è in territorio in stato di guerra (23 maggio 1915).
    Disperso nel siluramento della nave “Principe Umberto1°” di fronte al porto di Valona in Albania il giorno 8 giugno 1916.
    Il 18 ottobre 1914 sposa Tosatto Antonia di Domenico. Aveva una figlia: Maria (1915).
    Campagna di guerra 1915-16.
    Pacco vestiario con gli effetti personali al comune il 25 settembre1919.

    Fante Franchin Luigi Giuseppe
    Figlio di GioBatta e Galliazzo Angelica, nato a Quinto di Treviso il 18 aprile 1887. Altezza 158 cm, torace 87 cm, capelli castani ed ondulati, occhi castani, colorito bruno, contadino di professione, sa leggere e scrivere.
    Soldato di 1° categoria, matricola 24309, alla visita di leva del 7 giugno 1907 e lasciato in congedo fino al 28 ottobre 1907., tale nel 18° reggimento di fanteria. Il 9 settembre 1909 tale nel deposito del reggimento in Treviso e mandato in licenza straordinaria in attesa di congedo. Riceve medaglia commemorativa per l’opera di soccorso prestata nei luoghi devastati dal terremoto del 28 dicembre 1908. Alle armi per istruzione il 19 luglio 1911 e non giunto perché in Germania per lavoro (passaporto del 20 febbraio 1911 e 27 febbraio 1914). Alle armi per mobilitazione e giunto il 31 luglio 1915 nel 55° reggimento di fanteria e subito in territorio in stato di guerra.
    Disperso nell’affondamento della nave “Principe Umberto 1°” il giorno 8 giugno 1916.
    Campagna di guerra 1915-16.

    Fante Ettore Marangon
    Campagna Nato a Quinto di Treviso il 5 marzo 1889, figlio di Pietro e Caterina Vanin. 179 cm di altezza, 96 cm di torace. Capelli castani lisci, occhi castani, colorito bruno. Sa leggere e scrivere e di professione è carrettiere. Cugino di Antonio e fratello di Giuseppe Marangon.
    Soldato di 2° categoria del 1889, chiamato alle armi il 16 agosto 1910 e mandato in congedo il 15 novembre 1910. Matricola 1121.
    Il 21 gennaio 1911 parte per l’Australia per esigenze di lavoro. Non può quindi rispondere alla chiamata alle armi del 1° aprile 1913 perché all’estero.
    Il 14 maggio 1914 è richiamato ed arruolato nel 55° reggimento fanteria. Un anno dopo il 29 maggio è inviato in territorio in stato di guerra. Il 15 gennaio 1916 è nominato caporale.
    Disperso in mare nel siluramento della nave “Principe Umberto” l’8 giugno 1916.
    Campagna di guerra 1915-16.

    Fante Soligo Angelo Antonio
    Figlio di Giuseppe e Sottana Angela, nato a Quinto di Treviso il 17 dicembre 1891 e qui residente. Altezza 175,5 cm, torace 92 cm. Capelli neri e lisci, occhi castani, colorito roseo. Villico, sa leggere e scrivere.
    Soldato di 1° categoria l’8 maggio 1911, matricola 36373. Non va alle armi fino al congedo del fratello Giuseppe, matricola 33106. Chiamato alle armi nel 22° reggimento fanteria il 3 febbraio 1913. Il 20 luglio è carabiniere aggiunto nella Legione R.R. carabinieri di Cagliari. Il 2 febbraio 1914 rientra nel 22° fanteria per aver cessato da carabiniere aggiunto.
    Richiamato il 19 luglio 1914 e dispensato per aver un altro fratello sotto le armi.
    Richiamato per mobilitazione generale il 20 aprile 1915 e subito in territorio in stato di guerra sul fronte albanese. L’8 giugno 1916 disperso in mare per il siluramento della nave “Principe Umberto”.
    Campagna di guerra 1915-16.
    Pacco vestiario al comune il 24 ottobre 1919.

    Fante Piccolo Luigi Carlo
    Figlio di Lucio e Panzoni Marina, nato ad Oderzo il 17 agosto 1884. Altezza 158 cm, torace 84 cm, capelli castani e lisci, occhi castani, colorito bruno, fabbro di professione, sa leggere e scrivere.
    Soldato di 1° categoria, matricola 4917, alla visita di leva del 24 aprile 1914, trasferito alla 2° il14 luglio 1914. Alle armi il 10 novembre 1914 nel 55° reggimento fanteria. Il 23 maggio 1915 è in territorio in stato di guerra. Il 31 maggio 1915 è trattenuto alle armi per mobilitazione.
    Disperso nel siluramento della nave “Principe Umberto 1°” alle porte di Valona in Albania il giorno 8 giugno 1916.
    All’inizio del 1916 il 55° reggimento fanteria “Brigata Marche” di stanza a Treviso viene inviato in Albania per concorrere alla grande operazione di salvataggio dell’esercito serbo, a giugno, richiamato in patria il reggimento subisce gravi perdite (52 ufficiali e 1764 truppa) a seguito dell’affondamento del piroscafo di trasporto

  16. lorenzo Posocco says:

    Sto cercando notizie circa la posizione geografica del relitto del Piroscafo Principe Umberto affondato al largo di Valona il 1916.
    Mio Nonno Posocco Francesco perì nel naufragio e mi farebbe molto piacere avere sue notizie. Lui era emigrato in America, alla notizia divulgata dalla ambasciata Italiana che chi non fosse andato a combattere non sarebbe potuto rientrare in Italia per 10 anni, tornò subito a Carpesica per vedere il figlio Lorenzo, appena nato che non aveva mai visto. Fu mandato in Albania e morì sul Principe Umberto.
    Se qualcuno ha notizie circa mio nonno, sarei molto grato.

    • Silvia says:

      Salve…
      Le consiglio di leggere il libro “La tragedia censurata” di Enzo Raffaelli. C’è tutta la storia del piroscafo

  17. Italo Savi says:

    Mio nonno Savi Giuseppe del 56° Fanteria di Soverzene (BL) imbarcato sul piroscafo Principe Umberto mi disse che fu salvayto in quel frangente dopo 24 ore in mare da un biplano idrovolante, come sarebbe possibile saperne di più?
    Grazie saluti

  18. Lionello Luise says:

    Il mio bisnonno, Pasquale Luise di Castellammare di Stabia, era il secondo ufficiale sul Principe Umberto al momento del siluramento. Mi farebbe piacere che il suo nome fosse inserito fra quelli dei caduti relativi all’equipaggio.
    Grazie per tutte le informazioni qui raccolte

    • Silvia says:

      Salve…il cognome Luise non risulterebbe nell’elenco originale dell’equipaggio fornitomi dalla marina…il fatto che sia morto proprio su questo piroscafo da dove l’ha dedotto?L’atto di morte?
      Mi sappia dire
      Silvia

  19. Michele De Simone nato a Monntella(AV) il 1-11-1933 says:

    Io mi chiamo Michele De Simone e porto il nome che mio nonno volle che io mi chiamassi in ricordo del nipote Michele disperso in quella maledetta guerra.
    Valeva proprio al pena spargere tanto sangue per un fazzoletto di sangue? agli italiani la risposta.

  20. Mazzocato Roberto ( mazzocato90@gmail.com) says:

    tempo addietro ho letto l’articolo e mi ha fatto un po’ riflettere perchè parte di nominativi sono Montebellunesi. Sono Mazzocato e attualemte presidente Marinai;
    ho esposto l’intenzione d’effettuare una commemorazione al mio sindaco, Marzio Favero, il quale ha immediatamento accettato. Tra le altre cose avrei anche un nuovo
    nominativo anch’esso perito etc.etc corrispondente a ” Gioachino Innocente “, non posso trsmettere il documento ufficiale rilasciato dal comune di Mb. ( anche loro sprovvisti se non in copia da me rilasciata ). Comunque il 12 giugno faremo un qualcosa, interverrà anche il ns. Amm. Guastadisegni, vorrei segnalare, al di la del Piroscafo, che i marinai hanno combattuto con i fanti da jesolo a Monte Piana dove
    esiste un monumento con l’ancora e fiori sempre freschi. Vi saluto e ringrazio

  21. Ho letto con interesse l'articolo. Cribaro Francesco era un mio paesano di San Fili. says:

    La prima Guerra Fu molto violenta e inumana.

  22. Ivo says:

    Svolgendo una ricerca sui Caduti GG della mia città ho trovato, se vi possono essere utili i dati della visita di leva (1907) di Isaia Giuseppe, membro dell’equipaggio del piroscafo (n. 41): ISAIA GIUSEPPE EUGENIO di Giovanni Battista e Robbiano Emilia, nato ad Ovada il 24 novembre 1887, residente a Genova, cancellato dalla Lista di Leva 1887 del Comune di Ovada “perché inscritto marittimo come da elenco 9 febbraio 1907 n. 3985.” (fonte: Archivo Comune di Ovada, lista di leva 1887). Quindi è probabile che abbia svolto il servizio militare (in tempo di pace) in Marina.

  23. Enrico F. says:

    Complimenti per il bellissimo ed utilissimo sito, avrei bisogno di aiuto per trovare informazioni su Toppan Giovanni di Giobatta soldato disperso in seguito ad affondamento nave il giorno 8/6/1916. Al momento della scomparsa risultava residente a Motta di Livenza. Mi servirebbe capire:
    1) Di dove era originario;
    2) Se la sua morte è da attribuire alla tragedia dell’affondamento della Principe Umberto, se così fosse dovremmo aggiungerlo alla lista qui sopra;

    Grazie mille e bravi ancora,
    Enrico

    • Silvia says:

      Gentile Enrico…
      Purtroppo il caduto Toppan non compare nell’elenco Ufficiale caduti della Grande Guerra, per cui mi riesce difficile sapere da dove venisse o confermare la morte…L’unica è sentire il Comune di Motta di Livenza se hanno qualche info in più e provare anche a chiedergli se gli risulti l’atto di morte del militare, che va ricercato anche a distanza di anni rispetto all’anno effettivo 1916. Difatti per gli affondamenti, passava tempo prima che ne arrivasse comunicazione…
      Quando avrà notizie più precise, sarò ben contenta di inserirlo nella lista…
      Ho trovato un Toppan Pietro, figlio di Giobatta…poteva essere un fratello (nato a Cessalto). Potrebbe essere un pista anche questa…
      Mi tenga informata, mi raccomando!
      Saluti
      Silvia

  24. Losi Antonio says:

    Silvia Buonasera.
    Ogni volta, è sempre un enorme piacere vedere il suo splendido lavoro.
    Ultimamente ho avuto l’occasione di entrare in possesso di una pubblicazione del 1920 sui Caduti di Cortona (AR), relativi alla Prima Guerra Mondiale. Secondo quanto contenuto in questo libro, mi permetto di trasmetterle un informazione aggiuntiva sul soldato Tattanelli Abramo di G. Batta e di…”Vittoria Meucci, dichiarato presunto morto nel siluramento del <> nel giugno 1916…”
    Rinnovando i miei più sinceri complimenti per tutte le sue ricerche….Cordiali Saluti
    Losi Antonio

  25. Vittorio Chiecca says:

    Lavoro ammirevole ! Del fuochista Chiecca Antonio (in verifica) dato per proveniente da Genova, si è certi della grafia del cognome e della provenienza geografica ? Questo perché il cognome Chiecca è presente quasi solo nella provincia di Brescia (in particolare in quel di Rudiano) e solo nei primi decenni del ‘900 qualche appartenente alla famiglia è emigrato (soprattutto nel Milanese).
    Complimenti e grazie.

    • admin says:

      Grazie…
      La grafia è corretta, anche perchè il documento è scritto con macchina da scrivere…
      Per la precisione è indicato Chiecca Antonio, Via di Marina, 17, Sampierdarena…
      Ma è probabile che con Sampierdarena indicassero una ipotetica residenza e non luogo di nascita…
      Comunque con quel cognome non è presente nell’albo caduti ministeriale…
      Grazie comunque del suo commento e dell’informazione!
      Saluti
      Silvia

  26. Tibère Gheno says:

    vedere l’atto di morte n°687 nel registro dei morti 1915-1917, atto trovato su il sito di FamilySearch “Europa, Italia Provincia di Genova, comune di Genova Morti 1915-1917, foto 1900/3262” dove sono citati Rivano Gaetano, Isaia Guiseppe, Corte Giov. Batta, Vaccari Emanuele, Queirolo Emilio, Boitano Carlo, Degola Ettore, Oggero Carlo, Ottone Carlo, Pecori Masimiliano, Sanciu Giovanni, Garino Vittorio, Cappone Agostino e Uliano Antonio, morti nel affondamento del piroscafo “Principe Umberto”, ecco il link del atto : https://familysearch.org/pal:/MM9.3.1/TH-1942-33055-18416-78?cc=2046914&wc=M9SF-MKC:1593749902
    Tibère Gheno, Francia

    • admin says:

      Grazie della segnalazione…
      Ho già apportato le modifiche ai dati che mancavano dei nominativi….
      Grazie Signor Tibère!!!

  27. FRANCESCO VENTIMIGLIA says:

    Molto interessante questo lavoro. Purtroppo sono trascorsi troppi anni e l’opera svolta da questi reparti in Albania, trascurata dagli storiografi (che hanno preferito le vicende della guerra di trincea), è rimasta avvolta in generiche e vaghe informazioni ed ormai non è possibile trovare testimonianze e fonti che ci dicano qualcosa di più. La funzione di questi reparti era sostanzialmente quella di proteggere il popolo albanese dall’invasione austriaca e dalle conseguenti rappresaglie. In un certo senso era una missione di pace se la paragoniamo alle attività che le nostre forze armate svolgono in alcune zone calde dell’oriente. Se, per caso, qualcuno possiede qualche documento o testimonianza ed ha la pazienza di rendermene partecipe mi farebbe un grande regalo. Di mio nonno, il Tenente Medico Vincenzo Restifa, allora appena trentenne non ho alcuna notizia anche perchè mia madre, alla data della sua scomparsa, aveva due anni.

    • admin says:

      Gentile Signor Francesco….purtroppo non possiedo ulteriori informazioni su suo nonno…i dati li ho ricavati dall’Albo d’Oro Ministeriale dei caduti…Se cerca ulteriori informazioni sull’accaduto potrebbero essercene presso l’ufficio storico della Marina Militare a Roma….Se volesse invece avere maggiori informazioni sulla vita militare di suo nonno potrebbe richiedere presso l’Archivio di Stato della provincia di nascita di suo nonno, il Foglio Matricolare….se dovesse avere bisogno di altro mi contatti….
      Cordialmente
      Silvia

      • FRANCESCO VENTIMIGLIA says:

        Purtroppo il foglio matricolare è andato distrutto nel secondo conflitto mondiale. Gli Alleati ignoravano che Messina era stata ricostruita, dopo il sisma del 1908, con criteri antisismici che rendevano le mura perimetrali degli edifici resistenti alle deflagrazioni e, quindi, si accanirono con bombardamenti a tappeto. La documentazione che si riuscì a salvare e trasferire a Palermo fu ben poca cosa. Quel che vorrei conoscere è la ragione di questa missione e gli eventi che si svolsero in Albania. Da quanto sono riuscito a comprendere il compito di queste truppe era quello di proteggere le popolazioni locali. Ma non sono riuscito a trovare testimonianze, cronache o testi su questo argomento. Al contrario la documentazione sulla guerra in trincea è ingente e completa.
        Le saro grato per ogni indicazione che potrà fornirmi.

        • admin says:

          Buongiorno…
          potrebbe allora richiedere lo Stato di Servizio a Roma (per lettera), in quanto suo nonno era ufficiale..ecco l’indirizzo:

          MINISTERO DELLA DIFESA
          16.a DIVISIONE DOCUMENTAZIONE ESERCITO
          5.a SEZIONE, Via XX Settembre 123/a 00187 Roma
          Nella richiesta inserisca tutti i dati anagrafici di suo nonno…

          Se ha bisogno d’altro mi contatti via mail…
          Cordialmente
          Silvia

          • gianfranco says:

            vorrei aiutare chi cerca fogli matricolari di marinai,in questo caso per la provincia di Messina
            rivolgersi al Ministero della Difesa D.G.per il personale Militare V rep.12^Div.Doc.ne Marina
            Vle dell’Esercito 186 00143 Roma
            Io ho trovato il matricolare del nonno Fuochista scelto C.R.E.M ,affondato con la Nave Ammiraglia Regina Margherita il gg 11.12.1916, mentre usciva dal porto di Valona,nelle vicinanze dell’isola di Sezan, Comandante e 674 uomini si trovano ancora a 75 metri di profondità, MACELI ROSARIO da Messina,attualmente risulta ancora disperso,spero che sia stato menzionato nei PRESENTI.

            • admin says:

              Salve…
              Ancora non è stato fatto l’elenco dei caduti sulla Regina Margherita….Quando sarà fatto, il nome di suo nonno sarà sicuramente presente….
              Cordialmente
              Silvia

      • Walter says:

        Volevo chiedere se e’ possibile conoscere la sorte di mio nonno che , da quanto mi e’ dato sapere fu imbarcato sul piroscafo. Il suo nome e’ Luvisotto Pietro, classe 1884.

        • Silvia says:

          Buongiorno…
          Deve recuperare foglio matricolare in archivio di stato presso provincia di residenza del caduto

  28. Francesca says:

    Stefano Dorigo era il mio trisnonno… Se penso che sua figlia l’ha cercato per così tanto tempo mi si stringe il cuore. É bello sapere che ci siano ancora persone che pensano a ridare un volto a quelle vittime. Non ho letto gli altri commenti, ma qualcuno é a conoscenza dell’attuale ubicazione della nave? Vi ringrazio in anticipo, Francesca

    • admin says:

      Grazie Francesca per aver ricordato il Suo tris-nonno….purtroppo non sono a conoscenza nè dove sia ubicato il relitto, nè se sia mai stato trovato….

  29. jorge omar danussi says:

    quisiera saber si hay una posibilidad de por este medio contactarme con familiares de JOSÉ DANUSSI, que segun se era hermano de mi abuelo VALENTIN DANUSSI, que despues de haber perdido a su hermano en la guerra viajó a la argentina, desde ya muchas gracias por gran trabajo realizado, los saludo muy atentamente.-

    • admin says:

      ” Le agradezco mucho de la atenciòn puesta a mi trabajo. He leido su correo y,
      ante de ponerte en contacto directo con la familia Danussi, serìa mejor
      asegurarse de las fuentes. Puedo ponerme en contacto con el ayuntamiento donde
      Josè naciò para saber si su familiares siguen viviendo en el mismo sitio o, al
      reves, si han mudado.
      Te pregunto si sabes que el nombre del padre di Valentin serìa Enrique, por
      qué esto ya puede ser un buen punto de partida.
      Espero tus noticias.
      Saludos desde Italia!
      Ciao!”

      • jorge says:

        buenas noches, les tengo que agradecer por las molestias, pero en la información que les envie veo que se confundieron algunos datos, VALENTÍN DANUSSI ERA MI ABUELO, (EL SE VINO PARA LA ARGENTINA DESPUES DE LA PRIMER GUERRA MUNDIAL), CREO QUE JOSÉ SE LLAMABA MI BISABUELO, Y OTRO DATO QUE PUEDO APORTAR ES EL NOMBRE DE LA HIJA DE UNA PRIMA DE MI ABUELO, ES CHIARA DALLA COSTA (ES UNA HERMANA FRANCUSCANA), MUCHAS GRACIAS

      • jorge says:

        amigos; los datos que puedo aportar son que, creo que JOSÉ DANUSSI era mi bisabuelo, VALENTIN DANUSSI, mi abuelo, Valentín viajó a la argentina despues de la primer guerra mundial, y hace unos 5años tuve un llamado telefónico de una Hermana Franciscana, CHIARA DALLA COSTA, quien dijo ser hija de una prima hermana de mi abuelo, bueno espero que sean de utilidad estos datos, y muchas gracias

  30. Fortunato D'Alessio says:

    Grazie per il Vs sentimento di pieta’ verso quelle persone che hanno perso la vita.
    Desidererei per favore sapere se e’ possibile qualcosa riguardo il mio bisnonno che ha perso la vita in Albania. Si chiamava Del Piano Giacomo di Serracapriola – FG. E’ ricordato nella “Lapide ai Caduti” del Comune di Serracapriola, ma non so nient’altro riguardo lui. Grazie.

    • admin says:

      Salve…
      Dall’Albo Caduti risulta:
      Del Piano Giacomo Elpidio, figlio di Nicodemo, soldato 22° Reggimento Artiglieria da Campagna, nato il 26 Dicembre 1886 a Serracapriola, distretto militare di Foggia, morto il 13 Ottobre 1918 in Albania per malattia.
      Potrebbe cominciare a richiedere il suo Foglio Matricolare telefonando all’Archivio di Stato di Foggia…Poi per il luogo di sepoltura potrebbe scrivere a Onorcaduti oppure provare a contattare il Sacrario d’Oltremare di Bari…
      Se ha bisogno di altro, chieda pure…
      Cordialmente
      Silvia

  31. Alfio Maugeri says:

    Il monumento ai caduti del 55°rgt. fanteria “Marche” si trova attualmente nella Caserma
    “Serena” di DOSSON DI CASIER(TV) che presto sarà alienata.Stò interesando il Comune di CASIER per riesumare il monumento ed intitolare una Piazza ai Caduti. Mi risulta che
    tra questi ci siano 6 di CASIER(TV). Mi occorrono le date di nascita per procurare la copia dei loro fogli matricolari: BATTISTELLA Angelo,APAZZI Giuseppe,BORTOLETTO
    Carlo,GATTI Luigi, GATTO FERDINANDO, SARTORATO Vigilio Antonio(e non Virgilio)
    Resto in attesa di eventuali risposte.

  32. Luzzato erminio says:

    il numero 480 provincia di treviso è mio zio, ma, il cognome è luzzato con una sola t e non con due

  33. Paola Levada says:

    Mio nonno, Centanin Giovanni, classe 1882, di Melma (Treviso), apparteneva al 55° Fanteria e si trovava, insieme al cognato Praussello Vittorio, di Casale sul Sile (Treviso), sulla Principe Umberto la sera dell’8 giugno 1916.
    Rientravano dall’Albania.
    A seguito del siluramento mio nonno non fu mai ritrovato e fa parte quindi dei dispersi.
    Lo zio Vittorio invece venne sbalzato in acqua e dopo non so quanto tempo venne recuperato vivo.
    Complimenti per il lavoro che state facendo. Paola

    • admin says:

      Grazie del commento, Signora Paola e della sua testimonianza. Ho aggiunto il nominativo di suo nonno…
      Grazie
      Silvia

  34. Minoia Franco Luigi says:

    Probabilmente tra i numeri 417 e 418 della Provincia di Treviso (Gaiarine) risulta da aggiungere Rizzon Angelo.
    Verificare se il N° 446 si chiamava Palù Luigi o Palli Luigi.
    Se avrò altre notizie le comunicherò.
    Complimenti per il Vs. lavoro.
    Franco Luigi Minoia

    • admin says:

      Grazie Signor Franco…La sua segnalazione è corretta…Ho provveduto subito ad aggiornare i nominativi….
      Grazie ancora
      Silvia

      • Franco Luigi Minoia says:

        Altri nominativi come preannunciato:
        Mazzucco Sante di Pernuda (PD)
        Bernini Ugo di Viterbo
        Zaniol Antonio di Cornuda (TV)
        Brusca Leonardo di Piperno (FR)
        Se interessano i Caduti di altri natanti posso comunicare una decina di nomi.
        Franco Luigi Minoia

  35. Paolo Rossi says:

    Ho notato che nell’elenco dei caduti della provincia di Parma manca il soldato Bergamini Beniamino di Cleto. Classe 1889. Questo nominativo è stato da me rinvenuto dal volume dell’Associazione Nazionale Combattenti Sezione di Roccabianca (PR). Mi sembrava giusto segnalarvelo. Nel caso la mia informazione fosse errata, vi prego di volermelo comunicare via e-mail.

    • admin says:

      Grazie mille della segnalazione…E’ corretta!!!Ho già provveduto ad aggiungere il nominativo…Grazie ancora
      Silvia

  36. Vittorio Ricci Napoli 80122 --- via M.Schipa 61 says:

    Al Capitano Alfredo Nucci perito nell’affondamento del piroscafo principe Umberto; tramite alcuni commilitoni salvatisi,fu dato il conforto alla famiglia, con precise notizie del tragico evento. da essi appresero che esausto per la non facile operazione di imbarco della truppa,subito dopo cena preferi’ scendere nella cabina anzicche’ restare sul ponte assieme agli altri- Il comune di Cicciano gli intitolo’ una strada. e lo ricorda nel monumento ai caduti. A Napoli una stele situata al quartiere Stella porta il suo nome, in quanto in detto luogo viveva. Nella Chiesa di S. Chiara vi e’ una lapide con tutti i caduti napoletani della guerra 15/18, compreso il suo. Il suo nome e’ stato tramandato in famiglia in quanto il fratello Ten Medico prof. ArturoNucci cosi’ chiamo’ suo figlio, e ora un nipote porta il suo nome. ( Ringrazio questo lodevole sforzo di ricordi) Vittorio Ricci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *